Categorie dei premi

Per ogni premio sono premiati i tre principali soggetti che hanno contribuito alla realizzazione degli interventi: committenti, progettisti o studi di progettazione, imprese esecutrici.

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Giuria Veneto

  • Lucia Krasovec-Lucas

    Presidente IN/Arch Triveneto

  • Giovanni Salmistrari

    Presidente Ance Venezia

  • Carla Broccardo

    Avvocato futurista

  • Michele Franzina

    Architetto

  • Donato Riccesi

    Vicepresidente di ANCE FVG

  • Sandro Boscaini

    Presidente di Masi Agricola

  • Valerio Pontarolo

    presidente Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani

  • Miriam Vernier

    Midj Cordovado

Premiazione regionale Trieste

Premio Speciale Willis Towers Watson

Premio Speciale Listone Giordano

Premio alla Carriera

Emilio Ambasz

Motivazione della Giuria

Il Premio IN/ARCHITETTURA 2023 Veneto alla carriera è particolarmente speciale in questa edizione 2023, e viene assegnato a un pioniere del ritorno alla Natura, riconosciuto come padre, poeta e profeta dell’architettura green, a ragione celebrato e premiato in tutto il mondo, non ultimo a New York a marzo di quest’anno con il Premio President’s Award del Consortium for Sustainable Urbanization (CSU). Argentino di nascita (1943), si definisce cosmopolita e palesa un sentimento di sincero interesse per l’Italia alla quale ha dedicato nel 1972 una mitica mostra nel periodo in cui è stato curatore di design al MoMA (1969-1976), “Italy: The New Domestic Landscape”. Tra i progetti realizzati in Italia, si citano per attinenza l’Ospedale dell'Angelo e la Fondazione Banca degli occhi a Mestre (2007-2008). Ha progettato con uno stile da lui stesso definito “il verde sul grigio”, mettendo in pratica una inedita, per gli anni Settanta, combinazione di architettura e piante con cui ha dato forma e sostanza a realizzazioni divenute esempi fondamentali per le architetture verdi ora acclamate in ogni angolo del globo terrestre. “Ogni atto di costruzione è una sfida alla natura”, e la sua idea anticipatoria e rivoluzionaria per cui la natura può essere un alleato nella guarigione, è oggi elemento fondante di ogni architettura e di ogni città, nella convinzione che potremo salvarci solo se sapremo creare immagini alternative che propongano una vita migliore nel guidare le nostre azioni verso il futuro, per un’esistenza di riconciliazione basata sulla poetica e sulla giustizia morale come consapevolezza spirituale del proprio agire materiale.