Nuova sede BNL-BNP Paribas
New BNL-BNP Paribas Real Estate Group headquarters Rome / Italy / 2016
Un contesto specifico
La realizzazione del progetto Roma Tiburtina trasformerà un ampio territorio nel quadrante est della Città di Roma con notevoli benefici in termini di trasporto, ambiente e qualità della vita. Alta velocità ferroviaria, riqualificazione urbana, miglioramento della viabilità, potenziamento dei servizi al cittadino e dell’accoglienza turistica nel territorio circostante sono gli obiettivi del progetto che porterà con sé nuove strade, parcheggi, piazze, servizi pubblici e parchi, piste ciclabili.
Il Giano Bifronte
Il progetto per la nuova sede direzionale della BNL, si inserisce in un contesto particolare ed unico. Unico in quanto la natura del contesto è una stratificazione di infrastrutture che da elemento di separazione tra due significative aree urbane della città di Roma, oggi con la realizzazione della stazione per l’Altà Velocità assume una nuovo ruolo non solo di servizio ma di “luogo urbano”. Particolare in quanto l’area su cui insiste il nuovo edificio, per la sua conformazione geometrica e topografica e il suo relativo orientamento, suggerisce a concepire l’edificio secondo il principio del “Giano Bifronte”.
La ricerca di un dialogo urbano e territoriale
Riteniamo importante che il nuovo edificio dialoghi con l’attiguo complesso della Stazione Tiburtina che tra i suoi tratti principali si caratterizza per dimensione e orizzontalità. Il dialogo non deve essere necessariamente diretto, ma fatto di rimandi ora prospettici alle differenti quote della stazione, ora di ruolo (la stratificazione orizzontale) nel nuovo paesaggio urbano.
L’obiettivo che ci siamo proposti è di rispondere alle esigenze funzionali con un edificio che sia in grado, nella sua autonomia e identità, di appartenere al contesto urbano della Stazione Tiburtina ed allo stesso tempo poter essere rappresentativo per la città di Roma nonchè per il suo utilizzatore.
Da queste considerazioni nasce la proposta di un edificio in grado di relazionarsi in maniera differente a nord-ovest con il quartiere Pietralata e a sud-est con il complesso della Stazione Tiburtina. Ora dinamico, riflettente e dissolvente laddove la sua percezione è prevalentemente dinamica e differente metro dopo metro (dai treni, dalla stazione, dai differenti luoghi urbani), quasi come se fosse in movimento, ora statico, trasparente e materico laddove il contesto è urbano, “lento”, esposto a nord.
L’edificio assume pertanto diversi ruoli rimandando il nostro immaginario a importanti lavori di artisti e cineasti contemporanei che si sono confrontati sul tema della percezione e del “riflesso” del reale.
Architettura come dispositivo percettivo.
La scelta tipologica proposta vuole identificarsi come un dispositivo percettivo del contesto, del reale, capace di stabilire un valore simbolico laddove orienta lo sguardo, sguardo che si indirizza allo stesso momento su due differenti paesaggi: quello dinamico del parco ferroviario e dell’orizzonte sul centro di Roma, e quello urbano del quartiere di Pietralata. Il rapporto di percezione è a sua volta un rapporto che il progetto trasferisce dall’esterno all’interno, creando una successione di spazi ora dilatati ora compressi, che via via ci accompagnano costruendo una spina dorsale sia verticale che orizzontale intorno a tutte le aree “produttive”, ovvero quelle destinate agli uffici, capace di volta in volta di farci scoprire nuove “prospettive” ed un nuovo “contesto”.
Architettura come corpo
L’edificio arriva formalmente ad assumere un valore simbolico che si ritrova nelle seguenti caratteristiche che ne definiscono il suo stesso “corpo”:
• la disposizione planimetrica, lineare ad est e dolcemente deformata ad ovest attraverso la scrittura di una sequenza variabile di linee spezzate;
• la scelta di non voler creare un “fronte e un retro” ma uno spartito compositivo capace di creare lo stupore e la meraviglia nella “metamorfosi” dell’edificio, che sarà percepito sempre in maniera differente per la sua capacità di reagire alla luce alle diverse ore del giorno durante i diversi giorni dell’anno;
• l’articolazione delle sue funzioni, composte secondo un principio di stratificazione orizzontale, in una sequenza classica quale basamento
(le funzioni “collettive” o meglio di interfaccia con il pubblico), elevazione (le funzioni prevalenti/uffici), coronamento (lo spazio inatteso e unico e il suo rapporto con il cielo);
• la hall d’ingresso, evidenziata secondo un rapporto orizzontale e verticale grazie alla identificazione di una “unione-separazione” che diviene una “trasparenza-terrazza” per quattro livelli e scopre la cisterna d’acqua del Mazzoni, elemento originale ed intatto.
Architettura come Materia
Il nuovo edificio si racconta con il colore argenteo delle facciate. La sua preziosità è riferita al tema della luce solare e dei suoi riflessi, alla capacità di definire un’atmosfera di trasparenze, opacità, specchiature e semitrasparenze con il suo intorno.
Nelle ore del mattino e della sera, ovvero in quei momenti in cui la luce diventa incidentale lungo le pareti principali, annulla la percezione dei suoi limiti fisici confondendolo con la luce naturale.
Le pareti vetrate si alternano, a porzioni opache verticali, alla ceramica diamantata che riflette la luce nelle tonalità dell’argento, mai uguale a se stessa.
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ENGLISH Version
A Specific Context
The project of Roma Tiburtina will transform a large area in the east quadrant of the city of Rome with considerable benefits in terms of transport, environment and quality of life. High-speed rail, urban regeneration, improvement of viability as well as expansion of services to citizens and the tourism facilities in the surrounding area are the objectives of the project that will bring new roads, parks, squares, public services, park lanes and bike lanes.
The Janus
The design of the new headquarters of BNL is part of a particular and unique context. Unique because the nature of the context is a layering of infrastructures that are separated by two important urban areas of the city of Rome, thanks to the construction of the station for high-speed rail, which leads to a new role, not only in terms of services service but also as “urban place”. Particular because the area where the new building will stand, due to its geometric shape and topography and its relative orientation, suggests to design the building according to the principle of “Janus”.
The search for a urban and territorial dialogue
We consider it important that the new building develops a dialogue with the adjacent complex of Tiburtina railway station, with its main features characterized by size and horizontality. The dialogue does not necessarily have to be direct, but should have references both to perspectives and to the different levels of the station, and also a different role (the horizontal stratification) in the new urban landscape.
Our goal is to meet the functional needs with a building that is capable, in its autonomy and identity, to belong to the urban context of the Tiburtina Station and at the same time to be representative both for the city of Rome and for its users.
From these considerations, a proposal is made for a building that is able to relate differently to the north-west with the district Pietralata and south-east with the Tiburtina Station complex. Dynamic, reflective and fading, where its perception is mainly dynamic and different meter after meter (from the train, from the station, from the different areas of the city), almost as if it was moving, comparatively, where the contect is urban or “slow”, facing North, the perception is static transparent and material.
The building thus assumes different roles leading our imagination to important works of contemporary artists and filmmakers who have treated the themes of perception and "reflection" of reality.
Architecture as a perceptual device.
The proposed typological choice wants to be identified as a perceptual device of the context and of the reality, capable of establishing a symbolic value where directs its gaze, a gaze directed at the same time on two different landscapes: a dynamic one, of the rail station and on the horizon of Rome, and one of the urban district of Pietralata. The perception ratio is subsequently a relation that the project moves from outside to inside, creating a succession of spaces now dilated and now compressed, which gradually accompany us building a backbone both vertically and horizontally around all “productives” areas, as well as the directional and officies areas, and able from time to time to help us to discover new "perspectives" and a new "context".
Architecture as a body
The building comes formally to assume a symbolic value that is found in the following characteristics that define his own "body":
• the floor pan, linear on the east and gently warped to west through the writing of a variable sequence of broken lines;
• the choice of not wanting to create a "front and back" but compositive music sheet capable of creating amazement and wonder in the "metamorphosis" of the building, which will be always perceived differently because of its ability to react to the sun light at different hours of day during different days of the year;
• the articulation of its functions, composed according to the principle of horizontal stratification, in a classic sequence as base ("collective" or better, interface with the public functions ), elevation (the predominant functions / offices), the crowning (the unexpected and unique space and its relationship with the sky);
• the entrance hall, according to an horizontal and vertical relation thanks to the identification of a "union-separation" that becomes a "transparency-terrace" for four levels and discovers the water tank of Mazzoni, original and intact element.
Architecture as a Matter
The new building describes itself with the silvery colour of the façade. Its preciousness is related to the theme of sunlight and its reflections, to an ability to establish an atmosphere of transparencies,
opacities, mirrors and semi-transparencies with its surroundings.
In the morning and evening, or in those moments when the light becomes incidental along the main walls, it nullifies the perception of its physical limits, confusing it with natural light.
The glass walls alternate, vertical opaque portions, ceramic diamonds that reflect light in shades of silver, never repeating itself.
Un contesto specifico La realizzazione del progetto Roma Tiburtina trasformerà un ampio territorio nel quadrante est della Città di Roma con notevoli benefici in termini di trasporto, ambiente e qualità della vita. Alta velocità ferroviaria, riqualificazione urbana, miglioramento della viabilità, potenziamento dei servizi al cittadino e dell’accoglienza turistica nel territorio circostante sono gli obiettivi del progetto che porterà con sé...
- Year 2016
- Work finished in 2016
- Client BNP Paribas Real Estate Development spa
- Contractor PGC Parsitalia
- Cost 83
- Status Completed works
- Type Urban development plans / Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Landscape/territorial planning / Office Buildings / Business Centers / Corporate Headquarters / Banks
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