Un prodotto di design, è sempre frutto di un lavoro di ricerca e di sperimentazione. Una delle principali caratteristiche che deve avere un designer è la sensibilità, quella che rende capaci di interpretare attraverso stimoli esterni, mode e tendenze traducendoli poi in progetti innovativi e la capacità di sapersi confrontare con i processi produttivi, cioè con tutte le fasi e i passaggi che portano dall’idea iniziale alla produzione. La fabbrica è il luogo deputato alla trasformazione dei nostri progetti, dall’ipotesi alla realtà, ed è per questo che poter vivere questa esperienza in prima persona è fondamentale per la propria crescita professionale. Tanti dei miei progetti sono nati proprio in fabbrica sperimentando insieme a chi materialmente svolge il lavoro della produzione la soluzione ideale per poter realizzare un determinato oggetto. Da sempre ho lavorato in questo modo, sedendomi a discutere con modellisti, tecnici e responsabili di produzione, cercando ogni volta la maniera di coinvolgerli e appassionarli in prima persona nelle difficoltà che a volte i miei progetti presentavano, e riuscendo insieme a loro a trovare le giuste soluzione anche per le idee più ardue. Ciò vuol dire capire e imparare nuove problematiche tecnologiche e non solo, significa essere disponibili a modificare il proprio progetto per assecondare i metodi di produzione, e non restare statici sulle proprie convinzioni, inventarsi nuove soluzioni, ascoltare le difficoltà e trovare soluzioni innovative. Questo è l’aspetto più stimolante del mio lavoro che negli anni ho approfondito, spinta da un’innata curiosità verso i materiali, che mi ha portato ad acquisire una conoscenza delle tecnologie di lavorazione tale da poter usare la mia creatività in maniera sempre propositiva, ma concreta.
bruna rapisarda
Designer milano / Italy
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Un prodotto di design, è sempre frutto di un lavoro di ricerca e di sperimentazione.
Una delle principali caratteristiche che deve avere un designer è la sensibilità, quella che rende capaci di interpretare attraverso stimoli esterni, mode e tendenze traducendoli poi in progetti innovativi e la capacità di sapersi confrontare con i processi produttivi, cioè con tutte le fasi e i passaggi che portano dall’idea iniziale alla produzione. La fabbrica è il luogo deputato alla trasformazione dei nostri progetti, dall’ipotesi alla realtà, ed è per questo che poter vivere questa esperienza in prima persona è fondamentale per la propria crescita professionale. Tanti dei miei progetti sono nati proprio in fabbrica sperimentando insieme a chi materialmente svolge il lavoro della produzione la soluzione ideale per poter realizzare un determinato oggetto.
Da sempre ho lavorato in questo modo, sedendomi a discutere con modellisti, tecnici e responsabili di produzione, cercando ogni volta la maniera di coinvolgerli e appassionarli in prima persona nelle difficoltà che a volte i miei progetti presentavano, e riuscendo insieme a loro a trovare le giuste soluzione anche per le idee più ardue.
Ciò vuol dire capire e imparare nuove problematiche tecnologiche e non solo, significa essere disponibili a modificare il proprio progetto per assecondare i metodi di produzione, e non restare statici sulle proprie convinzioni, inventarsi nuove soluzioni, ascoltare le difficoltà e trovare soluzioni innovative.
Questo è l’aspetto più stimolante del mio lavoro che negli anni ho approfondito, spinta da un’innata curiosità verso i materiali, che mi ha portato ad acquisire una conoscenza delle tecnologie di lavorazione tale da poter usare la mia creatività in maniera sempre propositiva, ma concreta.
Una delle principali caratteristiche che deve avere un designer è la sensibilità, quella che rende capaci di interpretare attraverso stimoli esterni, mode e tendenze traducendoli poi in progetti innovativi e la capacità di sapersi confrontare con i processi produttivi, cioè con tutte le fasi e i passaggi che portano dall’idea iniziale alla produzione. La fabbrica è il luogo deputato alla trasformazione dei nostri progetti, dall’ipotesi alla realtà, ed è per questo che poter vivere questa esperienza in prima persona è fondamentale per la propria crescita professionale. Tanti dei miei progetti sono nati proprio in fabbrica sperimentando insieme a chi materialmente svolge il lavoro della produzione la soluzione ideale per poter realizzare un determinato oggetto.
Da sempre ho lavorato in questo modo, sedendomi a discutere con modellisti, tecnici e responsabili di produzione, cercando ogni volta la maniera di coinvolgerli e appassionarli in prima persona nelle difficoltà che a volte i miei progetti presentavano, e riuscendo insieme a loro a trovare le giuste soluzione anche per le idee più ardue.
Ciò vuol dire capire e imparare nuove problematiche tecnologiche e non solo, significa essere disponibili a modificare il proprio progetto per assecondare i metodi di produzione, e non restare statici sulle proprie convinzioni, inventarsi nuove soluzioni, ascoltare le difficoltà e trovare soluzioni innovative.
Questo è l’aspetto più stimolante del mio lavoro che negli anni ho approfondito, spinta da un’innata curiosità verso i materiali, che mi ha portato ad acquisire una conoscenza delle tecnologie di lavorazione tale da poter usare la mia creatività in maniera sempre propositiva, ma concreta.
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