Villa Boemia | RKTTS Architecture and Interior Design Studio

Il progetto di riqualificazione di Villa Boemia, prestigiosa residenza sulla sommità delle colline del Monferrato, è nato per volontà della nuova proprietà che ha acquisito l'intera tenuta vinicola fondata da Nils Liedholm, di cui la Villa fu residenza. Da sempre appassionato di natura e di vino, Liedholm acquistò la Tenuta Villa Boemia per astrarsi dal mondo cittadino. Pensiero condiviso dall'attuale proprietà che, parallelamente al lavoro svolto nelle vigne, decide di riqualificare tale patrimonio con l'intento di condividerne la bellezza mediante un progetto di ospitalità, in stretto contatto il territorio del Monferrato e il vino prodotto.
Sulla base di queste premesse il lavoro progettuale di RKTTS è partito dall'analisi della Villa come ci è pervenuta, dalla quale emergono con evidenza alcune stratificazioni, costituite da un nucleo originario padronale al quale è stato aggiunto, in epoche successive, un consistente ampliamento attuato in fasi diverse che ha portato alla configurazione volumetrica attuale. Analoga sedimentazione è stata rilevata negli interni ove i diversi proprietari hanno progressivamente sovrapposto e cancellato l'identità originaria iniziale. Analizzate le testimonianze e i pochi elementi storici pervenuti, il progetto si è focalizzato sul recupero dell'identità storica e sulla ricerca degli elementi tipici del territorio mediante un processo di sottrazione ed eliminazione del superfluo non originario. Questa operazione ha rivelato in fase del cantiere la natura materica di alcune murature e volte, ricomponendo i tasselli di una identità locale nascosta dalle finiture sovrapposte dalle precedenti ristrutturazioni. La valorizzazione del carattere “storico” dello spazio e del restauro delle parti originali incontra l'attenzione alle esigenze di una residenza contemporanea, nell'ottica di adattare gli ambienti al nuovo programma funzionale.
Il progetto si traduce in una convivenza dichiarata tra restauro delle parti originali e carattere essenziale e contemporaneo del nuovo, in bilico tra rigore e ricerca del dettaglio, in cui queste due dimensioni coesistono in un processo di continua interazione, che si esprime nella sintesi postuma tra l'idea di richiamare le origini scandinave di Liedholm e il genius loci del Monferrato.
Il colore è lasciato alla materia restaurata, tra cui prevalgono mattone e tufo, a cui vengono affiancati gres, resina e legno, materiali diversi declinati secondo una medesima cromia. Su questa linea si colloca anche l'arredo, interamente progettato e realizzato su disegno per questo specifico intervento, in bilico tra rigore e ricerca del dettaglio. Dal tavolo realizzato selezionando doghe di noce piemontese agli scrittoi delle camere, in ferro e rovere anticato, gli elementi d'arredo e illuminazione diventano la controparte, in rapporto dialettico tra bianco e nero, nuovo e antico, trasversale a tutto l'intervento.