Valorizzazione, sviluppo e rinnovamento del borgo rurale

centro storico di Taurano Taurano / Italy / 2013

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L’INTERVENTO Basandosi su rilievi in sito è stata recuperata la documentazione grafica dello stato attuale delle facciate, utilizzando il sistema di fotoraddrizzamento digitale è stato ricostruito l’aspetto reale dei fronti architettonici, entro il quale le immagini edilizie sono state raddrizzate, messe in scala e restituite con l’ausilio dello strumento digitale mediante CAD. Nell’ambito dell’intervento, il rilievo delle facciate ha assolto la doppia funzione di rappresentazione dello stato attuale, e di progetto di restauro con previsione dei cromatismi, degli aspetti di dettaglio e dell’inserimento di elementi con valenza, oltre che visiva, funzionale. Le indicazioni progettuali scaturiscono direttamente dalla sintesi dell’analisi dello stato di fatto, registrato al momento del rilievo, segnalando tutti quegli elementi dissonanti con il carattere dell’edificio e del suo contesto, definiti come “elementi di fragilità visuale”. Ad esempio dal rilievo si evidenzia che la presenza dei cavi elettrici aerei, disseminati per tutto il centro abitato, appesantisce la lettura dei fronti stradali. Questi elementi costituiscono una problematica comune, soprattutto per quegli edifici che costituiscono una quinta stradale omogenea, e per i quali viene predisposto un intervento di interramento al fine di eliminare un elemento di interferenza visiva di notevole impatto. Per quanto riguarda invece il rilievo cromatico, è da premettere che negli ultimi cinquant’anni, con il conseguente impiego di materiali moderni nel campo dell’edilizia e con la scarsa manutenzione degli edifici storici, il più delle volte soggetti a pesanti interventi di ristrutturazione, i colori tradizionali delle facciate del centro storico, sono man mano spariti, come del resto è avvenuto per tantissimi altri centri storici italiani, consumati dal tempo o cancellati da una mano di tinta acrilica o dalla trasformazione delle stesse facciate. IL PROGETTO DEL COLORE La fase di rilievo delle cortine murarie si è rivelata una utilissima banca dati per la conoscenza della cultura materiale del borgo. Alla luce di quanto emerso dallo studio analitico e critico condotto, e in coerenza con le risultanze del rilievo cromatico, si è giunti alla definizione della tavolozza dei colori di progetto: questa deriva direttamente da quella dei colori storici, integrata con altri cromatismi appartenenti alle stesse gamme cromatiche proprie della tradizione. La struttura cromatica del centro storico di Taurano s’incentra su alcune dominanti: il giallo, nelle calde tonalità che vanno dall’ocra fino al giallo molto tenue; il rosso, utilizzato in varie tonalità, fino a quelle più rosate; il grigio dei materiali lapidei e ad imitazione dei materiali lapidei; i marroni e i verdi dei sistemi oscuranti. Si riscontra una costanza cromatica nella gamma dei gialli (via Chianca) ed in quella dei rossi, con interessanti episodi di strati di colore azzurro (via Remondini). In relazione a quanto riscontrato nell’analisi delle cortine edilizie la gamma dei colori caldi dei rossi e dei gialli provenienti dalla tradizione, si è avuta la necessità di un ampliamento verso cromie più consone all’architettura contemporanea presente nel centro storico e che spesso ha sostituito quella storica, o con interventi di ristrutturazione urbanistica o con pesanti interventi di ristrutturazione edilizia, variando il numero e l’altezza dei piani interni, con conseguente variazione delle facciate esterne. La tavolozza di progetto contiene, quindi delle nuove tinte che hanno una minore saturazione, e che rispondono alle esigenze di progettazione cromatica di tutti gli edifici del centro storico tauranese. Questa tavolozza considera il progetto cromatico dell’edilizia storica con indicazioni chiare dei colori da impiegare sull’edilizia storica, valorizzando le permanenza storiche dell’ambito urbano di appartenenza. Un elemento fondamentale da considerare per la progettazione del colore degli edifici storici, è l’uso della policromia per la distinzione delle parti che compongono il prospetto: fondi e parti in rilievo. Il progetto distingue, cromaticamente, i fondi dagli elementi in rilievo, ritenendo necessario riconfigurare la corretta leggibilità dell’elemento base e dei dettagli decorativi del prospetto. Per le parti basamentale degli edifici, si è previsto il rivestimento in pietra tagliata in lastre (pietra vulcanica o calcarea) e, in alternativa, in altri casi, l’utilizzo di intonaci che ripropongono tonalità di grigio a somiglianza (almeno cromatica) della stessa. Il progetto parte da un approccio che mira a conservare le cromie ancora leggibili sugli edifici di valore storico e, laddove possibile, ad utilizzare la stessa materia degli intonaci e delle tinteggiature che va restaurata con l’utilizzo di opportune tecniche di consolidamento. L’autenticità di un manufatto antico è senza dubbio, legata all’autenticità della sua materia, che va quindi conservata e opportunamente restaurata (oltre che recuperata, quando mancante). Le caratteristiche degli intonaci e delle tinteggiature storiche, vanno considerate come un elemento di anamnesi atto alla comprensione del pregresso della fabbrica ed è pertanto una testimonianza storica da preservare. La fase di progettazione, con tutte le premesse fatte innanzi, per la codifica e l’associazione dei colori ai singoli edifici, alle quinte murarie, alla scena urbana, in definitiva, ha fatto leva sulla codifica dei colori così come riportato dal sistema di notazione NCS, tale sistema – sintetizza (con opportuni accorgimenti) un sistema di codifica più ampio quale è il sistema di notazione Munsel – restringendo il campo cromatico in 276 ambiti, permette una gestione ottimale dei colori nelle varie sfumature con la combinazione dei codici e dei nomi colori univocamenet distinti. Oltretutto il sistema NCS è anche convertibile nel sistema YMCK e RGB, adottati per le notazioni di colori nella computer grafica. Il sistema NCS Natural Color System Il sistema di codifica NCS ordina i colori secondo il modo in cui vengono percepiti. Inoltre, grazie alla disposizione dell’intero spettro dei colori su uno spazio a tre dimensioni, il sistema consente la codifica di un numero infinito di colori. Nelle collezioni di colori NCS su carta sono raccolti 1950 colori, ovviamente una selezione degli infiniti colori possibili. Ognuno di questi colori è contrassegnato da un codice alfa-numerico così che ogni colore può essere comunicato anche a distanza. Il codice colore NCS è un codice “parlante” che aiuta la sua classificazione a priori e la sua successiva identificazione nella collezione. L’occhio umano ha un’immediata percezione di sei colori elementari: il bianco (White), il nero (S), il giallo (Yellow), il rosso (Red), il blu (Blue) e il verde (Green). Con bianco e nero che sono colori acromatici e gli altri quattro colori cromatici. I sei colori elementari sono disposti ai vertici del solido dei colori, formando uno spazio tridimensionale, dove ogni colore immaginabile può essere individuato e codificato secondo le tre caratteristiche: tonalità, luminosità e saturazione. CRITERI DI PROGETTO GLI INTERVENTI SUL COLORE FONDATI SULL’APPROCCIO PERCETTIVO Il colore rappresenta uno degli elementi di grande utilità nell’individuazione di punti di riferimento in uno scenario urbano, nello stimolare senso di appartenenza, legame affettivo e affinità con i luoghi, specialmente quando i singoli elementi cromatici di un insieme, facciata di un edificio, di una casa, o insieme di facciate su una via o piazza, sono in rapporto fra loro e rispondono a un principio comune, sono cioè in “armonia cromatica”. Alla base dell’armonia cromatica si possono così sintetizzare i seguenti principi: - Chiara riconoscibilità di ogni elemento; - Univocità di riconoscimento delle relazioni tra gli elementi; - Semplicità di veduta della totalità con messaggio percettivo che deve risultare chiaro ed inequivocabile. La scelta di un colore non è un’azione indipendente, si tratta sempre di valutare e selezionare un’insieme, cercando di raggiungere un’armonia cromatica. L’armonia di un insieme di colori dipende da tre fattori: - Tonalità (HUE) - Luminosità, chiarezza (LIGHTNESS, VALUE) - Saturazione (SATURATION, CHROMA) Il lavoro svolto si è sviluppato ponendo a base come linee guida i criteri che definiscono la percezione dei colori, quali la tinta, la differenziazione, la luminosità, la saturazione, essi correttamente utilizzati sono stati il cardine per la lettura del costruito, fornendo delle utili indicazioni considerati nei progetti di intervento sui fronti. La percezione del colore nel nostro caso – colore di un edificio, un tratto di via – avviene sotto luce naturale, cioè con una composizione spettrale abbastanza completa. Da dire che anche se i sensi tendono ad una stabilità percettiva, continuando a percepire gli oggetti con il loro colore al variare dell’illuminazione, il colore parimenti muta. La scelta delle tinte è preceduta da una valutazione di fondo, che tiene innanzitutto conto degli effetti e dei caratteri dei colori, discriminando tra tinte polimeriche di natura sintetica e colori ottenuti con le terre. Detta non può prescindere dalla considerazione che i primi – nascendo con diagrammi semplificati – hanno spettri ridotti, mentre i secondi – presentando spettri di emissione molto più ricchi – sono sia più sensibili alla luce e all’ambiente sia più naturali e reattivi. Altra valutazione è legata alla tipologia dei materiali componenti gli intonaci. Intonaci sintetici premiscelati, intonaci a base cementizia o bastarda e intonaci a calce sono elementi rappresentativi della quinta urbana, i primi due tipi tipici degli edifici oggetto di interventi di recupero recente, gli ultimi caratteristici degli edifici di pregio e degli edifici per cui non si riscontrano interventi di recupero edilizio e/o manutenzione spinta. Anche per tali elementi lo screening è avvenuto sulla scorta delle caratteristiche finali e sugli effetti generati dalle diverse tipologie. Infatti – per quanto i materiali di natura sintetica (a base di silicati essenzialmente) promettono comportamenti qualitativi spinti e gli intonaci a base cementizia siano accessibili in termini di costi – gli intonaci a calce (finiture a base grassello), permettendo maggiore traspirabilità e avendo minor resistenza alla diffusione del vapore, favoriscono il passaggio dell’umidità sotto forma di vapore acqueo dall’ambiente abitato alle murature e da queste all’ambiente esterno, consentendo alle murature e alla fabbrica il preservarsi dai fenomeni degenerativi specie a causa di effetti di condensa. DIFFERENZIAZIONE CROMATICA La mancanza di differenziazione cromatica nelle situazioni in cui sarebbe invece legittima, oltrechè giustificata anche dal punto di vista storico, riduce la ricchezza percettiva dell’ambiente urbano. Edifici contigui: l’assenza di differenziazione cromatica ostacola la percezione dei due edifici come distinti e porta a leggere le eventuali fasce marcapiano come sospese ed incompiute. Fronti stradali: fronti diversi tinteggiati con lo stesso colore impoveriscono la percezione della prospettiva stradale. In alcuni casi i prospetti non sono sullo stesso piano, ma angolati fra loro, creando una fuga prospettica tridimensionale. Questa viene ovviamente fortemente ridotta con un trattamento omogeneo dei fronti. Contesti: piazze, slarghi, i cui edifici vengono trattati con colori molto uniformi rischiano di offrire una percezione più piatta e monotona. Ogni intervento può essere singolarmente valido, ma l’omogeneità eccessiva dell’insieme può comportare una perdita. Incroci: edifici tinteggiati con lo stesso colore su un incrocio rendono la percezione dell’articolazione dei volumi e del cambio di direzione. All’interno del singolo fronte: quando il fronte è composito la scelta corretta, da verificare con la volontà progettuale storica, è quasi sempre di valorizzare i diversi elementi con una differenziazione cromatica. Questo vale per tutti gli edifici, coerentemente all’epoca di appartenenza. Il progetto cromatico ovviamente deve essere fondato sulla conoscenza del progetto originario e delle scelte consone al periodo di appartenenza dell’edificio, il tutto “incrociato” con la compatibilità con le esigenze attuali e l’appropiatezza tecnologica. Spesso gli elementi decorativi e i fondi vengono trattati con la stessa tinta, impoverendo la qualità percettiva del fronte. I PERCORSI DEL CENTRO STORICO E LE QUINTE URBANE La sistemazione dei percorsi carrabili e di quelli pedonali pubblici (che rappresentano la gran parte della rete del borgo) e dei relativi spazi di pertinenza, hanno progressivamente recuperato il valore storico ambientale della “borgo storicamente consolidato”. Oggi è ben visibile una qualità diffusa nell’aspetto complessivo del borgo antico di Taurano, con gli interventi di riqualificazione in essere di strade e, soprattutto, delle cortine urbane degli edifici si concluderà la fase di “emergenza degrado”. Difatti rimane ancora carente l’immagine data dagli edifici privati, forte è stata la spinta al recupero in termini di riqualificazione strutturale ed igienica, sostanzialmente riuscita (l’immagine del borgo degradato degli anni ‘60 è stata cancellata), è mancata invece la fase dell’immagine esterna e quindi della quinta urbana. Tutto questo ha determinato una progressiva trasformazione del borgo antico, dei suoi edifici, dei suoi spazi pubblici ma soprattutto del loro uso, avviando un processo di cambiamento anche del tessuto sociale, commerciale e produttivo, un tempo legati esclusivamente all’agricoltura. Il borgo rurale di Taurano, quindi, dopo aver affrontato e superato con successo l'emergenza della salvaguardia e del recupero igienico e strutturale, si pone ora l'obiettivo di riallacciare questa parte di polis, il luogo della sua storia, alla “città” stessa ed al suo territorio, al suo tessuto sociale ed economico in un reciproco scambio a forte connotazione culturale. Riportiamo di seguito le azioni progettuali intraprese che, pur senza ambizione di esaustività e completezza, rappresentano una via plausibile per rendere questa “particella di città” cuore pulsante del borgo vivo ed attivo. CENTRO STORICO DI TAURANO: LE AZIONI STRATEGICHE Il centro storico è il luogo della rappresentazione fisica e simbolica dell'identità dell'intera comunità ed è perciò sempre più spesso il luogo dove si manifestano con più evidenza opportunità, problematiche, processi evolutivi o involutivi, difficili e necessarie integrazioni, ma anche sviluppo, creatività, abitabilità e innovazione del terziario. Necessita quindi di interventi di riequilibrio e l'adozione di specifiche politiche di marketing urbano omogenee e coerenti per porre le condizioni di una reale valorizzazione ed un riposizionamento competitivo delle attività e del patrimonio del centro storico verso il territorio nel suo complesso. Il Comune di Taurano in questa fase sta svolgendo un ruolo centrale di supporto e di promozione per il centro storico. Per la sua ampiezza e complessità, l’iniziativa – come auspicato dalla misura 322 del PSR Campania 2007-2013 – non potendo provenire solo da parte della Pubblica Amministrazione ha coinvolto, costruendo alleanze "virtuose" con forze economiche private locali (Associazioni di categoria, commercianti, cittadini, costruttori, proprietari immobiliari, associazioni, ecc.). Partendo da taluni "elementi di rappresentazione", si sono quindi individuate le istanze principali in base alle quali orientare le strategie per la riqualificazione e valorizzazione del centro storico. RIFUNZIONALIZZAZIONE COMPATIBILE Nel centro storico occorre che siano presenti, con modalità compatibili e prevedendo eventualmente forme di incentivo, tutte le funzioni e le attività artigianali della città, necessarie in particolare per la via quotidiana di chi vi abita (compatibilmente con la complessità/fragilità del centro storico). Occorre perciò “rifunzionalizzazione” in maniera mirata ed equilibrata: seguendo dei criteri specifici, le normative e rispettando le proporzioni tra le varie funzioni. INTEGRAZIONE SOCIALE Il centro ha perso gran parte della sua funzione di aggregazione/socializzazione (l’idea della piazza come luogo di incontro, relazione e scambio, pur permanendo, perde attrattiva a vantaggio di aree esterne e paesi limitrofi). In centro storico ci si reca se ce ne sono i motivi sufficienti. Oggi chi abita all'esterno del centro storico di Taurano può tranquillamente fare a meno di andarci, anche preferendo altri centri vicini. Favorire lo sviluppo del centro storico come luogo di incontro richiede la realizzazione iniziative e progetti diversificati e specifici per le singole generazioni e tipologie sociali (in particolare: famiglie, anziani e bambini). Si deve tendere alla creazione di un contesto sociale interculturale e tra generazioni. È stata sottolineata la necessità di rendere maggiormente fruibile il centro storico per le fasce sociali più deboli (in particolare gli anziani, che rappresentano una buona quota dei residenti in centro), ad esempio sfruttando qualche edificio complesso per creare un momento di socializzazione tra anziani e giovani coppie, anche tenendo conto del fatto che il centro è per gran parte accessibile solo con scale. INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE DI SETTORE Il Comune sta caratterizzando sempre più decisamente i propri interventi sul centro storico secondo una visione omogenea e di insieme, secondo visioni e politiche organiche idonee a favorirne lo sviluppo. Lo sviluppo desiderato, compatibile e sostenibile Superata la fase di analisi ed individuazione degli obiettivi strategici sul breve periodo ci si è concentrati nelle azioni di progetto prevedendo operazioni di natura urbanistica che tendessero però a favorire oltre che la riqualificazione del patrimonio edilizio anche quello di tipo economico, sociale, culturale. L’attuazione di azioni per lo sviluppo del centro storico impongono di partire dalla valorizzazione dell'esistente, ponendo in essere strategie ed interventi articolati, pragmatici, rapidi e visibili già nel breve periodo. Servono senz’altro piani di medio-lungo periodo ma occorre anche una azione immediata. Il rischio è che, durante la fase che precede l’implementazione, la città abbia già cambiato esigenze. LE LINEE D’AZIONE: OPERAZIONI PRIORITARIE INTRAPRESE Si premette infine che i temi progettuali sono stati qui ordinati assegnando in questa sede una priorità di intervento, ciò anche tenedo conto della programmazione nel settore e degli strumenti urbanistici di dettaglio (Piano Integrato e Piano del Colore). ARREDO URBANO L'arredo urbano può essere considerato una leva di coesione e socializzazione affinché, se ben progettato e realizzato, il centro storico non risulti ai suoi visitatori/abitanti un contenitore vuoto, privo di caratterizzazione, vitalità e dinamismo. Sebbene a Taurano nel corso degli ultimi decenni sia stato fatto molto nella direzione del miglioramento dell'arredo urbano, con interventi sulle strade e piazze e sull'illuminazione pubblica nel centro storico, ora si ritiene necessario un intervento maggiormente coordinato. Da qui è scaturita la necessità di sviluppare una rinnovata progettualità volta a favorire interventi armonici e coordinati nelle politiche relative all'arredo urbano, non ragionando solamente in termini "estetici". Consapevoli che non siano più sufficienti interventi ed iniziative sporadiche per aree specifiche del borgo, è stato predisposto un unico intervento globale e coordinato. Difatti l’approccio al tema dell'arredo urbano ha preso in esame aspetti che vanno oltre il lato meramente tecnico (abbellimento di piazze, insegne, facciate, aiuole ed illuminazione), ponendosi come obiettivo il correlare le opere all'identità del centro stesso, con lo scopo implicito (e non solo) di accrescere la consapevolezza dei cittadini verso questo tema. In sintesi si è focalizzata l’attenzione su: a) Illuminazione urbana, partendo dal presupposto che essa spesso risulta non adeguata e, ancor più spesso, poco coerente alle differenti funzioni del borgo (estetiche, di sicurezza, economiche, ecc.). Rilevando in particolare che: - Spesso gli interventi sull’illuminazione di vie e piazze sono stati decisi in concomitanza con eventi particolari e non sulla base di precise regole che tenessero conto dell'impatto della nuova luce sui monumenti. - In molte aree del centro storico l'illuminazione pubblica non è uniforme e “coerente”: nella scelta dei colori delle lampade si va dal bianco al giallo senza un criterio di riferimento. Si è intervenuto con l’integrazione e la sostituzione di taluni punti luce, avendo come target la ricomposizione di un aspetto di uniformità perduto, utilizzando tipologie di corpi illuminanti coerenti con gli esistenti e lampade uniformi oltre che a risparmio energetico b) Pavimentazioni stradali lapidee, integrate laddove incomplete, riposizionate dopo opportuna rilavorazione laddove sono previsti interramenti () delle opere tecnologiche a rete (stante anche l’obsolescenza delle stesse, oltre che la necessità di riqualificazione delle quinte murarie che ne ospitano un gran numero), rilavorate dove necessario. La riconfigurazione delle pavimentazioni sarà legata chiaramente alla tipologia. Difatti sono previste lavorazioni superficiali (puntillatura, etc.) per quanto attiene i basoli, mentre la riconfigurazione degli assetti interesserà le pavimentazioni in cubetti. c) Accessibilità ai portatori di handicap e con difficoltà motorie, nella’mbito del riposizionamento delle pavimentazioni lapidee in ambito pedonale, laddove carenti, saranno realizzati elementi di facilitazione dei percorsi per soggetti svantaggiati mediante la riconfigurazione di rampe e scivoli. QUINTE URBANE Finalità principe di progetto è la valorizzazione del borgo antico, cardine di questa operazione è senz’altro la ricomposizione della scena urbana. Ricomposizione che passa dalla riqualificazione (non solo visiva) delle quinte urbane, delle facciate, dei dettaglia che le adornano ricomponendo un tutt’uno. L’opera di scomposizione–ricomposizione di tali ambiti (confine, diaframma tra l’area pubblica della polis e spazi legati all’intimità della proprietà privata) è un opera complessa e molteplice. Dalla riuscita di questa operazione difatti dipende il successo di tutte le fasi di riqualificazione (edilizia, urbanistica, sociale, culturale), difatti la quinta muraria è – grazie anche agli effetti visivi, tattili, cromatici – la porzione di “città” che ciascuno porta nella memoria, essa rappresenta il “luogo” riconosciuto come spazio pubblico, ambito ed emblema dell’appartenenza al luogo. Consapevoli di questa complessità, l’intervento ha tenuto conto dei molti aspetti legati a tale intervento, la scomposizione prima (suddivisione delle problematiche, dei punti di forza e dei punti deboli) e la ricomposizione successiva sino al risultato ha comportato un approccio di tipo multidisciplinare all’intervento. Difatti la scelta non si è limitata alla sola gammatura dei colori, ma – come accennato in precedenza – alla tipologia di materiali da utilizzare (intonaci, colori). Il progetto ha provato a tener conto dell’ambito percettivo di coloro che si avvicinano o vivono il borgo. La progettazione ha dovuto occuparsi specificamente anche dell’aspetto impiantistico. Difatti la ricomposizione della scena urbana non può prescindere dalla “bonifica” di quegli elementi “spuri” rispetto al luogo, quali condotte del gas, condotti elettrici, cavi telefonici, elementi di per se visivamente inquinanti che, mediante interramento, vengono alloggiati in appositi cavedi sottotraccia. Ciò, di conseguenza, ha comportato – come detto – la ridefinizione delle pavimentazioni legando, in tal senso, l’impiantistica, le stesse pavimentazioni e le facciate. COMMERCIO E ARTIGIANATO Commercio e artigianato del centro storico devono tornare ad assumere su di sé l'identità commerciale/artigianale dell’intera comunità, coerentemente con tutte le altre funzioni di servizio. A tal fine le attività commerciali e artigianali devono assumere il ruolo di mezzo prioritario, e non di fine, per le iniziative di sviluppo del borgo antico in un ottica polifunzionale, anche perché svolgono un'implicita funzione di coesione sociale e spesso fungono da deterrente ai fenomeni di criminalità. In tal senso la misura 322 del PSR Campania, legando azione pubblica ad azione privata, consente un incedere sinergico alle attività di natura turistico/comemrciale. Le operazioni legate alla valorizzazione di queste attività – oggetto di interventi specifici – vengono descritte nelle relazioni accompagnatorie dei singoli interventi cui si rimanda. Gli interventi posti in essere in fase di progetto per quanto attiene queste tipologie di azioni sono essenzialmente di coordinamento, delegando ai privati gli specifici progetti di recupero/ristrutturazione. STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI PIANI TERRITORIALI E DI SETTORE Nelle Linee Guida per l’Assetto Territoriale della Regione Campania, il territorio del Vallo di Lauro rientra nella Area B8, a vocazione e dominante rurale – culturale. Tutte le aree delimitate ai fini della presente rientrano nel Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico emanato dalla Autorità di Bacino Nord Occidentale della Campania. Ancora a livello di territoriali, altro riferimento di rilievo è il Piano Urbanistico della Comunità Montana Partenio-Vallo di Lauro, cui il nostro comune appartiene. PIANI URBANISTICI GENERALI ED ESECUTIVI Il comune di Taurano è dotato di Piano Regolatore Generale e Piani di Recupero di iniziativa comunale entrambi vigenti. In particolare, i monumenti e le aree monumentali di interesse, sono di fatto inseriti in Zona urbanistica di Tipo A, secondo il PRG, e puntualmente ripresi e tutelati dai Piani di Recupero di riferimento consentendo i soli restauri. La edilizia civile del centro storico, è inserita in zona di tipo B edificata satura, senza possibilità di incrementi di volume. I piani di Recupero ambito 1 e 2 di interesse del Programma, tutela tutti gli edifici civili di pregio con l’obbligo del solo restauro o risanamento conservativo, consentendo ristrutturazioni per gli edifici di minor pregio nel rispetto degli elementi tipologici e formali, recuperando tutti gli elementi di pregio, quali lesene, stucchi, coloriture, etc. OBIETTIVI STRATEGICI DI MEDIO-LUNGO PERIODO: LO SVILUPPO SOSTENIBILE Per essere durevole e sostenibile lo sviluppo del borgo rurale di Taurano si dovrà mirare alla fornitura di servizi ambientali, sociali ed economici a tutti i cittadini, senza minacciare i sistemi naturale, edilizio e sociale da cui dipende la fornitura di tali servizi. Solo interazioni positive tra questi tre sistemi rappresentano le precondizioni essenziali ad una buona qualità della vita e alla conservazione delle risorse e dei valori dell'intera comunità tauranese e di cui il centro storico è rappresentazione fisica e simbolica. La valorizzazione di alcune aree marginali potrebbe avere un impatto decisivo nello sviluppo del centro storico. In particolare, alcuni "contenitori" possono essere funzionali per favorire la mobilità e per fornire servizi al commercio ed alla residenzialità. Sono numerosi i terranei inutilizzati o sottoutilizzati affaccianti sui percorsi principali: una loro acquisizione ulteriore, accorpamento e funzionalizzazione a fini commerciali/artigianali è auspicabile per una rivitalizzazione. CONCLUSIONI Taurano ha un patrimonio vasto, che spesso i Tauranesi stessi ignorano. In particolare, il borgo antico rappresenta, oltre che un bene materiale, un bene culturale da tutelare e da promuovere per la sua storia e per il patrimonio artistico che racchiude. Tale patrimonio rappresentando una opportunità di investimento per il ritorno sull’economia locale che può anche creare occasioni di lavoro, deve, in un'ottica di concertazione, essere valorizzato. Difatti il borgo antico, essendo un “contenitore di diverse culture”, si deve far si che esse non diventino “strutture morte”. Un borgo antico poco frequentato dagli stessi Tauranesi disincentiva anche i turisti: affinchè possa piacere ai turisti deve prioritariamente piacere ai tauranesi. Le azioni in essere debbono far si che che i privati, nell’insieme, diventino “impresa”, il turismo culturale assuma anche il ruolo di business. Il rapporto sinergico tra Amministrazione pubblica e privati in questo ambito può favorire processi che, partendo dall’azione sulla scena urbanistica, investano ambiti di natura più ampia con ovvie implicazioni sulla sfera sociale.
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    Project details
    • Year 2013
    • Client Comune di Taurano
    • Status Current works
    • Type Urban Furniture / Restoration of old town centres / Urban Renewal / Restoration of façades
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