Rifunzionalizzazione aeroporto militare Barbieri per insediamento facoltà ingegneria aerospaziale | Daniele Panuccio

L’aeroporto A. Barbieri è per Guidonia la matrice da cui scaturisce la formazione di questa città, sintesi della cultura e delle capacità espressive del razionalismo italiano. L’ambizioso intento che le architetture di questo progetto vogliono soddisfare è già nelle premesse progettuali: ideare un segno architettonico in grado di “sostenere” l’aeroporto ma allo stesso tempo di fare da contrappeso all’urbanizzazione. Il nuovo edificio universitario, ideale continuazione della vasca idrodinamica (recuperata nel progetto), è il segno in grado di colloquiare con il piano infinito dell’aeroporto, ma in quanto limite fisico di un sistema registra nella parte ipogea la crasi dovuta all’incontro tra il piano dell’aeroporto e la geometria morbida delle retrostanti colline. L’edificio universitario è nuovo solo in quanto di nuova costruzione, ma storico per il carico di memoria di cui si fa portatore. Assumendo come simbolo dell’aeroporto la galleria del vento, questa diviene l’archetipo progettuale che conforma i nuovi spazi,in un’ immagine figurativa dagli echi lecorbuseriani, ricca degli stilemi del razionalismo italiano. La metafora della macchina, proiezione verso il futuro nel pensiero futurista, non è qui un semplice sguardo verso il passato, ma diviene scultura alla scala architettonica: come avviene per le gallerie del vento intorno a cui è stato costruito l’edificio, dove le attività ospitate ruotano intorno all’oggetto macchina.