Parco di via Regina

Il Comune di Brienno, un piccolo borgo nell’area nord-occidentale della Provincia di Como, nel 2003 ha dato il via alla riorganizzaione degli spazi pubblici del centro, commissionando all’Architetto Lorenzo Noè il progetto del parco pubblico di via Regina.

Il Tracciato di origine romana, antico collegamento tra Como e Chiavenna, ha attraversato l’abitato fino alla costruzione della galleria nel 1986. Il traffico veicolare ha ostacolato lo sviluppo del turismo, ma ha favorito la conservazione passiva del nucleo preservando gli edifici da restauri e ampliamenti azzardati.

Il luogo scelto per la realizzazione del parco è la scarpataa valle del cimitero che presentava un declivio sostenuto da un muro di pietra a tre arcate e che non poteva essere modificato, nè caricato di un ulteriore peso. Considerate queste premesse, è stata ipotizzata la costruzione di una terrazza di legno sospesa sul muro: una struttura leggera che richiamasse le forme di un pontile di una nave. Il piano della terrazza presenta un profilo spezzato e, digradando verso nord, offre insolite visuali sul centro storico e sulla riva opposta del lago. La pendenza ne amplifica inoltre le dimensioni fino a trasformarlo in un piccolo e suggestivo palcoscenico che consente una molteplicità di impieghi per eventi teatrali e musicali, cinema estivo e feste. Inoltre il profilo della terrazza, osservato dal lago, conclude la serie di linee oblique che caratterizza il paesaggio in prossimità del cimitero. La struttura portante è arretrata rispetto al filo del muro sia per motivi strutturali, sia per lasciare le colonne portanti nella penombra dello sbalzo del secondo piano. Il volume architettonico tra la terrazza e il piano di campagna è adibito a magazzino e delimitato da una parete costituita da cavi di acciaio sui quali crescono piante rampicanti. A sud il parco presenta due strutture in legno, per i servizi igienici, per la scala di accesso al magazzino e all’attracco delle imbarcazioni. I materiali costruttivi utilizzati per la realizzazione del progetto, quali assi di larice non trattato e pietra locale, rispettano le caratteristiche fisiche del luogo e quelli impiegati per il sentiero d’accesso, ghiaietto di pietra locale mescolato con terra di coltivo e semi, riducono le necessità di una manutenzione frequente. L’utilizzo del legno, per la pavimentazione della terrazza e dell’attracco, corrisponde ad una scelta progettuale finalizzata a creare per il piccolo borgo un’area in grado di ospitare manifestazioni e accogliere tutti coloro che desiderano contemplare il paesaggio lacustre o prendere il sole in un ambiente confortevole.