Villino GU 2023 | Architetto Gaspare Di Maggio

Villino GU, Altavilla Milicia (PA)

Progetto: Architetto Gaspare Di Maggio
Collaboratori: Marta Centineo, Valentina Sunseri, Francesco Gnoffo.

Come in un romanzo estivo siciliano, quando si arriva al Villino GU si viene trasportati in un’atmosfera ricca dei profumi del sole caldo e della brezza leggera della campagna. Questi sono gli elementi da cui siamo partiti per questo progetto, una ristrutturazione di una villetta che ha previsto il ridisegno dei volumi dell’edificio principale adibito a residenza e la riconfigurazione degli spazi esterni e delle pertinenze anche tramite l’ampliamento e la costruzione di una nuova zona solarium con piscina interrata, la ristrutturazione della depandance con un pergolato esterno ed un’area barbecue.
La villa, posta al centro di un uliveto, si trova in posizione sopraelevata rispetto al terreno e l’accesso che avviene tramite una piccola rampa di scale conduce ad un porticato che dona ombra alla zona di ingresso del prospetto principale.
Allo stato di fatto il fabbricato si presenta con le caratteristiche formali usuali delle costruzioni economiche rurali della campagna siciliana, priva comunque dell’identità storico tradizionale del territorio e dei suoi principi costruttivi e delle relative caratteristiche tipologiche.
Troviamo infatti un intonaco rustico, con finti archi estetici in facciata, merlature ridondanti sul muretto di copertura, ringhiere in ferro battuto tondeggianti, ed aperture di facciata che seguono logiche funzionali interne prive del senso di armonia e di ritmo che invece i prospetti dovrebbero evocare.
Il nostro primo intervento si è focalizzato sul generale alleggerimento dei prospetti, con l’obbiettivo di far emergere la purezza del volume con la semplicità della sua forma come peraltro meglio si addice al territorio limitrofo.
Per raggiungere tale scopo si è proceduto con la parziale demolizione di tutti quegli elementi precedentemente enunciati che coprivano la struttura architettonica come le orlature del muretto di copertura ed i finti archi sul prospetto principale. Successivamente si è provveduto ad una rimodulazione delle aperture, per restituire proporzione, simmetria ed equilibrio alle facciate al quanto disordinate. Sul prospetto principale si conformano ora due porte finestre ombrate dal portico, i prospetti nord-est e sud-est seguono la stessa ripartizione del prospetto con doppia apertura a finestra laddove rigira la terrazza di basamento sopraelevata. Il livello interrato viene recuperato e da questo si ricavano un bagno esterno, una camera ed un locale tecnico per allocare le macchine utili ai nuovi impianti tecnologici.
Il prospetto sud ovest che presentava un’unica apertura rettangolare è caratterizzato in progetto da una singolare apertura circolare più in linea con la tradizione della campagna siciliana.
Tutta la parte basamentale del fabbricato verrà rivestita di materiale lapideo dal colore chiaro per contrastare l’intonaco bianco dominante in misura maggioritaria sulle superfici dei paramenti perimetrali.
Di pertinenza al corpo di fabbrica principale abbiamo una struttura cadente con caratteristiche da locale accessorio. Nel progetto questo corpo viene recuperato e riqualificato come depandance per ospitare l’accoglienza ad una piscina di nuova costruzione, e servita internamente da un elegante cucina in muratura e ceramiche che richiamano lo stile mediterraneo dell’intervento. La depandance avrà una grande apertura rivolta verso il solarium che circoscrive la piscina, e sarà dotata di nuovo pergolato aggettante, docce esterne rivestite in decking ed una limitrofa area barbecue esterna in calcestruzzo.
Il progetto prevede infine un nuovo sistema di pavimentazione che lega i due corpi sopra menzionati in un nuovo sistema unitario e riconoscibile, connotando ed individuando le parti costruite da quelle rurali del lotto di insediamento.