Libreria Brac | 2022 | DEFERRARI+MODESTI

Florence / Italy / 2022

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La Brac apre a Firenze in via dei Vagellai nel maggio 2009, proponendosi quale luogo d’incontro e pensiero, dedicato al consumo dell’arte e del cibo. I suoi due proprietari, Melisa e Sacha, lui chef specializzato in cucina vegetariana, lei bibliofila con interessi verso l’arte e la contemporaneità, lanciano la formula “libreria con cucina”, fin da subito accolta con grande entusiasmo dal panorama cittadino fiorentino.


Nel 2016 lo studio DEFERRARI+MODESTI disegna il restyling dei locali di Brac, conferendo identità agli interni, caratterizzati da idee ingegnose e tuttavia estremamente semplici, capaci di creare un’atmosfera accogliente e confortevole all’interno di uno spazio contenuto.


Nel 2021 inaugura il progetto per l’ampliamento della Libreria, che muove dalla necessità di estendere la superficie per l’esposizione e la vendita dei libri, oltre al desiderio di ricreare uno spazio fluido e versatile, dove ospitare tutte le attività legate alle presentazioni di libri, letture, testi, piccoli eventi e workshop.


L’intervento riutilizza e rinnova gli spazi del locale adiacente la libreria esistente, definito da volumetrie ampie, dalla presenza di arcate e coperture
a botte e da rivestimenti della tradizione toscana, come le volte in mattone
e il pavimento in cotto. Si tratta infatti di uno spazio interno appartenente
al tessuto storico della città di Firenze, organizzato in tre grandi ambienti principali. Ognuno di questi possiede dimensioni, forme e altezze diverse, che diventano riferimenti ed elementi di relazione per il nuovo sistema di arredi e scenografie. Il progetto parte proprio dai vincoli dello spazio, per poi trasformarli in punti di forza, agendo per allestimenti specifici e utilizzando una larga varietà di dispositivi e configurazioni.


La sequenza dei tre ambienti principali viene così riorganizzata e ripensata come parte di un unico grande interno, scandito da sale a diversa suggestione e atmosfera.


Si accede alla sala d’ingresso direttamente dalla vetrina su strada e dal nuovo passaggio con la libreria attuale, i cui colori e arredi vengono ripresi per esplicitare un filo conduttore con il primo intervento. Il visitatore viene così accolto dall’esposizione dei libri, organizzati su sistemi di tavoli a differente altezza e librerie a parete. Nelle sale sono distribuiti vari salottini, con sedute di differenti tipologie, per leggere un libro, conversare o semplicemente trascorrere il tempo.


La sala centrale è organizzata attorno a un ampio bancone bar, che si configura come un unico volume in legno laccato verde, con top in marmo verde: alla pareti si trovano diffferenti sistemi di librerie e salottini. Nella sala centrale si alternano presentazioni e letture pubbliche di testi.


La terza sala è dedicata al lavoro in condivisione e alle letture per bambini e ragazzi. La sala blu è uno spazio avvolgente e di sosta, dove potersi sedere, giocare, sfogliare un libro e immaginare mondi altri. Il colore blu rompe con la sequenza degli spazi antecedenti e conferisce alla stanza una dimensione più raccolta, ferma nel tempo.


A fianco della sala blu, una combinazione di tavoli offre la possibilità di
un unico “community table”, dedicato allo studio, alla lettura e al lavoro condiviso. Il sistema è componibile, pensato per dividersi e aggregarsi in varie forme, a seconda dei suoi utilizzi. E’ in questa parte di spazio che possono essere ospitati laboratori per bambini, presentazioni per un pubblico più ampio, letture a voce alta, momenti di confronto.
L’intera terza sala gioca quindi su una vivace combinazione di colori primari, data dal giallo del tappeto, dal blu del “community table” e della stanza per i più piccoli, e dal fondo rosso della libreria in legno.


Ogni sala è occupata da una pluralità di elementi d’arredo, realizzati su disegno dello studio, con diverse finiture, volumetrie e geometrie. Il progetto sfrutta infatti la capacità dell’arredo di rendersi dispositivo spaziale, strumento per orientare le azioni del pubblico e i ritmi delle attività coinvolte. L’intervento si fonda infatti sul desiderio di ricomporre lo spazio interno, per poi scomporlo in una varietà di funzioni e relazioni. L’arredo svolge dunque diversi compiti: piano di lavoro, espositore per i libri, seduta, contenitore, scenografia, filtro.


La paletta colore già presente nel primo progetto di Brac è ripresa e implementata con tagli di colore acceso. Con il nuovo intervento vengono aggiunti nuovi materiali; dal legno multistrato naturale alle lamiere verniciate, dai pannelli verniciati con lanolina ai pannelli osb verniciati.


Il progetto utilizza il legno anche come rivestimento delle volumetrie che nascondono spazi di servizio. Questi divengono elementi atti a sottolineare le proporzioni e le altezze delle sale, come nel caso del volume in legno chiaro dietro al bancone bar, che guadagna l’altezza maggiore dello spazio.


La sequenza delle sale viene delineata e scandita da tappeti, che nelle loro forme cercano sia di connettere i vari spazi sia di evidenziare le distinzioni
tra le aree. I tappeti presentano tutti la stessa trama, ma con diverse tonalità, sono realizzati in pvc, facilmente lavabili, pur dotati di una trama che restituisce una sensazione accogliente.


Il nuovo intervento si è inoltre dovuto confrontare con la scarsa presenza di luce naturale, che penetra nello spazio tramite l’unico affaccio su strada e le due aperture sulla corte interna. I nuovi locali vengono così illuminati tramite apparecchi tecnici poco invasivi e un’illuminazione decorativa e d’atmosfera, calda e puntuale, inserita nelle varie aree di lettura e di sosta.


Entrambe le lampade a sospensione sono oggetti iconici, che caratterizzano la zona del bancone e la sala per lo studio in condivisione.


L’intero sistema di illuminazione conferisce alle sale un’atmosfera raccolta e informale, ma con un’immagine contemporanea. Il progetto pone al suo centro lo spettatore e il suo coinvolgimento, tramite la dimensione calda e aperta dei nuovi interni, dove il tempo sembra dilatarsi e la lettura, la buona cucina e le arti contemporanee trovano spazio, oltre a divenire occasioni di espressione e condivisione per il pubblico.

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    La Brac apre a Firenze in via dei Vagellai nel maggio 2009, proponendosi quale luogo d’incontro e pensiero, dedicato al consumo dell’arte e del cibo. I suoi due proprietari, Melisa e Sacha, lui chef specializzato in cucina vegetariana, lei bibliofila con interessi verso l’arte e la contemporaneità, lanciano la formula “libreria con cucina”, fin da subito accolta con grande entusiasmo dal panorama cittadino fiorentino. Nel 2016 lo studio DEFERRARI+MODESTI disegna...

    Project details
    • Year 2022
    • Work started in 2022
    • Work finished in 2022
    • Status Completed works
    • Type Bars/Cafés / Book shops
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