Casa DUO | PAN Architetti

L’intervento prevede il riordino unitario morfologico-architettonico e conseguente riorganizzazione funzionale dei fabbricati in oggetto, due “villini” estremamente elementari posti in adiacenza, senza alcuna connessione morfologico-architettonica, la classica tipologia “povera” che ha segnato l’edificazione della piana versiliese negli anni 1920/1950. 

La riorganizzazione vuole rispondere alle effettive necessità abitative dei proprietari, due sorelle e i rispettivi nuclei familiari, con l’obiettivo di armonizzare l’intervento con il proprio contesto storicizzato nell’ottica delle esigenze di vita e fruizione del vivere contemporaneo.

I fronti “pubblici” dell’edificio, quelli cioè visibili dalla strada, creano una relazione architettonico-tipologica con gli immobili dell’intorno, rispondendo pienamente sia alle esigenze contestualità urbana che alle esigenze funzionali e di privacy dei residenti. 

A prima vista la casa appare introversa, quasi ascetica, il design sobrio della facciata e l'uso semplice dei materiali creano quell'effetto. Ma il fronte dell’edificio che si affaccia sul giardino retrostante, non visibile dalla strada, in realtà si apre completamente sulla campagna retrostante, la “vigna” e l’oliveto, e diventa lo spazio privato di relazione, uno spazio estroverso che attraverso le ampie vetrate si fonde con il paesaggio rendendo il confine tra interno ed esterno effimero. 

All’interno ritroviamo una sorpresa spaziale simile al rapporto tra il fronte strada e il retro; mentre dall’esterno ci si aspetterebbe un interno tipico delle vecchie strutture a muri portanti, una volta varcata la soglia di ingresso lo spazio esplode e si dilata in una spazialità totalmente contemporanea con ampi spazi aperti altamente flessibili e doppie altezze. Le due abitazioni sono state divise in senso verticale, con un attento lavoro di “agopuntura architettonica” per rispondere al meglio alle diverse esigenze spaziali dei due nuclei familiari e per permettere ad entrambe di avere le stesse relazioni con il paesaggio e le visuali circostanti. A livello di interior design abbiamo optato per una palette di pochi materiali semplici e pratici, cemento a faccia vista, pavimenti in cemento, compensato di betulla, rovere e pietra, riutilizzando in parte i vecchi materiali provenienti dalla demolizione per trasmettere al nuovo il DNA della vecchia costruzione e stabilire una continuità affettiva tra i manufatti di famiglia.