Una nuova Residenza Sanitaria Assistita | Brembilla+Forcella Architetti

Treviglio / Italy / 2022

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Il nuovo edificio si inserisce nel distretto sanitario di Treviglio e ospita una nuova Residenza sanitaria assistita, uffici e consultori per la comunità. La sua architettura si basa su un doppio dialogo: all’interno con i residenti anziani; all’esterno con natura e preesistenze. Nell’ottica di favorire l’ambientamento degli ospiti, la pianta rettangolare conferma l’ordine dell’insediamento preesistente, ottimizzando le quantità spaziali concesse. Per contrappunto, nelle facciate la quiete geometrica del complesso è invece mossa dalla giustapposizione di mattone e intonaco, con articolazioni che favoriscono il dosaggio della luce naturale. Il mattone è apparecchiato con cambi di tessitura che si ispirano all’architettura rurale, mentre un sistema di schermatura evoca, in chiave moderna, il ritmo verticale del palladianesimo. Ne risulta un’opera che, rispettando i vincoli della tipologia, fornisce qualità dell’abitare e prospettive mutevoli.



L'ARCHITETTURA DELLA NUOVA R.S.A.

Essendo la nuova struttura in progetto contigua all'esistente complesso “Casa Albergo” della Onlus Anni Sereni, assai articolata, con una propria identità compositivo-architettonica e con una marcata caratterizzazione planivolumetrica, oggetto in anni recenti di ulteriori ampliamenti (realizzazione nuovo padiglione soggiorno e palazzina hospice e cure intermedie), si è ricercata una soluzione progettuale che ben si integri con lo stato di fatto quindi con un assetto planivolumetrico in sintonia con l'esistente e tipologie di facciata riconducibili a quelle di recente realizzazione.

Il nuovo fabbricato si sviluppa su 3 distinti livelli, collegati tramite un “tunnel” alla Palazzina Lodigiani sia al piano seminterrato (dedicato al personale di servizio) che al piano rialzato (coincidente con il livello della portineria), in modo da garantire l'accesso alla nuova struttura dall'ingresso principale della “Casa Albergo” e raggiungibile facilmente attraversando un ambiente protetto riscaldato e raffrescato.

Il nuovo fabbricato, di forma sostanzialmente rettangolare, è stato concepito come una sorta di grande casa con un “linguaggio architettonico” del tutto analogo al vicino edificio dell'hospice.

Il nuovo edificio si articola su 3 livelli (seminterrato, rialzato e primo) con il blocco del corpo scale che sale fino alla copertura per garantire un agevole accesso al tetto per la manutenzione dello stesso e degli impianti ivi collocati.

 

AMBIENTE INTERNO ED ESTERNO

L’ambiente interno esclude tutti i materiali in grado di produrre problemi d’inquinamento indoor e sarà rivestito con materiali eco-compatibili e con caratteristiche igieniche adatte all’edilizia socio-assistenziale e ospedaliera.

L’aria interna sarà tenuta costantemente pulita da un impianto di ventilazione meccanica controllata per garantire il massimo comfort ambientale.

Il controllo dell’inquinamento acustico sia interno che esterno avviene tramite un’attenta scelta di materiali e tecnologie atte ad abbattere le fonti di rumore che possono disturbare la degenza degli ospiti.

È stata posta particolare attenzione al superamento delle barriere architettoniche rendendo

l'edificio accessibile fin da subito. L’organizzazione degli spazi, la scelta dei materiali e dei colori darà valore alle particolari esigenze motorie e percettive dei diversi utenti in termini di fruibilità, accessibilità e sicurezza.

Tutte le divisioni interne saranno del tipo “a secco” con tavolati di diversi spessori all’interno dei quali vari strati di materiali fono-assorbenti garantiranno una perfetta insonorizzazione degli ambienti.

I pavimenti, ad esclusione dei servizi igienici e delle scale, ove saranno utilizzate piastrelle in grès porcellanato (bagni) e lastre in pietra (gradini e pianerottoli scale), saranno realizzati in linoleum di varie colorazioni.

Per quanto riguarda le tinteggiature delle pareti verranno utilizzate tinte tenui con la presenza di limitate superfici colorate con toni vivaci (il colore verrà introdotto come già fatto per i piani degenza della RSA esistente anche per le porte d’accesso ai vari locali); ciò permetterà un’immediata percezione e riconoscimento di ogni spazio e singolo locale.

Tutti i locali saranno controsoffittati (all'altezza di 2,40 mt i corridoi e a 2,70 mt gli altri ambienti).

Come già detto, il nuovo edificio è contiguo al complesso “Casa Albergo” con una propria caratteristica tipologico / architettonica, dove sui volumi articolati predomina il rivestimento in mattoni a vista.

Si è quindi progettato un volume, di due piani fuori terra e uno seminterrato che tende a negare un’eccessiva compattezza in favore di una maggiore articolazione delle parti, giocata sulla presenza di tettoie, sbalzi e sull’alternanza delle finiture esterne.

L’intonaco bianco si intervalla al mattone, richiamando i materiali tipici dell’edilizia tradizionale della zona, secondo tagli e matrici geometriche che alleggeriscono le prospettive.

Una zoccolatura in pietra stacca l’edificio dal terreno.

La cura della dimensione percettiva del malato è evidente nel disegno delle finestre: i serramenti diventano infatti un dispositivo attraverso cui è possibile creare un dialogo silenzioso tra la condizione interna e il paesaggio.

A questo fine la parte vetrata delle camere è scandita in fasce orizzontali e tripartita per un migliore utilizzo, inizia da una quota di 50 cm così da permettere la visione diretta della natura circostante anche dal letto.

Per garantire il controllo della luminosità interna tutti i serramenti saranno dotati di tapparelle a comando elettrico ad esclusione di quelli del soggiorno dove l'oscuramento e il controllo dell'irraggiamento solare sarà garantito da tende esterne motorizzate con rullo incassato nella muratura.

L’area di pertinenza della nuova palazzina sarà in parte pavimentata e in parte ricoperta da manto erboso con alcune essenze arboree in sostituzione di quelle che, purtroppo, dovranno essere abbattute per far posto al nuovo edificio.

A sud dell’edificio, di fronte alla zona di ingresso del piano semi interrato, verrà creata una lunga seduta per consentire la sosta all’esterno dell’edificio.

 

SOSTENIBILITÀ E TECNICHE INNOVATIVE

Gli aspetti di sostenibilità ambientale verranno attuati attraverso la riduzione del numero complessivo dei piani (limitando gli scavi), il contenimento dell’altezza dell’edificio e il limitato utilizzo del suolo.

Per quanto riguarda isolamenti, facciate, coperture, serramenti, arredi e rivestimenti, verranno utilizzati materiali da costruzione tali da prevenire l’inquinamento derivante dall’attività costruttiva ma che garantiranno la massima durabilità, così da contenere costi di gestione e di manutenzione. Inoltre la localizzazione dell’intervento in un contesto già urbanizzato e servito da mezzi pubblici e piste ciclo-pedonali garantisce sin d’ora un’accessibilità a basso impatto, salvaguardando la salubrità del sito a tutto vantaggio degli ospiti della struttura.

La climatizzazione degli ambienti e il controllo del comfort più in generale saranno ottenuti tramite sistemi impiantistici integrati utilizzando fonti di energia rinnovabili, riducendo l’impatto complessivo sull’ambiente e preservando la qualità locale.

L’utilizzo di tecnologie costruttive all’avanguardia (integrazione pareti interne – impianti, partizioni “a secco”, interazione tra involucro – cappotto / isolamenti e coibentazioni) assicurerà una riduzione dei tempi di realizzazione e il contenimento dei costi, anche in considerazione dell’obiettivo di attuare una sostenibilità fondata su tecnologie disponibili localmente che favoriscano la riduzione dei trasporti e della mobilità delle persone e quindi un minore impatto ambientale ma anche lo sviluppo e la valorizzazione di un’economia locale in grado di determinare nel tempo equilibri più durevoli tra insediamento umano e ambiente.



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    Il nuovo edificio si inserisce nel distretto sanitario di Treviglio e ospita una nuova Residenza sanitaria assistita, uffici e consultori per la comunità. La sua architettura si basa su un doppio dialogo: all’interno con i residenti anziani; all’esterno con natura e preesistenze. Nell’ottica di favorire l’ambientamento degli ospiti, la pianta rettangolare conferma l’ordine dell’insediamento preesistente, ottimizzando le quantità spaziali concesse. Per contrappunto, nelle facciate la quiete...

    Project details
    • Year 2022
    • Work started in 2020
    • Work finished in 2022
    • Main structure Reinforced concrete
    • Client Fondazione Anni sereni Onlus
    • Contractor Benis Costruzioni
    • Cost 4000000€ circa
    • Status Completed works
    • Type Nursing homes, rehabilitation centres
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