Tramareterra_rete ecologica di Frigole | StudioAlami

L’area oggetto di intervento ricade lungo la costa del Comune di Lecce fra le località di Frigole e Torre Chianca.

È considerata di estrema importanza per la tutela della biodiversità oltre che per la frequentazione dell’avifauna come attestato dalle numerose aree tutelate da Rete Natura 2000.

 L’area è caratterizzata da una fitta rete di canali del Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi e da corsi d’acqua a regime più permanente fra cui Gelsi, Fetida, Torre Chianca, Giammatteo, Frigole e Lamia.

Questi si sviluppano parallelamente e trasversalmente alla linea di costa, attraversando e lambendo aree boscate, aree umide e paludose, fascia costiera con dune, terreni incolti, campi agricoli e aree urbanizzate, che rappresentano importanti elementi di connessione nel mosaico paesaggistico locale. È stato fondamentale ristabilire tale connessione poichè la bonifica e la realizzazione dei canali hanno modificato sensibilmente il territorio e avviato il processo di frammentazione della continuità ecologica.

 Il progetto di riqualificazione è tradotto in due sistemi di intervento: quello strettamente naturalistico della riconnessione ecologica e quello della valorizzazione e fruizione turistica/culturale.

 L’obiettivo principale è stato quello di potenziare la funzione di connessione dei corridoi ecologici attraverso gli interventi sul sistema naturalistico (piantumazione lungo le fasce ripariali dei canali e nelle zone umide), lo scopo è stato di elevare la naturalità e di agevolare lo spostamento della fauna selvatica, offrendo possibilità di rifugio e nidificazione. Pertanto, il progetto ha inteso potenziare non solo i corridoi acquatici ma anche quelli terrestri, costituendoli ex-novo o integrandoli laddove siano interrotti. Questo nell’ottica di contrastare i processi di frammentazione delle aree naturali.

In questi luoghi si individuano dei punti notevoli e dei percorsi e si rendono fruibili con minimi interventi di infrastrutturazione (passerelle, piattaforme in legno, ponti pedonali, torrette birdwatching), nel rispetto delle caratteristiche naturali e funzionali. L’obiettivo che si è perseguito è stato quello di promuovere la fruizione turistica e valorizzare le preesistenze anche grazie la pratica escursionistica.

I “nodi” sono connessi tra loro attraverso tracciati viari già esistenti o per mezzo di sentieri in terreno stabilizzato e passerelle pedonali costituendo così il “Percorso della valorizzazione” tra risorse naturalistiche e storiche della Bonifica.