LA COMUNITÀ DEI GIOVANI: POLO CREATIVO-CULTURALE FABBRICO | bc studio Bizzo-Cornacchini

Fabbrico / Italy / 2027

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Gruppo di lavoro:


bc studio _ Team Leader Arch. Riccardo Bertazzon


Collaboratori _ Sara Parisi, Anna Turrini


 


Il progetto culturale di rigenerazione


Come enuncia il titolo il presente programma vuole porre al centro di tutti i progetti il tema dell’inclusione che si orienta, in modo particolare ma non esclusivo, ai bambini ed ai giovani di questo brano di provincia Reggiana. Uno degli strumenti che ci sembrano più idonei per perseguire questa strategia di creazione di una comunità consapevole ed attiva, è quello di dare continuità e nuovo slancio alle iniziative culturali già espresse dal territorio e che ora si trovano limitate, nelle proprie potenzialità, a causa di spazi troppo esigui, di collocazioni periferiche e di difficile fruizione, oppure sacrificate per colpa di contenitori non studiati appositamente per la funzione. Ci si è orientati a questa fascia di età, indicativamente da 6 a 20 anni, per intercettare un segmento specifico della popolazione che sta vivendo una progressiva marginalizzazione sociale dovuta anche, ma non solo, alla emergenza sanitaria COVID-19, ed aggravata da un generale sentimento di sfiducia nel futuro. Questa apatia potrebbe sfociare, se non adeguatamente seguita, in un degrado molto marcato e dai risvolti imprevedibili.


La parola chiave del progetto sistemico è “creatività” intesa nelle sue accezioni più estese e semanticamente omnicomprensive. Si ritiene corretto ragionare in modo similare a quanto delineato dal filosofo tedesco Trahndorff e poi applicato da Richard Wagner nelle proprie opere, ovvero la realizzazione di “opera d’arte totale”. Non vogliamo necessariamente creare una generazione di nuovi artisti ma riteniamo che un approccio creativo a 360°, proposto a bambini e giovani, contribuisca a formare cittadini con maggiori strumenti per decifrare le complesse dinamiche della società contemporanea. E’ dimostrato che una solida ed eterogenea formazione culturale incida favorevolmente nella evoluzione e crescita psicologica degli “individui come parte di un insieme”. L’abitudine al Bello, con la B maiuscola, è un potente antidoto per la paralisi emotiva che attanaglia i nostri Millenials.


Il complesso di interventi messi in campo sono quindi finalizzati ad ampliare i servizi già presenti sul territorio oltre che a proporne di nuovi che siano sinergici e complementari a quelli storicamente radicati. Si tratta di valorizzare realtà, pubbliche e private, che servono, appunto, un bacino di utenza che supera largamente i confini amministrativi dei soli Comuni di Fabbrico e Reggiolo, spingendosi fino alle prime propaggini delle Regione Lombardia; il confine con la Provincia di Mantova, in particolare con Gonzaga e Moglia, è a pochissimi chilometri da questi centri Emiliani.


In questa logica i tre interventi candidati coprono un ampio ventaglio di offerta formativo-culturale con la creazione e messa a sistema di un vero e proprio “hub creativo-culturale”. Si noti inoltre che, come avviene negli incubatori d’impresa, la concentrazione in un luogo fisico di più realtà innovative produce sempre nuovi sbocchi. Pertanto si prefigura la possibilità di:


realizzare una nuova biblioteca in cui si potranno creare spazi fisici per l'avviamento alla lettura ed alla scrittura creativa;
ristrutturare ed ampliare la comunità educante, chiamarla scuola sarebbe riduttivo, per accogliere laboratori per esperienze di recitazione e di progettazione e realizzazione di scenografie;
convertire la scuola emergenziale in un centro giovanile con spazi per una scuola di musica, per sale prova utilizzabili dai complessi musicali e dalle bande Comunali del territorio. Un complesso adatto ad accogliere laboratori di podcast per creare i contenuti di radio online, laboratori di grafica e fotografia etc..;
ampliare l’offerta della palestra polifunzionale erogando anche corsi di consapevolezza motoria e danza.


Gli interventi


Sotto il profilo della definizione degli interventi si noti, in premessa, che il presente progetto integrato permetterà di completare la rigenerare del patrimonio immobiliare del Comune di Fabbrico. Provvedendo, inoltre, ad una ottimizzando complessiva degli spazi a disposizione e, contemporaneamente, delle spese di gestione in capo all’Amministrazione. La creazione di hub polifunzionali, in edifici resi più efficienti e fruibili, permetterà innegabilmente delle notevoli economie di scala sia sotto il profilo dei costi del personale che dei consumi ed oneri manutentivi.


Procedendo per ordine, illustrando didascalicamente i tre interventi, si possono individuare queste principali operazioni.


Nuova biblioteca


I nuovi spazi della biblioteca verranno ricavati in quelli dell’attuale Centro giovanile e verranno estesi ai locali contigui ora destinati, surrettiziamente, a depositi. Questa sarà l’occasione per riconfigurare gli ambienti, rinnovare tutte le finiture interne, riqualificare i servizi igienici pubblici e per il personale, oltre che dotare la struttura di un arredo contemporaneo e flessibile. La collocazione in un contesto esistente e la nuova destinazione (lo si ricorda i locali sono posti al piano terra del teatro Pedrazzoli) comporterà una revisione anche dell’impiantistica soprattutto in considerazione dei cogenti requisiti in materia di prevenzione incendi. I nuovi spazi permetteranno di dare una sede definitiva ed adeguata ai servizi bibliotecari del territorio ora collocati, dagli eventi sismici, in spazi di risulta non specificamente studiati e di dimensioni molto esigue. Questo ha penalizzato severamente l’erogazione dei servizi basilari e la possibilità di ampliarne l’offerta. Con questo nuovo presidio culturale si potranno intraprendere nuove progettualità e collaborazioni con il territorio.


Comunità educante


Da una preliminare analisi costi-benefici si è scelto di procedere con l’integrale sostituzione della porzione del plesso realizzato negli anni ’60-’70. La sua riqualificazione, energetica e sismica, sarebbe troppo onerosa e comunque non ottimale per la realizzazione di spazi didattici che abbiano il grado di flessibilità necessaria per l’applicazione dei nuovi modelli educativi cui ci si vuole ispirare. Il nuovo complesso sarà quindi composto dalla scuola pre-esistente, realizzata negli anni ’90, e da un nuovo complesso, in parziale ampliamento del precedente, che accoglierà le classi e servizi annessi attualmente collocate nella scuola emergenziale. Il tale nuovo organismo, collegato e sinergico all’attuale, si potranno inserire nuovi spazi adatti, come si diceva, ad una scuola che diventi allo stesso un centro attrattivo ed un volano per la crescita culturale di un’intera comunità.


 Nuovo centro giovanile


L’attuale scuola emergenziale necessita di limitati interventi di adeguamento alle nuove funzioni e di rinnovo delle finiture, interne ed esterne. La volumetria è già dotata di accessi distinti e la sua forma, a ferro di cavallo, garantirà, potenzialmente, una gestione separata dei servizi ivi inseriti, donando al plesso una grande libertà di utilizzo distinguendo le utenze e gli orari di fruizione. I locali deputati alla scuola di musica verranno implementati di opportuni interventi per migliorarne l’acustica. Quelli da destinare a laboratori, di varia tipologia, avranno specifiche dotazioni impiantistiche.

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    Project details
    • Year 2027
    • Work started in 2023
    • Work finished in 2027
    • Status Current works
    • Type Schools/Institutes / Multi-purpose Cultural Centres / Libraries
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