Museo del cioccolato | Mirko Bertinotti Architetto
Turin / Italy / 2019
La proposta progettuale prevede un unico edificio che occupa l’intera area d’intervento in continuità con la tipologia esistente. Il volume è modellato in base al rapporto con il contesto. A nord e a est i prospetti presentano degli scatti di altezza di adeguamento allo skyline circostante. A sud con un arretramento si è voluto creare un passaggio pedonale di collegamento tra il parcheggio e via Bligny. A ovest sono previsti un basamento al piano terra per sollevarsi rispetto al parcheggio e uno svuotamento al piano primo di forma ellittica che dialoga, posizionandosi in asse, con quello presente nell'edificio di fronte che ospita l'Archivio di Stato. A livello funzionale l'edificio è così organizzato: ingresso da via Carlo Ignazio Giulio attraverso un porticato che porta direttamente al foyer che si affaccia su due patii che richiamano i cortili degli edifici circostanti; a nord e a est, rispetto al foyer, sono impilati su quattro piani le sale espositive e su due piani i laboratori artigianali provvisti di soppalco per gli spettatori; a est e a sud si trovano i locali di servizio quali spogliatoio staff, depositi attrezzature e sala impianti; a ovest, al centro del suddetto svuotamento, sono presenti al piano terra la conference hall/auditorium e al piano primo il coffee-bar che si affaccia su un giardino. Queste scelte di carattere compositivo e funzionale si fondono e si completano con considerazioni di carattere più simbolico legate alla destinazione dell'edificio: il percorso per accedere alle diverse stanze e le stesse stanze sono caratterizzate da una narrazione che prende spunto dagli elementi del cioccolato, il tutto riletto in chiave architettonica per coglierne non tanto l'immagine ma le linee generatrici e la struttura compositiva. Pertanto: l'ingresso è evidenziato da una facciata corrugata di colore rosso che richiama l'involucro del frutto di cacao quando è maturo e che rappresenta l'inizio; entrati da un ingresso volutamente compresso si passa a uno spazio a tutta altezza illuminato dall'alto, con un involucro ellittico di lamelle metalliche verticali di colore oro che avvolgono tredici lampadari rossi che rappresentano i semi di cacao all'interno del frutto; le sale espositive e i laboratori artigianali sono stanze, totalmente di colore oro, introverse ma luminose, caratterizzate da una doppia facciata semitrasparente che permette l'ingresso della luce ma non la vista e che, come le tradizionali scatole di cioccolatini, custodiscono il prezioso cioccolato e i suoi sistemi di preparazione; la conference hall/auditorium è come una tazza di cioccolato illuminata dall'alto da un oblò centrale e avvolge lo spettatore a 360° in una sorta di celebrazione del cioccolato; nel coffee-bar è presente una scatola come per le sale espositive ma aperta verso i fruitori che si accomodano lungo le braccia dell'emiciclo che presenta in facciata un sistema di tende solari di colore rosso; al centro del giardino è posta la copertura della tazza strutturata come una fontana, circondata da siepi e sedute di forma ellittica su una pavimentazione in ghiaietto di colore marrone che richiamano il momento dell'essiccazione al sole dei semi di cacao; i patii al piano terra sono organizzati come il giardino, ispirandosi entrambi all'arte topiaria dei giardini all'italiana delle ville storiche del torinese. Tutti i volumi sono avvolti da un'unica copertura trattata con una membrana impermeabile continua di colore marrone che funge da involucro come la glassa di cioccolato sui dolci. Infine i prospetti nord ed est presentano facciate in metallo e vetro come quelle interne delle citate scatole introverse dorate e sono composte da sfondati strombati regolari la cui griglia è interrotta da elementi di colore rosso che richiamano la facciata d'ingresso, riportando simbolicamente all'origine del tutto ovvero il frutto di cacao.
La proposta progettuale prevede un unico edificio che occupa l’intera area d’intervento in continuità con la tipologia esistente. Il volume è modellato in base al rapporto con il contesto. A nord e a est i prospetti presentano degli scatti di altezza di adeguamento allo skyline circostante. A sud con un arretramento si è voluto creare un passaggio pedonale di collegamento tra il parcheggio e via Bligny. A ovest sono previsti un basamento al piano terra per...
- Year 2019
- Status Competition works
- Type Museums
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