CONCORSO PIAZZA S. CLEMENZIANO, NOLA , NA | vincenzo chirico

Nola / Italy / 2017

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L’idea stante alla base del progetto, è quella di rendere vivibile la piazza senza imporre ai cittadini lo straniamento di interventi massivi. Una sequela di spazi modulabili assecondanti le occasioni e le esigenze dei fruitori della piazza, un luogo in cui il tempo sia rilassatezza, compagnia, lettura, musica, arte.


Gli interventi di progetto vengono realizzati con demolizioni mirate dell’esistente e vengono orientati secondo la tessitura del pavimento.  Si è pensato di sviluppare la piazza su due livelli, aventi precise connotazioni sia fisiche che cognitive; due quote differenti che interagiscono e possono essere adoperate per la quotidianità come per eventuali manifestazioni culturali. La parte rialzata assume valenza di palcoscenico, musicale, teatrale o artistico; ma l’accessibilità datale tramite una scala ed una rampa - strettamente connessi tra loro -  generano, nella quotidianità,  percorsi che divengono tragitto sociale, sosta conviviale, pista ludica. Non è stata pensata dunque come un semplice elemento di passaggio, ma come un luogo dello “stare transitorio”.


Così la parte della piazza che permane in quota, diviene all’occorrenza platea per lo spettacolo, ma è principalmente luogo di ritrovo e aggregazione sociale, posto celato dalle aiuole e dagli alberi per leggere o riposarsi.


Due spazi dalle molte valenze, non rapportabili in un ordine gerarchico, risultanti complanari per importanza, sebbene diversamente quotati, complementari tra loro e non disgiungibili, legati biunivocamente dalle percezioni e dalle sensazioni dei fruitori.


Le aiuole, simulanti un volume cubico inclinato e ruotate come la pavimentazione, ospitano alberi di Cercis Siliquastrum – prescelti per elevate capacità di adattamento e per la particolarità dell’infiorescenza- , e creano una barriera flessibile e non ermetica verso le vie di circolazione e parcheggio – questi ultimi non sono stati diminuiti nel progetto, ma permangono come in preesistenza. Sono rivestite in  lastre di Trani – ma si potrebbe optare per un materiale cromaticamente simile e di reperibilità prossima alla città - poste in maniera apparentemente casuale, munite di panchine in legno volgenti o verso l’interno della piazza o all’ opposto. La scelta di realizzarle in due differenti dimensioni vuol contribuire a rendere un ambiente “naturalistico” ed “informale”. Così anche per le tre dimensioni scelte per le panchine vere e proprie; queste, sprovviste di schienale, presentano una base prismatica rivestita in Trani e sedute realizzate con la sovrapposizione a detto prisma di listoni in legno .


Si è voluto mantenere un contrasto cromatico tra la pavimentazione esistente in pietra grigia e i nuovi elementi del progetto; la scelta del travertino\ di Trani non si ritiene debba considerarsi obbligata; la reperibilità di un materiale simile può esperirsi presso delle cave in maggior prossimità dei luoghi, e questo sarebbe da preferirsi.


Un ulteriore e conclusivo elemento di progetto, sono i setti rivestiti in lastre di porfido; con la finalità di porre un “limite” di riconoscibilità verso via Anfiteatro Laterizio , di creare una scenografia stabile per eventi di qualsivoglia genere, di avere a disposizione pareti per esposizioni artistiche o anche supporti per tecnologie di condivisione, si ergono monolitici, fortemente caratterizzanti il luogo e protettivi. Una serie di trefoli in acciaio congiungono i setti tra loro, avendo come eventuale finalità quella di far crescere dei rampicanti – si è scelto la winsteria fluribunda, meglio nota come glicine del Giappone -, reggere lo schermo per proiezioni o opere d’arte od infine teli frangisole.


L’illuminazione artificiale viene creata con luci a terra carrabili, non intendendosi invadere lo spazio con traiettorie verticali, oltre quelle degli alberi e dei setti murari conclusivi. Questo in linea con l’idea basilare sin qui espressa dello sfalsamento di quote orizzontale dei due piani principali di cui e composta la piazza 


In una fase eventuale di realizzazione, la reale inclinazione della pavimentazione allineerebbe tutti gli elementi di progetto .

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    L’idea stante alla base del progetto, è quella di rendere vivibile la piazza senza imporre ai cittadini lo straniamento di interventi massivi. Una sequela di spazi modulabili assecondanti le occasioni e le esigenze dei fruitori della piazza, un luogo in cui il tempo sia rilassatezza, compagnia, lettura, musica, arte. Gli interventi di progetto vengono realizzati con demolizioni mirate dell’esistente e vengono orientati secondo la tessitura del pavimento.  Si è...

    Project details
    • Year 2017
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / Restoration of old town centres / Leisure Centres
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