Casa sulla valle | Silvia Filippi

Nuovo edificio residenziale privato Italy / 2017

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La posizione dell’area di progetto, defilata rispetto al centro abitato del paese, sul ciglio di un pendio che apre sulla valle coltivata a viti, a tratti boscata, ha indicato le peculiarità di progetto da perseguire: accrescere il senso di isolamento e privacy del luogo per favorire uno stretto rapporto con la natura ed il verde circostante. Il progetto è mosso da una serie di scelte rispettose con il costruito circostante (come la scelta di una costruzione a un piano che non limitasse la visuale e il soleggiamento all’edificio retrostante) e in sintonia con il luogo e coerente con il paesaggio montano-rurale circostante.  Il lotto edificabile stretto e lungo al limite di un pendio verde ha suggerito la composizione di un edificio lungo composto da due volumi percepiti come staccati uno rispetto all’altro, con caratteristiche formali e costruttive differenti. Il volume percepito come “Casa” con tetto a due falde, e un volume cubico a tetto piano ruotato rispetto al precedente,  che identifica il garage rivestito in legno a est, mentre a ovest la facciata lineare della stanza matrimoniale si accosta al volume a capanna, ma in posizione arretrata per assicurare una maggior privacy. Inserire un nuovo edificio in questo contesto non poteva non prevedere infatti un affaccio privilegiato sulla valle, una continuità tra interno ed esterno garantita mediante due soluzioni generatrici del progetto:


- tutto il fronte ovest affaccia sulla valle con un percorso a sbalzo sul verde, un lungo balcone in legno, per contemplare il paesaggio che cambia con le stagioni, il balcone coperto termina in un’ampia terrazza-solarium accessibile dalla camera matrimoniale, uno spazio esterno privato.


- il corpo frangisole posto a sud, uno spazio esterno collettivo che fa da “filtro” tra interno ed esterno, una struttura rarefatta in legno aperta sul giardino e accessibile dalla grande vetrata della zona giorno studiata per assicurare l’ombreggiamento estivo, e l’irraggiamento invernale.


 


Tutti gli spazi del vivere quotidiano della casa si sviluppano linearmente a fianco del percorso-terrazza consentendo un approccio diretto sia visivamente che fisicamente con il verde esterno, mentre tutte le funzioni di servizio (atrio,servizi igienici, ripostigli, garage e locale caldaia) sono collocate verso il cortile di proprietà della casa di famiglia retrostante. Si entra in un piccolo atrio ribassato da cui si accede al grande spazio giorno che accoglie il cuore della casa  la cucina, un grande blocco in pietra monolitico, posto al centro dello spazio come della vita tradizionale delle famiglie trentine. Un grande tavolo da pranzo in legno di larice addossato al blocco cucina divide le funzioni, verso l’interno dell’edificio la zona divano relax con caminetto  mentre verso il giardino l’affaccio sulla struttura in legno di larice del pergolato. Un lungo corridoio fa anche da ripostiglio, è un percorso lungo e morbido con tendaggi drappeggiati che portano al bagno della zona notte e alle due stanze da letto soppalcate. Nel volume cubico come un corpo separato si trova la stanza da letto matrimoniale uno spazio più intimo ma articolato che comprende una cabina armadio e un bagno privato, dalla stanza da letto si accede alla terrazza solarium in legno, anch’essa affacciata sul pendio.


Il progetto segue i principi fondamentali del costruire oggi: un edificio che persegue i requisiti di risparmio ed efficienza energetica (classe energetica A) con impianto a pannelli solari e fotovoltaici in copertura e riscaldato a pellet. L’utilizzo del legno di larice, di abete e di cedro è in questo edificio una scelta naturale, di famiglia. La gran parte degli elementi costruttivi e dei mobili in legno sono stati auto costruiti dalla famiglia stessa con legname locale, il processo dal progetto alla costruzione di tipo diretto e artigianale. Da alcuni alberi che sorgevano dove ora si erge l’edificio è stato ricavato il legname entrato poi a far parte della casa con maggior merito. Così forme pulite si accostano a tipologie della memoria locale in un insieme morbido di soluzioni e materiali della tradizione mai troppo distanti nel linguaggio, che non è quello di perseguire a tutti i costi una contemporaneità di forma ma quello di generare atmosfere domestiche del vivere in montagna entrate a far parte dell’immaginario collettivo,  il fine è percepire un’atmosfera di casa intesa come rifugio e memoria.

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    Project details
    • Year 2017
    • Work started in 2016
    • Work finished in 2017
    • Status Completed works
    • Type Single-family residence / Interior Design / Chalets, Mountains houses
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