Recupero ex fabbrica Campolmi (II° lotto dei lavori) | Marco Mattei Architetto

Il II° lotto dei lavori di recupero dell'ex fabbrica Campolmi prevede di destinare una porzione significativa dell'antico complesso industriale a sede dell'Istituto Culturale e di Documentazione A. Lazzerini, la nuova Biblioteca della città. La fabbrica Campolmi è una delle testimonianze più significativi dell'archeologia industriale della città. Posta in una posizione centrale, tra il centro storico e le mura medievali della città, l'area della vecchia fabbrica costituisce un nodo fondamentale per la riqualificazione del centro storico. E' per questo che il piano di riassetto dell’area va al di là del semplice recupero di un importante contenitore "archeologico" per investire direttamente l'assetto urbanistico di uno dei quartieri più degradati della città. La proposta progettuale alla scala urbana elaborata intende dare risposta ad una duplice finalità, di tipo culturale ed urbanistico: da una parte si prevede la sistemazione del nuovo centro culturale in uno spazio che, per dimensione e caratteristiche architettoniche, è entrato a far parte della storia della città; dall'altra si prospetta il recupero urbanistico del quartiere di Santa Chiara. Nella sua estensione alla scala urbana, il progetto si articola nei seguenti punti: la realizzazione di un sistema espositivo integrato con la città e connesso all'area del centro culturale; la realizzazione di sistema di percorsi pedonali e di una grande piazza compresa tra la Campolmi e le mura medievali; la ricostruzione degli isolati che si renderanno liberi a seguito dei trasferimenti industriali; ed infine il recupero della fabbrica "Campolmi" per destinarla a sede del nuovo centro culturale. Dall'analisi delle caratteristiche architettoniche del manufatto edilizio e delle stratificazioni storiche dell'area derivano alcuni presupposti progettuali di base che suggeriscono di conservare l'impianto insediativo originario della vecchia fabbrica, che rappresenta il più grande ed unitario complesso industriale del centro storico della città, e di integrarlo adeguatamente con le nuove destinazioni previste. Nel raffronto tra la vecchia fabbrica, la nuova addizioni architettoniche e le mura medievali si sviluppa l'idea di fondo del progetto, che è quella di legare archeologia industriale e storia medievale e di riconnetterne le contraddittorie vicende urbane.

(consulenti: A. Bartoletti, F. Boretti, F. Cecconi, D. Cesaroni, A. Lucia, F. Neri, M. Piccini)