the Conterie | STUDIO MACOLA

The project is part of a plan to revitalise a former industrial site, “ the Conterie” ( small beads), on the island of Murano. Also known as the island of glass, Murano forms part of the Venetian lagoon. The Conterie were a two-hectare-wide industrial complex located in the heart of Murano. Brought into being between the end of the 18th century and the first half of 19th century, the Conterie’s zenith dates to the second half of the 19th century, when the complex achieved its maximum industrial output. Decline, on the other hand, kicked in in the 1970s, and the factory was finally closed down in 1993. Two years later the complex was acquired by the Municipality of Venice. This decision was taken because the former industrial site was deemed to offer significant urban development opportunities on account of its extent, location and the variety of building which makes it up. Many of the latter, it must be added, were in a particularly poor state of conservation.

Having lost its original function in the late 20th century, the Conterie became a fenced-off area, a kind of ‘enclosure’, the very size of which stood in sharp contrast with the densely built urban space that surrounds it. The tension between the two areas is embodied by the tick wall that encircles the Conterie, making the former industrial complex utterly inaccessible and preventing any kind of exchange between it and neighbouring parts of the island. The regeneration programme launched by the Venice Municipality aims to rectify this situation. Its objective is to renovate the Conterie’s industrial buildings by assigning them new functions from which both the island of Murano and the city of Venice as a whole will benefit.  Central elements of this "re-integration" programme are the building of one hotel, two residential complexes, as well as handicraft and commercial spaces. The inauguration of new public routes will also contribute to turning the area into an open space, well harmonized with its context. 

The new residential complexes (A. 36 units, B.18 units) are built inside the disused factory, parts of which are to be preserved. The project for the residential units speaks to the area’s existing urban fabric. The units comprised in the A building are shaped by the former factory’s north-facing façade, which the apartments adjoin and whose original windows they respect. The juxtaposition of two duplex units and three simplex units brings about a comb-shaped structure which provides ample sunlight from the south, thereby granting the bathrooms both natural light and ventilation. Such a structure means that the distance between the façade of the A building and that of the B building vary, generating a sequence of urban spaces. The A building is completed. According to the renovation plans, the B building, whose project is currently being prepared, will be built inside the existing industrial complex, which has been duly “emptied”. The new building is made up of two blocks (each of which comprises 8 residential units and one commercial area). It will also make room for the realization of an indoor square, which will become the centre of the new development.

Project manager: M. Negro - Insula S.p.a.

Structural engineer: L. Rota with G. Di Mento

Mechanical engineer: R. Bonacina

Electrical engineer: D. Colpo

Covering and roofing in titanium zinc: Zintek Srl

[IT]
Il progetto fa parte di un piano di recupero di un'area industriale dismessa nell'isola di Murano, conosciuta come l’isola del vetro nella laguna di Venezia.
Le Conterie (perline) erano un complesso industriale di due ettari circa, posto al centro dell’isola di Murano, il cui primo impianto, sorto tra la fine del XVIII secolo e la prima metà del XIX. L’attività produttiva raggiunge il massimo sviluppo nel corso della seconda metà del XIX secolo, mentre la decadenza inizia con gli anni ’70 del XX secolo giungendo alla chiusura definitiva nel 1993. Lo stabilimento abbandonato viene acquisito due anni dopo dal Comune di Venezia.

Questa decisione rappresenta un’opportunità di sviluppo e una risorsa significativa per la città, per dimensione, posizione, caratteristiche e varietà dei manufatti architettonici, molti dei quali si presentano in uno stato di conservazione assai precario. Persa la destinazione funzionale originaria, le Conterie descrivono dal punto di vista del disegno della città una sorta di recinto, producendo nel contempo uno scarto stridente tra il minuto tessuto edilizio dell’isola e la scala del complesso industriale. A incarnare questa discontinuità è proprio la soglia, ossia la spessa membrana del muro che serra l’intero ambito e i grandi edifici, impedendo ogni permeabilità con l’edificato adiacente, sottolineando un limite all’accessibilità e al collegamento tra i luoghi e, data anche la posizione, enfatizzando la cesura all’interno dell’isola.

Il programma di recupero avviato dall’amministrazione comunale propone il riutilizzo dell’area e degli immobili grazie al reinserimento in un contesto più vasto e l’introduzione di nuove attività che possano restituirli all’isola, e così alla città, con la progettazione di un albergo, due complessi residenziali, luoghi per il commercio e l’artigianato, nonché nuovi percorsi pubblici.

I nuovi edifici residenziali (A.36 alloggi, B.18 alloggi) sono costruiti all’interno della fabbrica esistente da anni in disuso di cui il piano prevede la parziale conservazione. Il progetto degli alloggi riprende la tipologia del tessuto residenziale esistente. La loro organizzazione nell’edificio A è condizionata dalla facciata nord conservata come testimonianza dell’edificio industriale al quale gli alloggi sono addossati e di cui devono rispettare il ritmo delle aperture. Una serie di volumi disposti a pettine organizza i gruppi di alloggi alternando due alloggi duplex con tre alloggi simplex. L’alternanza di pieni e vuoti favorisce la penetrazione della luce da sud rendendo possibile l’illuminazione e la ventilazione naturale dei bagni. Tale alternanza consente di avvicinarsi e allontanarsi dalla lunga facciata dell’edificio B. L’edificio A è realizzato. Il Piano di Recupero prevede che l’edificio B, il cui progetto è in corso, sia realizzato all’interno dell’involucro dell’edificio industriale preesistente che è stato “svuotato”. Il nuovo edificio è costituito da 2 blocchi (8 alloggi + uno spazio commerciale per blocco) e prevede la realizzazione di una piazza coperta che costituirà il centro del nuovo quartiere.