House N | Sou Fujimoto Architects
Ōita / Japan / 2008
67
Il progetto nasce dalla combinazione di una serie di volumi che si annidano l’uno nell’altro dando forma ad una singolare architettura che celebra la trasparenza degli spazi in una elegante stratificazione che assicura al tempo stesso l’assoluta privacy dove necessario.
L’abitazione si compone di tre involucri di dimensioni differenti che risultano incastrati l’uno nell’altro. La vita dei residenti si svolge all’interno di questa “sequenza” di spazi.
È interessante notare come, se in una visione occidentale gli spazi cui affidare una maggiore intimità sono generalmente “nascosti” nel cuore della struttura, questo progetto rivela un approccio evidentemente diverso: la zona notte non è stata infatti immaginata nel volume più interno, bensì in corrispondenza della seconda scatola.
“In questa casa – spiega Sou Fujimoto – si ha la sensazione di vivere tra le nuvole. Non è possibile trovare all’interno alcun limite definito; c’è solo un graduale cambiamento degli spazi. Si potrebbe definire una architettura ideale uno spazio all’aperto che ricorda un interno e viceversa. In una struttura fatta a scatole annidate l’una nell’altra l’interno è l’esterno, e viceversa. Il mio obiettivo è consistito nel creare una architettura che non avesse a che fare con lo spazio, né con la forma, ma semplicemente che fosse in grado di esprimere la ricchezza di ciò che vive tra le case e le strade”.
“Ho immaginato – continua l’autore del progetto – che la città e la casa non fossero differenti nell’essenza, ma che fossero semplicemente differenti approcci al continuum di un singolo soggetto, o differenti espressioni di una stessa cosa – un movimento ondulatorio di uno spazio primordiale abitato dagli uomini”.
L’abitazione si compone di tre involucri di dimensioni differenti che risultano incastrati l’uno nell’altro. La vita dei residenti si svolge all’interno di questa “sequenza” di spazi.
È interessante notare come, se in una visione occidentale gli spazi cui affidare una maggiore intimità sono generalmente “nascosti” nel cuore della struttura, questo progetto rivela un approccio evidentemente diverso: la zona notte non è stata infatti immaginata nel volume più interno, bensì in corrispondenza della seconda scatola.
“In questa casa – spiega Sou Fujimoto – si ha la sensazione di vivere tra le nuvole. Non è possibile trovare all’interno alcun limite definito; c’è solo un graduale cambiamento degli spazi. Si potrebbe definire una architettura ideale uno spazio all’aperto che ricorda un interno e viceversa. In una struttura fatta a scatole annidate l’una nell’altra l’interno è l’esterno, e viceversa. Il mio obiettivo è consistito nel creare una architettura che non avesse a che fare con lo spazio, né con la forma, ma semplicemente che fosse in grado di esprimere la ricchezza di ciò che vive tra le case e le strade”.
“Ho immaginato – continua l’autore del progetto – che la città e la casa non fossero differenti nell’essenza, ma che fossero semplicemente differenti approcci al continuum di un singolo soggetto, o differenti espressioni di una stessa cosa – un movimento ondulatorio di uno spazio primordiale abitato dagli uomini”.
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Il progetto nasce dalla combinazione di una serie di volumi che si annidano l’uno nell’altro dando forma ad una singolare architettura che celebra la trasparenza degli spazi in una elegante stratificazione che assicura al tempo stesso l’assoluta privacy dove necessario. L’abitazione si compone di tre involucri di dimensioni differenti che risultano incastrati l’uno nell’altro. La vita dei residenti si svolge all’interno di questa “sequenza” di spazi.È interessante notare come, se in una visione...
- Year 2008
- Work finished in 2008
- Status Completed works
- Type Single-family residence
- Websitehttp://www.sou-fujimoto.com
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