Una porta per Sutrio

Sutrio / Italy / 2012

0
0 Love 1,072 Visits Published
Il progetto ha l’ambizione di non limitarsi al mero soddisfacimento di esigenze funzionali ma di costituire un luogo identificativo come elemento di riqualificazione e di valorizzazione dell’ingresso al paese. La strategia è quella di considerare la “porta di Sutrio” non solo come un manufatto scultoreo che si affianca al sistema viabilistico e indica ai passanti l’ingresso al paese, ma di considerarla un vero e proprio luogo della città, uno spazio pubblico attrezzato, funzionante ed estremamente comunicativo. In tal senso l’idea è quella di fondare l’intervento sul luogo e su ciò che lo caratterizza (la logica insediativa delle preesistenze, la tradizione costruttiva, i materiali che costituiscono l’eredità del passato) per inserire alcuni nuovi elementi capaci di contribuire positivamente alla ri-costruzione del territorio antropizzato, in un continuo dialogo tra tradizione e innovazione. Si vuole progettare uno spazio per la comunità sufficientemente flessibile in grado di ospitare diverse attività, che si relaziona con un più ampio e articolato sistema di spazi pubblici all’interno del nucleo consolidato. In questo modo l’ingresso al paese diventa “elemento di comunicazione” sia rispetto alla vocazione di Sutrio per la lavorazione del legno, sia per tutta una serie di eventi e manifestazioni che vengono tradizionalmente promosse sul territorio comunale. La posizione limitrofa al centro abitato in corrispondenza della Strada Statale rende la “porta di Sutrio” estremamente visibile e gli affida un ruolo di accoglienza, ma allo stesso tempo l’intervento sull’area vuole fare parte di un sistema più generale di riqualificazione del centro urbano. L’analisi della viabilità esistente rileva un incrocio funzionante dal punto di vista carrabile ma evidentemente sovradimensionato in rapporto al livello di traffico rilevabile, soprattutto per la porzione di strada che si dirige verso il centro del paese, a scapito dello spazio pedonale che risulta essere privo di qualsiasi definizione. Rispetto alla situazione attuale, in cui prevale evidentemente lo “spazio per le auto” il progetto si propone di invertire questa gerarchia per creare un nuovo spazio urbano “a misura d’uomo” anche in funzione delle nuove destinazioni d’uso degli edifici esistenti e in progetto. L’ipotesi di realizzare una rotatoria potrebbe risolvere il problema della viabilità, ma viene scartata sia perché annulla la gerarchia esistente tra la strada principale (S.S. 465) e la strada locale di ingresso al paese (anche in relazione alla relativa portata di traffico), sia perché risulta difficilmente attraversabile e penalizzante per ciclisti e pedoni. Si è scelto quindi di ridisegnare l’incrocio semplificandone il funzionamento attraverso la segnaletica orizzontale: rimane definita la priorità della Strada Statale rispetto alla strada d’ingresso a Sutrio, che ha una connotazione più locale. Il tema dello spazio pubblico è quindi l’aspetto principale del progetto, che si caratterizza per l’esigenza di riqualificare l’area di intervento, ad oggi priva di qualsiasi valore, attraverso la definizione di attività ed ambiti di uso pubblico che permettano la creazione di una nuova “centralità urbana” fortemente comunicativa e attrattiva. Il progetto si propone quindi di rapportarsi con gli edifici esistenti e di futura realizzazione, di risolvere il problema della viabilità, e di dare a Sutrio un nuovo spazio destinato a diverse attività collettive, manifestazioni ed eventi. Dal punto di vista architettonico il progetto di caratterizza per la presenza di tre semplici manufatti denominati woodstones, che non solo rispondono a specifiche richieste del Bando ma propongono anche nuove soluzioni per la riqualificazione delle attrezzature pubbliche comunali. Il disegno dello spazio pubblico nel suo complesso e la presenza di questi piccoli “padiglioni” determinano la definizione del nuovo accesso al centro abitato, che risulta essere non solo comunicativo e attrattivo per chi percorre la Strada Statale ma che, al tempo stesso, è al servizio della comunità rispondendo a esigenze di carattere locale. I capisaldi del nuovo spazio pubblico sono definiti da tre piccoli manufatti che per la loro conformazione sono chiamati “woodstones”: si tratta di un volume netto derivante da una forma prismatica ben definita che richiama l’idea di una pietra, come un “frammento di roccia” che si è staccato dalle montagne circostanti, ma caratterizzato dal punto di vista materico dal riferimento al legno, nobile materiale simbolo della tradizione locale. Sia le strutture portanti, che i tamponamenti e i rivestimenti dei woodstones sono in legno di larice, mentre internamente sono caratterizzati da un rivestimento in resina colorata. Woodstones Red è il padiglione principale, posizionato al centro del nuovo spazio pubblico: si tratta di un palco di circa 45 mq che diventa uno spazio polivalente a servizio della comunità, che potrebbe sostituire in via definitiva tutte quelle strutture temporanee che vengono montante e smontate in base alle diverse esigenze. Il nuovo palco potrebbe ospitare per esempio piccole manifestazioni come concerti e spettacoli teatrali, ma anche essere un ottima scenografia per il tradizionale presepe, da affiancare a quelle esistenti posizionate all’interno degli angoli più suggestivi del paese. La posizione del palco è caratterizzata da una duplice lettura: si apre verso lo spazio pubblico e verso il nuovo parcheggio tra i due edifici commerciali (dotati di piccole terrazze che si affacciano proprio verso il palco) che se necessario potrebbe ospitare anche esso eventuali manifestazioni, mentre la parete posteriore si affaccia verso la strada di acceso al paese. È un elemento molto visibile per chi arriva a Sutrio e diventa quindi estremamente comunicativo: la parete posteriore del palco è dotata di una serie di pannelli girevoli (con perno laterale) che vengono ruotati fino a 90° aprendo la visuale sul palco, e facendo intravedere a chi guida tutto ciò che ospita. Il palco diventa come un vetrina per pubblicizzare le capacità tradizionali e i prodotti caratteristici di Sutrio. Woodstones Green è posizionato di fronte all’edificio Di Ronco e accoglie una delle due fermate dei mezzi di trasporto (quella in uscita dal paese) e un piccolo servizio ad uso pubblico. Woodstones Blue è posizionato invece verso il paese, di fronte all’asilo comunale e oltre a ospitare la seconda fermata dei mezzi pubblici è caratterizzato anche dalla presenza di un piccolo info point utilizzabile in modo temporaneo, in base alle specifiche esigenze. Questo volume ospita inoltre lo spazio per i cassonetti di raccolta che vengono riposizionati, rispetto alla situazione attuale, dietro pannelli in legno scorrevoli, nascondendoli alla vista e rendendoli accessibili quando necessario. Per la definizione di questo padiglione si è scelto di sottrarre una porzione di giardino dell’asilo a favore dello spazio pubblico, compensandola con un nuovo spazio verde, posizionato sulla Via Liberazione; questa scelta è dettata dalla necessità di definire un ambito pubblico e accessibile di pertinenza tra l’asilo, la fermata dell’autobus e l’infopoint.
0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Il progetto ha l’ambizione di non limitarsi al mero soddisfacimento di esigenze funzionali ma di costituire un luogo identificativo come elemento di riqualificazione e di valorizzazione dell’ingresso al paese. La strategia è quella di considerare la “porta di Sutrio” non solo come un manufatto scultoreo che si affianca al sistema viabilistico e indica ai passanti l’ingresso al paese, ma di considerarla un vero e proprio luogo della città, uno spazio pubblico attrezzato, funzionante ed...

    Project details
    • Year 2012
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Urban Furniture / Urban Renewal
    Archilovers On Instagram