Riqualificazione edifici e aree pubbliche nel centro di Lanzada | coeso

Lanzada / Italy / 2013

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Premessa La proposta di intervento di seguito descritta cerca di dare risposta ai quesiti posti dal bando di concorso e vuole delinearsi in un intervento capace non solo di rispondere al programma funzionale prospettato ma anche di configurarsi come intervento ad ampio respiro e, in relazione alla localizzazione strategica dell’area, di generare un processo di valorizzazione dell’intero territorio comunale. L’intervento entra infatti a fare parte di un più complesso progetto di riunificazione dei comuni della Valmalenco e delle loro frazioni con il fine di garantire maggiore visibilità al patrimonio naturalistico, storico e artistico. Il progetto ha l’ambizione di riqualificare e mettere a sistema tre diversi edifici tramite la riconfigurazione totale dell’edificio ospitante le scuole elementari, ricorrendo a tipologie di intervento più conservative per gli edifici di Municipio e Museo mineralogico e, ultimo ma non meno importante, grazie alla definizione di un chiaro sistema di spazi e percorsi pubblici e al ri-disegno della viabilità, soprattutto quella pedonale, anche in un ottica di eliminazione delle barriere architettoniche. Obbiettivi del progetto Il bando di concorso richiede che siano tenuti in considerazione la riqualificazione degli edifici pubblici sia dal punto di vista funzionale, in modo particolare per quanto riguarda il plesso scolastico che deve divenire un polo strutturato, moderno e sostenibile, sia dal punto di vista energetico e dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Viene inoltre richiesta particolare attenzione alla progettazione degli spazi pubblici e alle aree di parcheggio. Il progetto prova a rispondere a queste richieste con la creazione di un polo scolastico sì di nuova costruzione, ma rispettoso del sedime dell’edificio esistente, cui si aggiunge un corpo con allineamento nord-sud che contiene le aule necessarie ad accogliere fino a 240 alunni; l’edificio scolastico racchiude al suo interno tutte le funzioni richieste dal bando. Si configura diversamente l’intervento in progetto per gli edifici municipio e museo, per i quali si prevede un intervento di ristrutturazione comprensivo di coibentazione delle murature esterne e di sostituzione dei serramenti al fine di raggiungere una buona prestazione dal punto di vista energetico oltre che un’uniformità del linguaggio architettonico grazie all’utilizzo degli stessi materiali sui tre edifici in oggetto. L’intervento di ristrutturazione non si limita però a quanto già descritto ma prevede l’inserimento, in entrambi i casi, di una nuova porzione di edificio, atta ad accogliere le nuove funzioni richieste dal bando. L’addizione sarà trattata diversamente dal corpo di fabbrica esistente e accoglierà le funzioni più rappresentative dello stabile. La definizione del nuovo parcheggio (anch’esso richiesto dal bando di concorso) situato nell’interrato del plesso scolastico richiede un ripensamento dei percorsi pedonali, in particolar modo per quanto riguarda la mobilità dei portatori di handicap, seriamente messi in difficoltà dalla configurazione orografica dell’area. Il progetto prevede di mantenere i percorsi pedonali esistenti, andando semplicemente a riqualificare gli spazi e a rivederne le quote, nell’ottica di garantire a chiunque l’accessibilità. La scuola elementare L’edificio della scuola elementare è il fulcro del progetto di intervento per svariati motivi: è l’edificio di maggiori dimensioni, è quello posizionato più in alto rispetto al piano stradale di via Palù, è quello che richiede maggiore attenzione nel trattamento degli spazi interni ed esterni, data l’estrema importanza che ha la formazione scolastica nella vita di una persona. Il progetto di un edificio scolastico non può prescindere dalla consapevolezza che ogni bambino ha l’incredibile capacità di entrare e uscire a proprio piacere da un mondo o da più mondi di sua invenzione in cui gioca e agisce, in cui crea personaggi, situazioni e ambienti con i quali interagisce con molta serietà come se fossero veri. In ciascuno di questi mondi ha grande rilievo l’aspetto spaziale: ogni gioco prende le mosse e sussiste all’interno di un campo di gioco i cui confini sono stati tracciati in precedenza, materialmente o idealmente, in modo deliberato o senza rendersene conto. Questa evoluzione dimostra come l’appropriazione dello spazio da parte del bambino corrisponda all’affermazione di sé, all’acquisizione di fiducia in sé stesso. Più il bambino si sentirà sicuro e protetto dall’ambiente che lo circonda, più sarà spinto ad andare oltre, a tentare la sfida con sé stesso. Da questi presupposti il plesso scolastico gravita intorno a un grande ambiente protetto, un cortile interno, situato ad un piano ribassato rispetto alla quota di ingresso da via San Giovanni, in modo da garantire la distanza dalle vie di traffico, una sorta di enclave di pertinenza della scuola. Nella progettazione dell’edificio scolastico si è deciso di privilegiare la versione estesa indicata nel bando, quella che prevede un’affluenza di 240 alunni e quindi la presenza di 15 aule. Negli elaborati grafici allegati è invece dimostrato come tale progetto possa essere affrontato anche in versione ridotta (60 alunni), senza che i principi del progetto debbano essere stravolti. Come già accennato l’edificio riprende in parte il sedime della scuola esistente, in modo da non stravolgere il fronte urbano su via San Giovanni che si caratterizza come una parete ermetica di tre piani fuori terra, di poco più alta dello stabile esistente. Il fronte è arricchito da un taglio verticale alla cui base trova sede la bussola di ingresso alla scuola, elemento in cemento e vetro dalle forme essenziali. La palestra L’edificio scolastico contiene altre funzioni oltre a quelle strettamente legate all’insegnamento. Al piano seminterrato è richiesta da bando una palestra della superficie di 200 mq. Tale spazio, caratterizzato da una altezza di 6 ml di cui solo metà sotto la quota del cortile, risulta caratterizzato da una grande vetrata alta 2 ml rivolta a sud che garantisce buona luminosità allo spazio, oltre a garantire un altezza da terra delle vetrate superiore a 3 ml, come da normativa di riferimento. La palestra, accessibile unicamente dalla scuola, si configura come una palestra di tipo P1 (dimensioni minime 15×15x4 ml) e sfrutta il cortile interno del plesso scolastico come spazio SA1. La palestra è dotata di una zona destinata agli insegnanti costituita da uno o più ambienti e corredata dai servizi igienico-sanitari e da una doccia, da una zona servizi per gli alunni costituita da spogliatoi, locali per servizi igienici, e per le docce, da una zona per il servizio sanitario e per la visita medica ubicata in modo da poter usufruire degli spogliatoi e degli altri locali disponibili per questa funzione, una zona destinata a depositi per attrezzi e materiali vari necessari per l’esercizio fisico e per la manutenzione. (tipologia palestra desunta da DM del 18-12-1975 e dal Decreto del Ministero della pubblica istruzione del 13-09-1977). La sala polifunzionale Tra queste troviamo una sala polifunzionale destinata allo svolgimento di manifestazioni teatrali, musicali, per conferenze, per allestimenti di mostre temporanee, o di semplice divertimento e svago, dimensionata in modo da poter ospitare fino a 200 persone. Il progetto prevede che tale spazio possa essere una sala indipendente ma al tempo stesso è previsto un accesso diretto dalla scuola. Dall’atrio della scuola si possono raggiungere direttamente i camerini della sala polivalente. La sala è dotata di alcuni spazi accessori tra cui camerini e relativi servizi igienici e un deposito sufficientemente ampio per poter accogliere le sedie della sala in caso ci fosse l’esigenza di avere uno spazio completamente libero. . La biblioteca Di fianco alla sala polifunzionale è situata la biblioteca, che precedentemente aveva sede al piano terra dell’edificio del municipio. La decisione di spostare questa funzione deriva dalla volontà di mettere a disposizione degli alunni della scuola elementare una risorsa importante e di accorpare le funzioni più vicine all’ambito culturale in un unico spazio, con atrio condiviso. La biblioteca, della superficie di 186 mq comprende una zona di accettazione-banco prestiti, una zona a scaffale aperto, uno spazio lettura e i servizi igienici dedicati. La biblioteca è illuminata da una grande vetrata rivolta a sud che viene però parzialmente filtrata da dei brise soleil in legno che diventano motivo di facciata. Durante il periodo estivo la vetrata può essere quasi completamente aperta generando così uno sfondamento verso l’esterno che fa sì che lo spazio antistante possa essere usato come dehor della sala lettura. Materiali e linguaggio Dal punto di vista formale e della scelta dei materiali l’edificio della scuola è caratterizzato da un grande basamento in pietra, reso necessario dall’opera di sbancamento ai fini della realizzazione del parcheggio interrato da 32 posti auto oltre che dalla conformazione orografica del lotto che già nello stato di fatto presenta una serie di terrazzamenti. La scelta della pietra per la finitura dello zoccolo basamentale è dettata dalla volontà di utilizzare materiali locali, vuole inoltre essere un richiamo alle costruzioni di cui sopra cresciute direttamente a contatto di grandi rocce fuori terra. L’edificio della scuola caratterizzato da tale finitura fino alla quota del cortile interno, che viene apparentemente ancorato al terreno dal doppio sistema di scale che permettono il collegamento tra la quota superiore di via San Giovanni e la quota inferiore di via Palù. La parte soprastante dell’edificio, comprensiva del corpo in aggetto, è interamente realizzata in muratura con rivestimento a cappotto e finitura intonacata, con una tinta di intonaco chiara e calda, quasi un richiamo alle vecchie malte di calce e cemento cui la miscela con sabbia terrosa conferiva una tonalità calda. L’ultimo materiale della tradizione presente all’interno del progetto è il legno, usato però con parsimonia, anche per via dei problemi di manutenzione che può generare. Il progetto prevede che il legno sia posizionato come elemento di raccordo visivo tra interno ed esterno, come si può capire dagli imbotti lignei che incorniciano la maggior parte dei serramenti di progetto e in posti dove può essere toccato, di nuovo le finestre, i rivestimenti delle logge delle aule esposte a sud, il fronte della biblioteca ecc. Tale decisione deriva dal fatto che il legno, materiale caldo, è visto come un elemento domestico, che gli stessi bambini devono toccare e non solamente guardare. Il municipio e il centro diurno per anziani L’intervento sul municipio, come già accennato, si configura come un intervento di ristrutturazione nell’ottica di un notevole incremento delle prestazioni energetiche dell’edificio. Il progetto prevede che l’edificio venga riportato ad un volume puro, con una scelta di serramenti simili a quelli utilizzati nell’edificio scolastico anche se di dimensioni ridotte. Viene mantenuta la scala che sale fino al piano sottotetto con il relativo ascensore, con l’intento favorire l’economicità dell’intervento. All’interno la configurazione degli uffici comunali è stata modificata al fine di ottenere una maggiore praticità degli spazi; tale operazione non risulta però necessaria ai fini del funzionamento del comune e potrebbe essere tralasciata. Al piano terra, in sostituzione della biblioteca, è stato posizionato il centro diurno per anziani, dotato di cucina, servizi igienici, zona televisione e zona pranzo, oltre che di uno spazio esterno fruibile (si rinuncia ad una parte del parcheggio comunale a favore degli occupanti del centro diurno) nella bella stagione. Il vero elemento di riconoscimento del progetto sull’edificio del municipio è l’intervento sul sottotetto. Il progetto prevede la demolizione della copertura esistente ad eccezione della porzione in corrispondenza del corpo scale e la realizzazione di un volume in aggetto sull’angolo sud-ovest dell’edificio che contiene gli spazi di maggior rappresentanza del municipio: ufficio del sindaco, sala consiliare e sala riunioni della giunta. Il corpo di nuova costruzione è rivestito in lastre di pietra, con la volontà di essere un negativo del basamento lapideo della scuola ed è caratterizzato da poche aperture di grandi dimensioni che consentono una visione privilegiata sul panorama alpino. Il museo mineralogico e l’ambulatorio Intervento sull’edificio del museo mineralogico e degli ambulatori è simile a quello effettuato sul municipio. Il progetto prevede anche qui un radicale intervento di coibentazione comprensivo di rifacimento della copertura. In aggiunta è previsto l’inserimento della colonna ascensore cui sono affiancate delle logge di nuova realizzazione utili ai fini della schermatura solare del fronte sud e per garantire una pulizia formale dei volumi. Oltre al blocco ascensore il progetto prevede l’inserimento di un nuovo corpo scale esterno, in corrispondenza dello spigolo nord-est dell’edificio. Tale corpo scale permette di raggiungere il primo livello dell’edificio dallo spiazzo retrostante, superando un primo dislivello di 80 cm e da qui salire fino al piano secondo. L’accessibilità per i disabili è garantita dall’ascensore posto alla quota di via Palù. Anche in questo caso è prevista l’addizione di un corpo di fabbrica cha va a sostituire la porzione in legno esistente; tale ampliamento è caratterizzato allo stesso modo del sopralzo del museo e dello zoccolo della scuola. In questo caso si tratta di un volume ermetico, con una sola apertura che permette l’accesso al museo. L’illuminazione interna è garantita grazie al posizionamento di una serie di lucernari sul soffitto. Percorsi e spazi pubblici Come già detto nella fase introduttiva della relazione illustrativa un elemento fondamentale del progetto è l’attenzione ai percorsi e agli spazi pubblici. I tre edifici sono già nello stato di fatto collegati da un sistema di percorsi, che però non riesce a valorizzare questa connessione. L’idea di progetto è quella di generare un fulcro all’interno del sistema. Il punto di cerniera può essere individuato alla quota di accesso alla sala polifunzionale nel punto in cui la scala esistente fa uno scatto verso destra. In questo punto la piazza pavimentata in progetto dialoga con il trapezio verde antistante la biblioteca e mette in comunicazione i due ambiti. L’ambito della piazza è collegato con lo spazio a servizio del centro diurno tramite una rampa con pendenza superabile dai portatori di handicap che così possono anche raggiungere l’area giochi per bambini compresa tra municipio e scuola. Particolare attenzione è stata prestata all’accessibilità disabili in corrispondenza del plesso scolastico. Un ascensore mette in collegamento la quota del marciapiede lungo via Palù con quella di via San Giovanni, consentendo ai disabili di raggiungere tutti gli edifici e tutte le funzioni in essi contenute. La scelta di proporre una pavimentazione uguale per tutti gli spazi pubblici vorrebbe mettere in evidenza e dare qualità ad uno spazio che prima ne era privo. La pavimentazione scelta potrebbe essere estesa al tratto di via San Giovanni compreso tra il municipio e la scuola, in modo da generare uno spazio semi-pedonale, con l’intento di dissuadere il traffico veicolare. La decisione di realizzare una piazza con delle sedute nel punto di cerniera dei percorsi mira alla creazione di un luogo, un posto dove socializzare un luogo strategico dove si incontrano diverse funzioni e diversi flussi mettendo a contatto diretto anziani e bambini. Un luogo di incontro per diverse età della vita. Conclusioni Il progetto fin qui descritto lavora su dei frammenti urbani, sugli edifici e sui relativi ambiti. Ogni edificio mantiene la sua indipendenza, ogni ambito fa riferimento ad una funzione: cortile della scuola, pertinenza del comune e ambito del museo sono tre elementi distinti, diversi tra loro ma messi a sistema dalla rete dei percorsi e resi riconoscibili grazie ad un linguaggio comune. Proprio in merito al linguaggio architettonico è doveroso fare una sintesi delle considerazioni fin qui espresse. I materiali la logica e le finiture utilizzate nel progetto sono le stesse su tutti i frammenti urbani e li rendono pertanto riconducibili ad un unico intervento a scala più ampia. L’edificio della scuola, forse il più rappresentativo anche solo per dimensioni, oltre che per varietà funzionale, è anche quello che propone un elemento ludico, la finestra tonda. Tale elemento ha il compito di alleggerire un fronte altrimenti molto “duro” e di rendere l’intero edificio più vicino al disegno di un bambino. Altra prerogativa del progetto è quella di non stravolgere il contesto urbano su cui si è operato ma, al contrario, di mantenerne sedime e pertinenze. Per questo motivo è nata la decisione di mantenere buona parte dell’esistente di municipio e museo, a favore di un intervento di stampo conservativo, economicamente meno oneroso. Sempre in questo frangente si può fare una valutazione sulla possibilità di sviluppare il progetto per lotti successivi, operazione assolutamente perseguibile anche se probabilmente necessiterebbe di un ripensamento del sistema percorsi, anche se in via temporanea.
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    Project details
    • Year 2013
    • Status Competition works
    • Type Town Halls / multi-purpose civic centres / Parking facilities / Schools/Institutes / Multi-purpose Cultural Centres
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