una porta per monno

concorso di idee per riqualificazione dell’area posta in corrispondenza dell’ingresso del centro abitato di monno, all’intersezione tra via roma e via valtellina. Monno / Italy / 2013

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Premessa La proposta di intervento di seguito descritta cerca di dare risposta ai quesiti posti dal Bando di concorso e vuole delinearsi in un intervento capace non solo di rispondere al programma funzionale prospettato ma anche di configurarsi come intervento ad ampio respiro e, in relazione alla localizzazione strategica dell’area, di generare un processo di valorizzazione dell’intero territorio comunale. L’intervento si pone infatti l’obbiettivo di riqualificare l’intersezione tra via Roma e via Valtellina, un nodo cardine che si delinea a tutti gli effetti come “porta di ingresso” al paese. L’ambizione del progetto è quella di generare un luogo di sosta, non solo inteso come spazio su cui convergono i flussi di traffico, ma un punto di partenza per conoscere e apprezzare Monno e il suo territorio. Inquadramento urbano e territoriale dell’ambito di intervento L’abitato di Monno, situato nella piacevole cornice della Valcamonica lungo la strada che da Edolo porta al passo del Mortirolo, è caratterizzato da un’edificazione fortemente accentrata, con fabbricati contigui, assemblati in agglomerati che evidenziano un’apparente disordine topografico e distributivo. Le costruzioni si sono conformate al territorio assecondando la morfologia del suolo. Prevale un’edilizia di tipo rurale, caratterizzata da un basamento in pietra e dallo sviluppo soprastante in legno, bipartizione tipica delle costruzioni dell’arco alpino e prealpino. Monno gode di una posizione strategica, a metà strada tra il comprensorio sciistico di Aprica – Corteno e quello dell’Adamello (Tonale – Ponte di Legno), ma che resta al tempo stesso defilata rispetto alle principali vie di comunicazione. Questo aspetto ha consentito all’abitato di mantenere i caratteri originari, sfuggendo alla speculazione immobiliare che negli ultimi anni ha caratterizzato alcuni dei comuni limitrofi. Stato di fatto L’area di intervento è situata in corrispondenza del bivio tra via Roma e via Valtellina ed è caratterizzata dalla presenza di un ampio tornate e la conseguente differenza di quota tra il margine sud e quello nord del lotto. Nella configurazione attuale è presente un solo piano di parcheggio pubblico situato alla quota di intersezione tra le due strade. Ad esso si aggiungono sei box coperti, di cui quattro situati alla stessa quota del parcheggio scoperto e due, accessibili direttamente da via Roma, ad una quota inferiore. Il lotto, libero su tre lati, è invece delimitato sul lato est da un edificio di abitazione privata, con cui l’intervento dovrà relazionarsi rispettando distanze e quote altimetriche. Obbiettivi del progetto Il bando di concorso prevede la riqualificazione architettonica dell’intera area di progetto, compreso il muro di contenimento del tornante, e la riqualificazione degli attuali parcheggi pubblici attraverso la progettazione ex-novo di un parcheggio a più livelli che sostituisca quello esistente, anche attraverso lo sbancamento totale dell’area. In particolar modo è richiesto che il parcheggio preveda un piano di box privati direttamente accessibile da via Roma e uno o più piani di parcheggi ad uso pubblico. Il progetto, coerente con gli strumenti di pianificazione locale, cerca di rispondere in maniera adeguata alle richieste del Bando prevedendo un piano di box privati con accesso in corrispondenza dell’ingresso degli attuali box, un piano di parcheggi pubblici coperti accessibili dalla quota dell’intersezione tra le due strade e un piano di parcheggi scoperti sul solaio di copertura. Tale disposizione mira a garantire il maggior numero possibile di box privati e di posti auto pubblici all’interno di un lotto caratterizzato da una forma irregolare e da una superficie limitata. Il progetto non si vuole però limitare al mero soddisfacimento delle richieste funzionali ma vuole essere un manufatto urbano, un edificio simbolo che possa attirare l’attenzione su Monno e sul suo territorio e al contempo racchiudere un sistema di percorsi pedonali che collegano le diverse quote esistenti, a immagine degli scaletti presenti nel nucleo storico dell’abitato. Infine, un progetto di respiro urbano non si può esimere dall’operare una riqualificazione dello spazio pubblico, inteso come insieme degli spazi pedonali e della sede stradale. La viabilità L’analisi della viabilità esistente rileva un incrocio funzionante dal punto di vista carrabile ma evidentemente sovradimensionato in rapporto al livello di traffico rilevabile, soprattutto per la porzione di strada che si dirige verso il centro del paese, a scapito dello spazio pedonale che risulta essere privo di qualsiasi definizione. Rispetto alla situazione attuale, in cui prevale evidentemente lo “spazio per le auto” il progetto si propone di invertire questa gerarchia per creare un nuovo spazio urbano “a misura d’uomo”, attraverso il ridisegno della strade e degli spazi pedonali, senza però alterarne la configurazione storicamente consolidata. L’ipotesi di realizzare una rotatoria potrebbe risolvere il problema della viabilità, ma viene scartata perché risulta difficilmente attraversabile e penalizzante per ciclisti e pedoni. Un altro problema riscontrato nella configurazione attuale è la scarsa qualità delle fermate dei mezzi di trasporto pubblico, di cui il progetto opera una riqualificazione senza stravolgimenti: viene decisamente aumentato lo spazio di sosta in corrispondenza della fermata a ridosso del muro di contenimento e viene spostata la fermata opposta su un tratto rettilineo di strada, anziché in corrispondenza della curva, al fine di garantire una migliore visibilità dei mezzi in sosta e ridurre i rischi per la circolazione. Si è scelto quindi di ridisegnare l’incrocio semplificandone il funzionamento attraverso la segnaletica orizzontale: la strada carrabile rimane sempre identificabile e lo spazio pedonale protetto dal passaggio delle macchine grazie al cambio di pavimentazione, ad un salto di quota e agli elementi di arredo urbano. In questo modo il pedone riconquista una parte di città: l’ingresso al centro di Monno. Il parcheggio L’edificio destinato al parcheggio è costituito da tre livelli autonomi con destinazione d’uso diversa e da un elemento di distribuzione pedonale che accoglie al suo interno i servizi igienici e un info-point per la promozione turistica dell’intera valle e dell’abitato di Monno. Il piano interrato si spinge al di sotto del sedime stradale: l’intervento risulta fattibile in quanto via Valtellina è una strada comunale e si può prevedere il parziale rifacimento della stessa; questa scelta permette di delineare un edificio dalla geometria semplice, in cui trovano spazio il corsello e due file di box privati per un totale di 20 posti auto accessibili direttamente da via Roma, come richiesto dal Bando. Di fianco all’ingresso carrabile è situato l’accesso pedonale, racchiuso all’interno di uno spazio distributivo che mette in comunicazione tutti i livelli del parcheggio, ma allo stesso tempo assume anche un ruolo urbano mettendo in collegamento quote diverse dell’abitato. Questo elemento distributivo a cielo aperto diviene elemento di congiunzione tra il nuovo edificio in progetto e l’edificio residenziale adiacente, senza gravare su di esso dal punto di vista statico, in quanto la struttura di nuova realizzazione resta a debita distanza da quella esistente. Al di sopra del livello dei box si trova il primo livello di parcheggi ad uso pubblico, di forma trapezoidale a immagine della sagoma del lotto. Questo livello, sempre con accesso autonomo, accoglie al suo interno ben 17 posti auto, prevalentemente disposti lungo il margine sud dell’edificio vista l’impossibilità materiale di realizzare una doppia fila completa di posti auto; è presente inoltre uno spazio chiuso di forma irregolare ma dalla superficie generosa destinato a deposito comunale. Elemento caratterizzante di questo piano del parcheggio è la schermatura del fronte sud realizzata con elementi in legno a sezione rettangolare che garantiscono, oltre che la rispondenza ai requisiti di aerazione, un affaccio all’esterno verso il panorama, dando luogo ad uno spazio coperto ma aperto di alta qualità architettonica. Il piano di copertura ricalca per forma e dimensioni il livello sottostante accogliendo però soli 14 posti auto. La restante superficie è destinata a spazi di parcheggio per le moto e per le biciclette e all’isola ecologica, già ora situata all’interno del parcheggio esistente. All’estremo ovest del lotto, in adiacenza al tornante, si trova invece l’elemento più emergente del progetto: un volume distributivo in cemento armato, accessibile da tutti i livelli del parcheggio oltre che dall’esterno. Questo piccolo edificio riveste il ruolo di cerniera tra i vari spazi del “sistema parcheggio” ma al tempo stesso anche tra il sistema dei percorsi, delineandosi come un vero e proprio punto di riconoscimento dell’ingresso al centro abitato di Monno. Il manufatto oltre a rispondere a mere esigenze funzionali, permette quindi di riqualificare l’ingresso al paese e diventa elemento riconoscibile. L’edificio, come l’adicente parcheggio, si sviluppa su tre livelli: al piano interrato, in corrispondenza dell’accesso ai box privati, troviamo i servizi igienici ad uso pubblico. Il piano terra ospita invece uno spazio molto suggestivo, caratterizzato da una doppia altezza e da una grande vetrata che guarda verso il nucleo storico di Monno, che può accogliere la funzione di info-point; infine, il livello superiore ospita un belvedere a cielo aperto con grandi aperture alle pareti che inquadrano le emergenze architettoniche e paesaggistiche del luogo. Materiali e linguaggio Dal punto di vista del linguaggio e della scelta dei materiali il progetto coglie i suoi riferimenti nella tradizione costruttiva storica di Monno, e più in generale dell’ambiente alpino, attraverso però una reinterpretazione contemporanea dei materiali e delle tecniche costruttive. L’edificio è caratterizzato da un grande basamento in cemento armato gettato in casseforme realizzate con elementi di legno posati orizzontalmente, in modo da ottenere una trama ben evidente sul materiale, la cui traccia richiama quella scansione geometrica tipica dei rivestimenti lignei dell’architettura vernacolare. Il rivestimento della parte superiore dell’edificio è invece realizzato con elementi in legno: si tratta di pannelli a sezione rettangolari posizionati verticalmente con una scansione regolare, che permettono la giusta permeabilità tra interno ed esterno al piano dei parcheggi pubblici. L’orientamento e la geometria del rivestimento permettono infatti di godere dello splendido panorama dall’interno del parcheggio, ma allo stesso tempo fungono da schermo e da chiusura rispetto a chi transita sulla via Roma. La scelta dei materiali vuole essere quindi un forte richiamo alle costruzioni tradizionali, caratterizzate dalla bipartizione tra basamento e rivestimento superiore, attraverso una reinterpretazione contemporanea di questi elementi, che però ben si adatta alla destinazione d’uso dell’edificio senza voler perciò esagerare. Il muro esistente che delinea il tornante resta sfondo incontrastato di qualsiasi intervento: data la sua grande scala si è scelto di agire in maniera delicata, attraverso la pulitura e il ripristino della finitura muraria e inserendo un “rivestimento verde” formato da essenze rampicanti come l’edera. In questo modo il muro riacquista un valore naturale, come la montagna sovrastante, e allo stesso tempo si delinea come quinta scenografica al nuovo ingresso di Monno, colorata e mutevole durante il corso delle stagioni. Infine, per la pavimentazione dei nuovi spazi pubblici pedonali si prevede l’utilizzo di una pavimentazione in pietra, posata a spacco, come quella già presente all’interno del nucleo consolidato, secondo una strategia di continuità e riconoscibilità dei percorsi. Elementi costruttivi Le peculiarità geologiche dell’area di intervento, caratterizzata da depositi di tipo morenico e quindi da un suolo dalle scarse proprietà meccaniche, rendono necessaria la realizzazione di strutture di contenimento del terreno, in questo caso rappresentate da una struttura di sostegno tipo “berlinese” della lunghezza di 45 m e profondità 10 m. Tale opera preliminare rende possibile lo sbancamento totale dell’area e la realizzazione di un intervento dal rapporto costi-benefici ragionevole. Risolto il problema del contenimento del terreno, il progetto prevede una struttura interamente realizzata in cemento armato, caratterizzata da luci nette ridotte (max 6,5 m) e praticamente privo di aggetti. Il livello dei box presenta una chiusura perimetrale in cemento armato gettato in opera dello spessore di 0,3 m e setti divisori portanti in cemento armato dello spessore di 0,15 m distanziati 3 m l’uno dall’altro. Il primo impalcato è costituito da una soletta piena dello spessore di 30 cm, in grado di raccogliere i carichi degli elementi in falso delle strutture in elevazione del livello superiore. Tale soluzione è resa necessaria dall’esigenza di collocare dei box di larghezza minima pari a 3 m al livello interrato del parcheggio e degli stalli di larghezza 2,5 m al livello superiore. Il solaio di copertura è anch’esso una soletta piena dello spessore di 40 cm per poter rispondere al carico neve invernale. Anche il volume distributivo è realizzato in cemento armato gettato in opera ed è costituito dalle sole pareti perimetrali dello spessore di 0,3 m e da solette piene (sp 0,25 m). Risulta chiaro che l’intero progetto si basa su una struttura di tipo tradizionale, che non richiede particolari accorgimenti. L’unico punto critico del progetto è il contatto con l’edificio residenziale adiacente, che viene risolto grazie all’interposizione del secondo corpo di distribuzione tra la struttura del parcheggio e le strutture dell’edificio esistente, in modo da evitare il contatto diretto tra le strutture maggiormente caricate. Il progetto dello spazio pubblico Come già anticipato il progetto si pone l’obiettivo non solo di rispondere alle richieste funzionali previste dal bando, ma anche di risolvere e riqualificare l’ingresso all’abitato di Monno, attraverso la creazione di un nuovo sistema di spazi pubblici. Il cardine di questo sistema è l’edificio contenente l’info point e il belvedere, ma assume grande importanza il ridisegno degli spazi pedonali. Senza sconvolgere la viabilità esistente, anzi ridisegnandola con misure e scansioni più idonee, il sistema dei percorsi definisce nuovi scenari. Fondamentale è il riposizionamento delle fermate degli autobus: in corrispondenza del tornante viene definita una corsia dedicata alla sosta del bus che si prospetta su un ampio spazio pedonale caratterizzato da una pensilina. Questo elemento molto semplice si basa su forme e geometrie lineari, ma è in grado di caratterizzare e qualificare architettonicamente questo spazio di sosta e attesa. Dal punto di vista costruttivo è caratterizzato da un elemento a “L” formato da un setto verticale e uno di copertura, leggermente inclinato e definito da una geometria triangolare. La pensilina vuole essere un elemento leggero ma definito, in continuità con il nuovo edificio posto al di la della strada. Conclusioni Il progetto di concorso rappresenta un’occasione unica affinché la comunità locale ripensi in modo meditato le modalità e le priorità del proprio sviluppo e cerchi di pianificare con coerenza e lungimiranza le scelte che determineranno il proprio futuro. La riqualificazione urbana, ma anche territoriale di questo luogo strategico che rappresenta la “porta” vera e propria di Monno, la ri-misurazione degli spazi e la conseguente gerarchizzazione degli ambiti, rappresenta un elemento fondamentale per una necessaria rilettura del contesto in chiave contemporanea, finalizzata a determinare una strategia di sviluppo dei luoghi condivisa da parte di chi abita, in modo stanziale o temporaneo, Monno. La realizzazione di questo intervento non solo risponde alla richiesta funzionale di riqualificare l’intersezione tra via Valtellina e via Roma e di dotare il paese di un necessario edificio destinato a parcheggi, ma permette sopratutto di avere un elemento caratterizzante e riconoscibile all’ingresso al paese, e al tempo stesso di generare un luogo di sosta, non solo inteso come spazio su cui convergono i flussi di traffico, ma un punto di partenza per conoscere e apprezzare Monno e il suo territorio.
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    Project details
    • Year 2013
    • Status Competition works
    • Type Parking facilities
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