Cattedrale di Grosseto - eliminazione delle barriere architettoniche | michela fiaschi

Concorso di Idee Grosseto / Italy

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La proposta progettuale intende porsi nel solco tracciato dalle Linee Guida del Ministero partendo dalla considerazione che “la fruizione di un bene culturale nelle migliori condizioni di comfort e sicurezza è parte essenziale della sua valorizzazione e quindi della ragione della sua tutela”. Per questo il tema dell’accessibilità viene collocato all’interno del progetto di restauro,compreso ormai nel più ampio concetto di “conservazione integrata”. In quest’ottica vengono considerati elementi di progetto i principi guida del restauro. Molta attenzione è stata posta al tema della reversibilità,che garantisce la tutela del bene perché “consente di ripristinare in ogni momento la condizione originaria,senza danni alle opere”. Il rischio però è quello di cadere in una progettazione concentrata sull’aspetto della provvisorietà in forte contrasto formale con una costruzione che trova nella durabilità un suo valore. Per questo si è privilegiato un atteggiamento di integrazione a livello formale pur rispettando il principio di autenticità espressiva e una completa reversibilità a livello costruttivo. L’esigenza del superamento delle barriere architettoniche viene considerata come opportunità per la progettazione di un accesso alla chiesa utile a tutti i tipi di utenza superando il concetto di spazio appositamente pensato per persone con disabilità ed evitando ogni forma di discriminazione verso l’utenza disabile. Contemporaneamente l’obiettivo è quello di garantire un accesso adeguato a chiunque si trovi ad avere difficoltà nei movimenti o nelle percezioni sensoriali. Questi elementi hanno costituito l’innesco tematico del progetto la cui interpretazione ha portato alla proposta,che cerca di rispondere a tutti gli input determinati con l’analisi ponendosi nei loro confronti come intervento di mediazione e proposizione.

INTEGRAZIONE FORMALE. La ristrutturazione urbanistica dell’area in cui viene costruita la cattedrale è ispirata al criterio di concentrazione attorno alla piazza dei principali edifici cittadini. In questo quadro è evidente l’importante funzione scenografica del prospetto sud considerato una vera e propria seconda facciata. Così per la rampa si è pensato ad uno sviluppo raccolto nel primo settore della facciata in modo da occupare uno spazio simmetrico rispetto a quello della scalinata esistente,che non sottolinei la tensione orizzontale da est verso ovest,ma sia rivolta verso la piazza. Viene progettata in maniera che possa integrarsi con essa,aperta anche sul lato est in modo da poter essere considerata divisa in due parti: la prima appartenente alla piazza,la seconda alla cattedrale. I materiali utilizzati rispecchiano questa divisione: per la prima parte è previsto un rivestimento in porfido in continuità con il marciapiede esistente,per la seconda come rivestimento verticale lastre tipo calcare Alberese usato nella Cattedrale,con un unico inserto di marmo rosso di Caldana in corrispondenza della quota del sagrato,a ricordare l’andamento orizzontale del rivestimento,smorzando la naturale tensione obliqua della rampa. Il progetto prevede l’elevazione della quota di calpestio del sagrato in modo da superare il primo e più alto gradino alle tre porte di accesso mediante l’inserimento di un pavimento galleggiante. Il suo rivestimento in marmo bianco di Carrara ricalca il disegno delle lastre originali del pavimento attuale. Sulla pavimentazione flottante è previsto l’inserimento di lastre in vetro in corrispondenza delle lapidi presenti sul sagrato. Il filo del gradino ricostruito corrisponde alla fascia di marmo rosso presente,per questo l’inserto in marmo di Caldana sarà continuo anche in corrispondenza della sua alzata.
REVERSIBILITA’. La struttura in progetto è totalmente reversibile infatti,sia nella parte del gradino sul sagrato che nella rampa,è solo appoggiata al monumento e con interconnessioni in materiali plastici,inerti dal punto di vista chimico.
UTELA DELLA DIGNITA’. Al fine di evitare situazioni di discriminazione dei visitatori con disabilità si prevede che il nuovo accesso si trovi in linea con quello principale esistente e ne segua la direzione privilegiata. L’apertura della rampa in direzione di via Aldobrandeschi permette inoltre un uso della stessa anche da parte di utenti che la scelgono per comodità funzionale e questo contribuisce alla compresenza di utenza disabile e non. Il nuovo pavimento galleggiante permette l’accesso a tutti i portoni della chiesa,questo consente ai visitatori in uscita di scegliere una qualsiasi delle tre opzioni,evitando così una possibile discriminazione nel percorso interno alla chiesa.
PARTECIPAZIONE SOCIALE. E’ stato previsto l’utilizzo di percorsi tattili lungo lo sviluppo di tutta la rampa. La costruzione della nuova pavimentazione è stata l’occasione per realizzarli anche nello spazio del sagrato senza intaccarne la struttura originaria. Grazie a questi e alla presenza di corrimano e marca-gradino sulla scalinata principale è stato possibile realizzare percorsi sicuri per ipovedenti e non vedenti anche verso piazza Duomo. I corrimano sono stati pensati in legno in modo che non trattengano l’estremo calore o il freddo.
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    La proposta progettuale intende porsi nel solco tracciato dalle Linee Guida del Ministero partendo dalla considerazione che “la fruizione di un bene culturale nelle migliori condizioni di comfort e sicurezza è parte essenziale della sua valorizzazione e quindi della ragione della sua tutela”. Per questo il tema dell’accessibilità viene collocato all’interno del progetto di restauro,compreso ormai nel più ampio concetto di “conservazione integrata”. In quest’ottica vengono considerati elementi...

    Project details
    • Client Curia di Grosseto
    • Status Competition works
    • Type Churches
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