Minimal e Anima.

Il futuro dell’arredamento è nella tecnologia?

by Silvio De Ponte
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Trovata su www.homify.it

Cari Lettori, oggi vorrei affrontare un argomento che non si configura come nuovo, ma nuova sarà la nostra prospettiva nel figurarlo. Parlo dello stile più in voga in questi anni dove la tecnologia diventa un perno centrale all’interno delle abitazioni: lo stile minimalista. Si potrebbe tracciare innanzitutto una linea storica, infatti lo stile Minimal nasce negli anni ’60 da una corrente filosofico-artistica, il termine è stato coniato nel 1965 dal filosofo d’arte inglese Richard Wollheim. La minimal art o minimalismo è la principale tendenza che negli anni sessanta fu protagonista del radicale cambiamento del clima artistico, si caratterizza attraverso uno spietato realismo e una nuova sensibilità problematica e percettiva; avanguardie che in ogni caso non furono irrazionali, ma segnali di un razionalismo dilatato. Questo travaglio scatenò un’eccezionale stagione creativa nella quale utopia assoluta e realismo si confrontavano dentro a un sistema culturale che collaborava in maniera straordinariamente efficace con un sistema industriale a sua volta in fibrillazione di fronte alle trasformazioni sociali in corso. Il minimalismo è caratterizzato da un’essenzialità emozionale, dall’enfasi sull’oggettualità e fisicità dell’opera, dalla riduzione alle strutture elementari geometriche. In breve le parole d’ordine sono: eleganza, luce e qualità!

 

 

Trovato su: www.lovatoarredamenti.it

Solitamente ci si orienta verso la scelta di un loft, open space e spazi industriali con linee semplici e lineari.

Trovato su: www.living.corriere.it

Si predilige l’utilizzo di colori neutri, come il bianco e le sue tonalità, dando poi tocchi di colore attraverso l’impego di cuscini e/o di tappeti. Anche la scelta di questi ultimi va comunque nella direzione minimal perché, come possiamo immaginare, chi è orientato verso questo tipo di stile non ama particolarmente gli elementi decorativi eccessivi e i colori molto accesi.

Trovato su: living.corriere.it

Di importanza fondamentale diventa la luce che viene valorizzata al massimo. Infatti, c’è bisogno di spazio e luce per poter osservare, per poter guardare. Non a caso, attraverso la luce e lo spazio, vengono messi in risalto i dettagli architettonici che compongono l’abitazione.

Trovato su indulgy.com

Le linee geometriche saranno semplici, i mobili bianchi, bassi e laccati. Per l’arredamento ci si orienta verso nuovi materiali e verso la tecnologia che in una casa così moderna non può assolutamente mancare, ad esempio l’utilizzo in cucina di fornelli ad induzione o cappe di design.

 

Trovato su: living.corriere.it

I materiali che andranno ad essere utilizzati saranno: per gli armadi legno laccato, metallo per gli elettrodomestici, vetro e cristallo per i tavoli o lavabi da bagno. Pelli per gli imbottiti, corian o silestone per le superfici di lavoro. I colori oltre al bianco e le sue tonalità sono il beige, ocra e terra.

Profilo Psicologico: Se si volesse tracciare un profilo psicologico, si potrebbe affermare che chi sceglie di arredare con questo stile la sua abitazione o il suo ufficio ha un carattere forte e pragmatico, un ordine estremo, risoluto e rigoroso. Ama che le cose siano funzionali e pratiche, allo stesso tempo è moderno, elegante e sofisticato.

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    • Silvio De Ponte

      Silvio De Ponte

      Architect

      Milan / Italy

      Silvio De Ponte, founder of De Ponte Studio Architects, is an architect, lighting designer, researcher, writer and lecturer at the European Institute of Design - Department of Interior and Product Design. For several years he was lecturer at Politecnico di Milano - Department of Lighting and at Faculty of Architecture La Sapienza in Rome; he still holds lectures and workshops at prestigious universities and important companies in Italy and abroad. After graduating in architecture, he worked for several years in the theatre as a set designer, collaborating with various international companies and numerous internationally renowned directors. In 1990 he attended the Domus Academy in Milan where he acquired a Master in Lightscape Design with Andrea Branzi. From 1991 to 1998 he worked with Pierluigi Cerri, where he was responsible for interior design and product design. The activity carried out in theatre and in staging, events and advertising launches provided him with such a know-how as to transform this into a design methodology aimed at making the visitor or customer experience particularly active and involving. This approach identifies Silvio De Ponte as one of the leading experts in EXPERIENCEAL MARKETING. He carries out research, applied to design, on the relationship between Light, Touch, Colour and Material, in order to define new scenarios of living space, from interior design to industrial product. According to a concept of Global Design, it designs Public Works, Theatres, Hotels, Offices, Showrooms, Trade Fairs and Events, Residences, Product design and Corporate Identity.)