EERA ATELIER

L'atelier che amplifica la creatività

by patrizia adami
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EERA ATELIER è uno spazio inedito nel panorama italiano che va ad arricchire l’attività di CEV, importante azienda del Nordest che da oltre quarant’anni opera nel settore del marmo. Frutto di un progettoambizioso pensato per offrire nuove idee e soluzioni inambito SPA, wellness e bagni, EERA è un luogo che supera la classica formula dell’esposizionetradizionale della pietra naturale e che suggerisce inveceesperienze diverse e molteplici, al punto da diventareanche laboratorio di progettazione. Una dinamica palestra di idee che si prestaa progressive rivisitazioni nel tempo attraverso originali formedel design. Per raggiungere ciò, CEV ha messo in campo il proprioknow-how, l’eccellenza del prodotto, una particolarepassione per la tecnologia e la creatività di alcuni architettipartner che firmano una gamma di singolari proposte.Nuove soluzioni di arredo per l’ambiente bagno, oggi considerato non più solo spazio funzionale, ma luogo del vivere quotidiano in cui migliorare la propria condizione presente. La cura per il dettaglio, la ricerca sapiente dei materiali e l’innovazione fanno di questo atelier un centro di gravità “permanente” dove convergono stili, emozioni e rinnovate esigenze.

EERA ospita tre set espositivi suddivisi nelle macro aree: bagni/SPA, wellness/relax e tecnologia/innovazione. La prima area comprende cinque proposte realizzate da architetti che hanno interpretato creativamente lo spazio dedicato al benessere per antonomasia, sfruttando le caratteristiche emozionali del marmo e della pietra naturale: Arcadia, Vibrazioni Verticali, Narciso, Passaggio Segreto e Atmosfera. L’area wellness è una zona riservata a prodotti pensati per realizzare un ambiente dove rigenerare corpo e spirito: hammam, bagno turco, piscina, giochi d’acqua e una parete emozionale. Infine, l’area tecnologica è rappresentata da “ForMa”, una SPA intima e innovativa. L’atelier va incontro a chi ogni giorno studia soluzioni per proporre idee nuove nella riformulazione degli spazi domestici e degli ambienti wellness, consapevole che la scelta di forme e materiali possono fare la differenza.

In questo showroom interattivo, per la prima volta, progettista e cliente finale hanno l’opportunità di toccare con mano il marmo, disponibile in una gamma di varianti e lavorazioni uniche che invogliano ad appropriarsi di formule creative suggestive e piene di fascinazione. Originali interpretazioni strutturate lungo un percorso polisensoriale che crea eleganti e raffinate atmosfere, fonti di ispirazione assoluta. Questa struttura esclusiva, di grande pregio, si avvale della qualità dei marmi CEV, riconosciuta in tutto il mondo.

 EERA è la rivisitazione di una porzione di stabilimento degli anni ’60, a Sega di Cavaion Veronese. L’architetto Alberto Salvadori, ideatore del progetto di ristrutturazione edilizia, ha riconsiderato l’edificio secondo una logica vintage, che reinterpreta la tradizione con gli stilemi distintivi del linguaggio contemporaneo, ispirati alle suggestioni del mondo della pietra. Ed è proprio la cava di marmo, dove è custodita la forza degli elementi naturali, a fungere da modello di riferimento per la definizione architettonica dello spazio. Il risultato è un ambiente di pura ispirazione, dove la sottrazione dei volumi e i tagli netti e squadrati generano scenari di grande potenza immaginifica che si riflettono negli interni e nella ricercatezza dei prodotti esposti.

 

 

 

Coordinamento Ufficio Stampa

Patrizia Adami

M. 348 3820355 - [email protected]

Carlotta Bergamini

T. 045 581893 -  [email protected]



 

Arcadia

a cura dell’architetto Roberto Rocchi

 

Uno spazio intimo che richiama lo scrigno dei ricordi assaporati con il gusto del presente. Al suo interno, l’anima tradizionale, ispirata all’opera di Michele Sanmicheli, architetto e urbanista scaligero di stampo manierista, si fonde allo spirito high-tech contemporaneo.

Una contaminazione che segna il ritorno alla semplicità, alla bellezza e alla purezza delle forme, esaltate dalla forza e dall’eleganza del marmo. Le raffinate eco rinascimentali, che ricordano le suggestioni e l’eleganza degli arredi del Palazzo Signorile, sono impreziosite dalla lavorazione “a bugnato”, stile architettonico che svolge la doppia funzione di elemento ornamentale e funzionale. La rinuncia ad eccessi decorativi, la limitata gamma di cromie e di materiali donano ad Arcadia un’allure moderna e minimale.

L’alternanza di fonti di illuminazione diffusa e di fonti di luce puntuali mette in risalto la ritmica dell’apparato decorativo, un sapiente gioco di luci e ombre che dà lustro alle speciali lavorazioni, ai volumi e agli spessori degli elementi costitutivi. Il soffitto, separato dalle pareti, offre un’irradiazione perimetrale che si compenetra con gli altri effetti.

 

Materiali: Grigio d’Oriente, Bianco Carrara

Allestimenti a cura di: Vetreria De Guidi, Forme di Luce, Gentry Home, Falegname Tosi

Stampe: Collezione privata dell’architetto Roberto Rocchi

Esterno a cura dell’architetto Alberto Salvadori

 


Vibrazioni Verticali

a cura dell’architetto Fabio Arduini

Studio di Architettura Montresor & Arduini ass.ti

Questa speciale soluzione d’arredo è caratterizzata dal contrasto tra la forza statica della forma cubica della struttura di partenza e la leggerezza distintiva delle superfici fluide e luminose le cui venature suggeriscono lo scorrere dell’acqua. Al suo interno, la lieve rotazione degli elementi introduce un dinamismo che sviluppa movimenti formali alle pareti, al soffitto e al pavimento, originando un nuovo equilibrio spaziale. I diversi materiali utilizzati (Gris Fleury, White Macaubas) convivono in sintonia tra loro ed esprimono sensualmente la loro matericità rafforzando il libero gioco delle forme in armonia con le esigenze funzionali. Ne risulta un’equilibrata integrazione tra emozione e funzione.

Le vibrazioni verticali delle venature del White Macaubas che rivestono le pareti suggeriscono l'immagine dell'acqua che scorre su una superficie bagnata, riproducendo e amplificando la cascata della doccia e del “troppo pieno” della vasca. Una seduta continua in legno avvolge la vasca da bagno e prosegue nello spazio doccia, rendendo più confortevole l'ambiente nel quale trascorrere un momento di relax quotidiano. La vasca da bagno e la doccia si uniscono tra loro dove la forma dell'una trova origine dal naturale sviluppo dell'altra.

 

Materiali: Gris Fleury, White Macaubas, Olimpic Grey

Allestimenti a cura di: Vetreria De Guidi, Zero 6, Forme di Luce.

Esterno a cura dell’architetto Alberto Salvadori

 

Narciso

a cura dell’architetto Gino Pisoni

 

In questo spazio suggestivo è possibile ritrovare lo stile e l’intimità caratteristiche della zona bagno di un vecchio maso, abitazione rurale tipica del Trentino Alto Adige. All’interno di questa struttura dal sapore tradizionale e accogliente, si fondono diversi materiali nobili come la pietra, il marmo e i legni rustici di abete vecchio. Le pareti a secco, di diversi formati e materiali, come il granito grigio, impasto cristallino di roccia ignea e la pietra nera, raccontano ciascuna la propria storia. I sassi a secco, con tagli improvvisi e raccordi ad incastro sono appigli sicuri. I sapienti giochi di chiaro scuro comunicano un vero e proprio ritorno all’autenticità. Nella vecchia fontana, il granito, scavato a blocco, convive con tavole di legno. L’acqua plasma eternamente le forme di roccia. Sul pavimento una grande stella alpina con forme impietrite, ricorda il fiore dell’alpe.

 

Materiali: Tonalite, Nero assoluto, Lasa, Vestale Grey

Allestimenti a cura di: Vetreria De Guidi, Gabana Arredamenti, Forme di Luce

Esterno a cura dell’architetto Alberto Salvadori

 

Atmosfera  

a cura dell’architetto Paolo Richelli

 

Questo bagno è simbolo di contaminazione e atmosfera, un connubio di bellezza ed energia, amplificate dal senso di tensione e rigenerazione suggerito dallo scorrere dell’acqua.

In questo spazio, il marmo è la materia per eccellenza, con cui da secoli artisti di ogni epoca hanno plasmato la bellezza. Al suo interno si ritrovano le forme classiche dei vasi attici e dei decori zoo antropomorfi delle religioni indiane.

Il risultato è un intenso contenitore eclettico in cui la luce non è solo un’esperienza visiva, ma percezione di energia, vibrazione e atmosfera. Vivere questo spazio significa approdare nel mondo multiforme del design attraverso la ricerca del nuovo racchiuso nella tradizione.

 

Materiali: Nero Picasso, Calacatta, Giallo Siena, Nero Assoluto

Allestimenti a cura di: Vetreria De Guidi, Casa Antica pitture, Forme di Luce

Esterno a cura dell’architetto Alberto Salvadori

 

 

 

Passaggio Segreto

a cura di blocco.18, architetti Marco Grigoletti e Simone Salvaro

La struttura, apparentemente impenetrabile, essenziale e intima non lascia trasparire alcuna funzione. Il blocco di pietra che avvolge doccia, lavabo, parete radiante e piani d’appoggio è completamente sigillato e lascia appena intravedere gli accessori funzionali. Solo dopo un leggero tocco che dischiude l’accesso a un “passaggio segreto”, è possibile accedere all’interno e sfruttare i servizi proposti.

Il ritorno all’essenza primordiale è celebrato tramite l’eliminazione del superfluo. La purezza della materia, il piacere della scoperta, la curiosità e la perfezione della linea sono gli elementi costitutivi di questo bagno. Nascondere per scoprire, godere della purezza di una superficie, di un materiale naturale che cela strumenti d’uso quotidiano è il senso profondo di “passaggio segreto”.

La scelta delle porte a bilico con apertura a perno centrale è frutto di una valutazione concettuale che rispecchia l’esigenza di complanarità tra superfici apribili e superfici fisse. La pietra levigatissima rivela le forme dolci, un ritorno all’origine della materia, la pietra, che da blocco viene lavorata e ritorna blocco funzionale, utile alla vita dell’uomo.

 

Materiali: Coffee Black, Ocean Black

Allestimenti a cura di: Tad Arredamenti, Vetreria De Guidi, Forme di Luce

Esterno a cura dell’architetto Alberto Salvadori

 


 

Area relax-wellness

a cura dell'architetto Alberto Salvadori

 

In questo luogo di rigenerazione e benessere le atmosfere intime e misteriose della grotta si fondono agli elementi fondamentali dell’architettura contemporanea.  L’acqua è l’elemento che armonizza e lega ogni tema con la grazia e il dinamismo conferitole dalla luce. Il legno naturale che dall’acqua prende nutrimento, accompagna i passi e lo sguardo offrendosi come perfetto accostamento con il materiale principe: la pietra. Un percorso ideale che si sviluppa alla ricerca di angoli segreti, scorci suggestivi, piccoli cristalli luminosi che suggeriscono l’idea dell’energia contenuta nei materiali naturali lavorati nel rispetto della loro essenza, esaltandone le potenzialità. Curiosando tra le fenditure dei massicci volumi scopriamo il bagno turco: un piccolo ambiente dalle linee morbide e dai colori caldi della terra. La sua stessa forma invita al rilassamento, alla riconquista dell’intimo rapporto corpo-natura. Al centro: la fonte, il refrigerio. La luce scaturisce dalle stratificazioni delle pareti. Il mosaico in pietra è il materiale ideale per seguire le forme sinuose delle sedute.

Domina lo spazio principale la potente parete in cohiba brown, materiale pregiato in grado di modellare la luce con i suoi cristalli, lavorato a blocchi di grandi dimensioni che lasciano spazio alle pozze d’acqua che tracimano una sull’altra come in una sorgente naturale tra le rocce. Non manca l’elemento di estrema raffinatezza costituito dal fondo delle nicchie in porfido lavorato a listoni in diverse finiture superficiali. Spicca con la sua superficie candida e cangiante la Parete Emozionale, un possente monolite in statuario venato che grazie alla sua lavorazione a sbalzo e alla capacità di filtrare e restituire la luce incidente, offre uno spettacolo di trasparenze e cromatismi coinvolgente ed emozionante.

Infine, l’elemento che si rivela all’esterno dell’area wellness ma che trae origine dal cuore della stessa: la vasca in onice bianco, geometrie elementari, linee pure per esaltare la preziosità del materiale. Come un gioiello incastonato in una base neutra che ne amplifica la brillantezza; la luce che piove dall’alto e gioca con i movimenti dell’acqua; il legno che scalda l’atmosfera con la sua vita e il suo calore.

 

Materiali: Cohiba Brown, Ecrù di Francia, Tortora, Travertino Gold, Porfido, Onice Bianco, Statuario Venato.

Esterno a cura dell’architetto Alberto Salvadori


 

Hammam 

a cura dell’architetto Daniele Dalla Valle

Questo luogo raccolto e introverso è caratterizzato da una struttura a campana solida, sospesa, che avvolge il visitatore e lo raccoglie, isolandolo, facendolo sentire protetto. Le finiture alternano lucentezza e opacità evocando il contrasto del vapore opaco e la brillantezza delle gocce d’acqua illuminate.

La volta a campana è ripiegata su se stessa per stabilire una connessione astratta con la fonte che si trova proprio nel punto centrale dello spazio. La fonte costituita da un blocco a pianta esagonale in lastre di onice è retro-illuminata e presenta sulla superficie un piano sottile dove l’acqua, unico elemento dinamico della stanza, scorre e  genera riflessi e vibrazioni di luce.

Le aperture verso l’esterno sono costituite da feritoie che permettono di intuire la forma dello spazio interno senza privarne l’intimità. La materia evapora e si fa sempre più rarefatta conferendo una spazialità che allude al vuoto essenziale in cui l’elemento naturale diventa l’assoluto protagonista.

Anche i materiali scelti, il bianco e il colore dorato sono stati selezionati per rafforzare la complementarietà di vuoto e pieno, freddo e caldo, solidità e leggerezza. Il pavimento è in lastre di bianco neve. Le pareti sono rivestite da un mosaico bianco neve. Le gocce e la fonte sono in onice miele.

 

Materiali: Bianco Neve, Onice Miele, Magma

Allestimenti a cura di: Forme di Luce, Vetreria De Guidi, Casa Antica pitture

Esterno a cura dell’architetto Alberto Salvadori

 

 

ForMA  

a cura di TazzariDesign

 

ForMa è un progetto di ricerca affrontato dalla Tazzari Design con la collaborazione di Carolina Dal Fabbro ed Ermanno Crescini. Alla base di questo progetto c’è la volontà di coniugare una dimensione concettuale strettamente connessa al mood dell’atelier: un lato estetico emotivamente coinvolgente e un aspetto tecnicamente avanzato e propositivo.

ForMa è una piccola SPA, luogo di relax per antonomasia. Al suo interno, oltre a una doccia, sono state realizzate diverse sedute ergonomiche intagliate direttamente nella/dalla roccia e progettate come elementi mimetici, per non risultare troppo invasive e per non distogliere l’attenzione da un’altra importantissima componente del progetto d’ambiente.

Abitare questo spazio significa vivere le sensazioni e le suggestioni che derivano dal sentirsi completamente all’interno di una cava, circondati da immense pareti di roccia dalle quali vengono selezionati e asportati enormi blocchi di marmo. Blocchi concettualmente riprodotti al centro dell’atelier e caratterizzati da particolari scanalature. La zona doccia è l’ambiente che più di tutti è capace di ricreare questa sensazione grazie alla sua particolare estetica che ricorda una feritoia di accesso alle viscere della montagna. L’alleggerimento della materia prima tramite l’accoppiamento della pietra con un nido d’ape d’alluminio conferisce leggerezza ed elasticità alle componenti architettoniche. Inoltre, la struttura sulla quale vengono ancorati i pannelli conferisce a ForMA un’eccezionale versatilità e una maggiore facilità di installazione.

La sua modularità e adattabilità permettono di minimizzare gli interventi murari, la semplificazione del processo di posa e la possibilità di “posare” grandi formati senza l’utilizzo di collanti a parete. Il tutto in funzione della futura ispezionabilità e sostituzione degli impianti retrostanti senza dover scalzare la pietra dal muro, con un notevole risparmio in termini di tempo e denaro.

 

Materiali: Emperador Dark

Allestimenti a cura di: Forme di Luce

Esterno a cura dell’architetto Alberto Salvadori

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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