7 notturni in una delle città europee che risplende principalmente con le tenebre. 7 sfaccettature della stessa cittadella. 7 lunghissimi silenzi assordanti dell'architettura del cemento. 7 diverse forme geometriche che si sposano fra di loro.
La Ciudad de las Artes y la Ciencias risulta sempre fotograficamente perfetta, ma è proprio la notte che esprime a pieno il suo valore emozionale. Giochi di luci e colori associati ai riflessi e alle simmetrie che Santiago Calatrava ha marcato con insistenza attraversano la materia. La sinergia funzionale è altresì marcata dai collegamenti pedonali all'interno della cittadella, che appare quindi pronta ad ospitare una moltitudine di visitatori e cittadini valenciani. Altro elemento fondamentale è l'acqua che grazie ai suoi specchi e riflessi luminosi riesce a rivelarsi in tutta la sua matericità disarmante. È questo infatti l'unico tratto del Turia che ha preservato la sua natura di fiume cittadino, dopo essere stato prosciugato negli anni sessanta dopo una devastante inondazione. Difatti la restante parte è stata bonificata e riqualificata come parco cittadino e si estende per ben 280 Km, connettendo a diversi livelli altimetrici le varie parti della città.
La Ciudad copre una superficie di circa 350.000 mq ed è stata progettata con 7 strutture principali:
L'Ágora è uno spazio polifunzionale coperto in metallo ed è rivestita da trencadis azzurro e cristallo.
Il Palau de les Arts Reina Sofía è il teatro dell'opera di Valencia ed è un edificio imponente e massiccio, alto più di 75 m. Si compone di una sala principale utilizzata per concerti di opera, un'Aula Magistral adibita a conferenze o a concerti di musica da camera ed un Auditorio destinato invece a concerti di musica classica.
L'Hemisfèric, progettato assieme allo scomparso architetto madrileno Félix Candela, è una struttura a forma di occhio e al suo interno si trova una sala IMAX con uno schermo concavo di 900 mq e 24 m di diametro.
L'Umbracle è invece un giardino progettato riprendendo in approccio moderno la tradizione degli ombracoli ed è costituito da una serie di archi fissi e mobili che coprono una lunghezza di 320 m. Parte della struttura è realizzata anche qui in trencadis bianco.
Il Museu de les Ciències Príncipe Felipe è appunto un museo che ospita al suo interno sia uno dei più grandi pendoli di Foucault al mondo, lungo circa 30 m, che una delle più imponenti collezioni di esperimenti scientifici per grandi e piccini.
L'Oceanogràfic è invece il più grande parco marino d'Europa. Circa 500 le varietà di specie presenti per un totale di 45.000 esemplari. Il complesso è diviso in zone che riproducono i principali ambienti marini presenti sulla Terra. Le parti più suggestive si possono considerare un tunnel sottomarino della lunghezza di 70 m, un ristorante in cui si ha l'impressione di mangiare sul fondo dell'oceano e il delfinario.
Il Pont de l'Assut de l'Or è un ponte sospeso che attraversa il Turia tra il Museo e l'Ágora ed è lungo 180 m e largo 34 m con un pilone alto 125 m che rappresenta il punto più alto della città.
Il visitatore diviene spettatore di uno rappresentazione teatrale di armonia e magia che si esalta ancor di più grazie ad un silenzio quasi spettrale a cui ci si può trovare ad assistere in particolari momenti della notte.
© All rights reserved Ing. Elettra Panzarino
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Bell'articolo. Le immagini .... parlano da sole. arch bernardo re
Belle. Ne ho fatte anche io di molto simili. Tanta pazienza ma ne vale la pena