Giardini Verticali: dal progetto alla realizzazione

La vegetazione nell’interior design

by Fabrizio Forniti
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L’attenzione all’ambiente, all’ecologia e più in generale al paesaggio ha fatto sì che negli ultimi anni si diffondessero le così dette pareti vegetali o verdi. Nate soprattutto per gli spazi esterni, ma impiegate anche negli interni, le pareti vegetali non risolvono del tutto i problemi ambientali ma sono sicuramente un grandissimo alleato per combattere l’inquinamento, per migliorare la psiche delle persone e per ristabilire un sano contatto con la natura. 

Importanti studi scientifici hanno dimostrato, infatti, che l’ambiente lavorativo incide in modo considerevole sul benessere e sulla produttività dei lavoratori. I dipendenti che possono anche solo osservare una pianta sono più concentrati, soddisfatti e respirano aria più pulita.

Nello specifico del nostro progetto, non ci stupisce quindi che l’azienda non solo abbia voluto inserire una parete verde all’interno del suo open-space, ma abbia voluto anche posizionarla proprio all’ingresso principale, integrandone il proprio Logo e dando di conseguenza un chiaro messaggio eco-friendly.

Esistono diverse tipologie di pareti vegetali che si differenziano per diversità di piante inserite, per la tecnologia utilizzata e per il grado di manutenzione; tra le due più importanti troviamo:

Le pareti di vegetazione stabilizzata sono una tipologia di vegetazione per interni molto versatile, in quanto non richiede alcun tipo di manutenzione e gli spessori necessari possono essere anche minimi.
Esistono diverse tipologie di piante che possono essere utilizzate: muschi e licheni, o anche piante più voluminose, che possono essere abbinate liberamente, come a comporre un vero e proprio quadro.

I giardini verticali propriamente detti hanno invece bisogno di un sistema di irrigazione, in quanto le piante, messe a dimora su una superficie di supporto verticale, sono piante vive. Nonostante richiedano un intervento iniziale più importante a livello impiantistico, le tecnologie che vengono utilizzate garantiscono una manutenzione bassa ed eventualmente un facile ripristino e sostituzione delle piante che lo necessitassero.
 

 

Il nostro progetto prevede la realizzazione di un giardino verticale interno di circa 10 mq, con circuito di irrigazione aperto, con un sistema ad ala gocciolante.
L’isolamento completo dall’umidità è garantito poiché la struttura di supporto in alluminio, montata ad un certa distanza dal muro, prevede una ventilazione. Lo spessore della struttura è di circa 10 cm, ma nel complesso varia molto a seconda della tipologia e della fase di crescita delle piante. Alla base di detta struttura è inoltre presente una vasca di raccolta dell’acqua, in modo da garantire la pulizia dell’ambiente.
Sono presenti poi due spalline laterali ispezionabili, che fungono da vano di contenimento della pompa di irrigazione e come vano di passaggio dei tubi. Oltre alla parte idraulica del progetto è importante studiare anche quella elettrica, in modo da poter gestire anche da remoto, attraverso una centralina di controllo, i vari aspetti come l’irrigazione, il dosaggio del fertilizzante o l’igienizzazione della vasca.
Particolare attenzione è stata data alla scelta delle essenze vegetali tra cui: Philodendron scandensFicus pumila “White Sunny”, Philodendron “Imperial Green”, Anthurium clarinerviumFicus benjamina “Danielle”, Paphiopedilum maudiae "The Queen", Dracaena marginata.

Colore, texture e volumi conferiscono all’ambiente bellezza e armonia.

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    • Fabrizio Forniti

      Fabrizio Forniti

      Architect

      Rome / Italy

      Fabrizio Forniti nasce a Roma nel Febbraio del 1974. Cresce e compie proficuamente i propri studi nella Città di Roma, sviluppando nel corso degli anni, specialmente ai tempi del liceo, una grande passione per le materie scientifiche, per il disegno tecnico ed artistico, e per la storia dell’arte in generale, dalla pittura, alla scultura, e soprattutto, all’architettura. Proprio per sviluppare ed approfondire i campi che maggiormente lo avevano appassionato nel corso del tempo, decide d’iscriversi alla facoltà di architettura dell’Università La Sapienza di Roma. Durante gli studi universitari ha modo di comprendere quanto vasto e multidisciplinare sia l’ambito d’intervento dell’architetto, che spazia “dalla forchetta alla città”, appassionandosi alle varie materie andando dalla progettazione, alla tecnologia dei materiali, dal consolidamento, alla scienza del rilievo e della rappresentazione, dalla storia dell’architettura, all’urbanistica. Seppur utilizzando ed apprezzando il valore e l’utilità del disegno a mano libera, è tra i primi studenti della facoltà ad utilizzare la tecnologia CAD e la modellazione solida 3D nell’ambito della progettazione e della rappresentazione dell’architettura. Si laurea infine con lode con una tesi sperimentale sviluppata con le più moderne tecnologie, tra cui la scansione laser 3D, presso il Dipartimento di Rappresentazione della facoltà di architettura dell’Università La Sapienza di Roma, all’epoca diretto dai Professori Riccardo Migliari e Mario Docci. Nel 2001, completati gli studi universitari, entra a far parte dello studio di architettura e design Zuccon International Project di Roma, guidato dagli Architetti Gianni Zuccon e Paola Galeazzi. Durante gli anni di collaborazione con lo studio Zuccon ha modo di sviluppare le proprie conoscenze nell’ambito dell’interior e dell’exterior design di importanti imbarcazioni a motore prodotte dai vari cantieri navali del Gruppo Ferretti: Bertram, Custom Line, Ferretti, CRN, ed Aprea Mare; partecipando attivamente alla progettazione e cantierizzazioni di imbarcazioni di successo come: Ferretti, Bertram, CRN, Navetta, ed il catamarano a vela Aldabra 600. La grande esperienza maturata in ambito navale presso lo studio Zuccon lascia un profondo segno in lui, in termini di visione dell’architettura, attenzione ai particolari, accuratezza nel mettere sempre l’uomo al centro di ogni progetto, e costante ricerca di un rapporto sinergico con la committenza. Parallelamente all’attività svolta in ambito nautico, si occupa nel corso degli anni di consulenze e progettazioni in ambito edilizio, curandone i vari aspetti: studi preliminari di fattibilità, progettazione, cantierizzazione, direzione dei lavori, gestione della sicurezza di cantiere, ed anche, espletamento di tutti i vari adempimenti amministrativi ed urbanistici. Nel 2003 fonda lo studio di architettura Forniti, con cui, eccezion fatta per alcune saltuarie collaborazioni in ambito nautico, si dedica pienamente al mondo dell’architettura e dell’edilizia, curando interventi di ristrutturazioni di immobili residenziali, direzionali, commerciali ed industriali. Inizia a collaborare con importanti gruppi immobiliari e società di Real Estate, per le quali segue importanti interventi di ristrutturazione e consulenza pre e post acquisitiva di importanti asset immobiliari. Durante gli anni accademici 2003-2004 e 2004-2005 svolge attività di docenza presso l’Istituto Quasar di Roma, partecipando ai corsi di Habitat Design 1 e 2 tenuti dal Prof. Arch. Luca Leonori. Nel 2014, e più precisamente il giorno 21.02.2014, in occasione del suo 40° compleanno, l’Architetto Forniti fonda la FAD Fucine Architettura Design. La decisione di creare un nuovo soggetto dedicato esclusivamente all’architettura e al design, nasce dalla volontà di distinguere tali ambiti d’intervento dall’originario studio Forniti, che dopo oltre 10 anni di attività aveva visto crescere in maniera pressoché costante il proprio know-how tecnico-professionale, e la gamma dei servizi offerti che andavano dalla consulenza amministrativa e catastale all’interior design. In sintesi, la FAD nasce dalla volontà di tornare all’originaria passione per l’architettura, l’arte, ed il design, grazie ad una nuova struttura autonoma ed indipendente, distinta rispetto all’originario studio Forniti, che continua a svolgere la propria attività di consulenza in ambito tecnico, urbanistico-edilizio e catastale. )