Geometria, colore, luce

La metafisica contemporanea di Ettore Spalletti

by Rossana Vinci
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Nella sua ricerca intima e personale Ettore Spalletti solca i confini della pittura e della scultura, affascinando per la capacità che hanno le sue opere di divenire parte integrante dell’ambiente architettonico - spazio che si fa infinito pur nelle tre dimensioni - andando a intaccarne una quarta, totalmente astratta.

 

Trovando le sue radici nel minimalismo, nell'arte povera e nel rinascimento, la pratica artistica di Spalletti sorpassa il figurativo e l’astratto, il presente e il passato, indagando la realtà che viene frammentata in forme pure e semplici ma di grande effetto plastico, grazie anche all’uso di blocchi di materiale compatto come l'alabastro, il marmo, l'onice.

 

La ricerca del colore si pone come un esercizio quasi religioso, le alchimie cromatiche derivano dalla scelta di quattro tonalità fondamentali: l'azzurro colore dell'atmosfera, in cui viviamo e respiriamo, il rosa che corrisponde all’incarnato del nostro corpo, il grigio come sintesi cromatica e infine il bianco, struttura primaria su cui costruire l'opera.

 

Grazie alla sola forza della geometria, del colore, e della luce, i suoi quadri, le sue sculture e i suoi ambienti danno la sensazione a chi li osserva di poter toccare il colore, di ricevere un’esperienza fisica e reale da qualcosa che, in verità, è astratto e ideale.

 

Nel 2014 Spalletti espone le sue opere in un circuito museale formato dal MAXXI di Roma, dalla GAM di Torino e dal Museo Madre di Napoli, dando alle tre mostre uno stesso titolo: un giorno così bianco, così bianco.

Ettore Spalletti – Un giorno così bianco, così bianco – veduta della mostra presso il Museo Madre, Napoli 2014 – ©MADRE Napoli

 

 

Nel 2016 realizza insieme a sua moglie, l’architetto Patrizia Leonelli, la Cappella di Villa Serena a Città Sant’Angelo a Pescara, un luogo all’interno del quale il visitatore si immerge nel colore, come in un affresco.

 

In questa piccola chiesa si vede come i colori - dall’azzurro tenue al blu intenso, al verde, al rosa, all’oro – e la luce diventano parte del costruito invitando alla contemplazione. Un’opera d’arte totale, dove l’artista ha disegnato accuratamente ogni elemento.

Ph. Ela Bialkowska and ILan Zarantonello, ©OKNOstudio

 

 

"Il colore, come si sposta, occupa lo spazio e noi entriamo. Non v’è più la cornice che delimitava lo spazio. Togliendola, il colore assume lo spazio e invade lo spazio. E quando questa cosa riesce, è miracolosa". (Ettore Spalletti, 2006)

 

 

Cover image: Ettore Spalletti | Un giorno così bianco, così bianco | veduta della mostra presso il Maxxi, Roma 2014 | ph ©Matteo Ciavattella

 

 


Informazioni su Ettore Spalletti
Iniziato ad esporre nel 1975, dando il via ad una carriera che lo fa conoscere dal pubblico di tutti i principali musei del mondo, sia con mostre collettive che con mostre personali.
Dal punto di vista istituzionale, sono certamente da menzionare le personali presso: il Museo Nazionale d'Arte di Osaka, Documenta IX Kassel (1982 1992), Guggenheim Museum di New York (1993), Musee d’art Moderne di Parigi (1991), quattro partecipazioni alla Biennale di Venezia (1982, 1993, 1995, 1997), Minimalia Palazzo delle Esposizioni Roma, Museum of Modern Art di New York (2000), XIV Quadriennale di Roma: la rivista mensile di arte contemporanea "Artforum", ha definito la personale di E.S. presso la Henry Moore Foundation a Leeds come uno degli eventi più importanti dell'arte mondiale del 2005.
Nel 2010 è il vincitore del Premio Terna per l'Arte Contemporanea.
Il 5 maggio 2017, viene insignito della laurea honoris causa in architettura presso l'Università Gabriele D'Annunzio dì Pescara.

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