Ultimo saluto a Gabriele Basilico

Viene a mancare uno dei maestri della fotografia italiana e internazionale

by Valentina Ieva
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Si è spento all'età di 69 uno tra i più noti maestri della fotografia: Gabriele Basilico.

Dopo diversi mesi di malattia, la scena contemporanea della cultura visiva, dell'arte e dell'architettura porge l'ultimo saluto ad uno dei suoi maggiori protagonisti.

Gabriele Basilico ha partecipato alla 13° Biennale di Architettura, La Biennale di Venezia con Common Pavilions: una serie di 80 scatti in bianco e nero che ritraggono lo spazio dei Giardini, una delle due sedi della Biennale, sono stati allestiti dallo studio d'architettura di Diener & Diener. Le parole del maestro sull'installazione:

"Quando con Adele Re Rebaudengo e Roger Diener abbiamo deciso di raccontare questo luogo veneziano ricco di incanti, avevamo di fronte a noi due possibilità: i momenti concitati e intensi durante le esposizioni internazionali – che si sviluppano per un terzo di un anno solare – oppure il letargo che invade i Giardini per il resto dell’anno. Da subito ci è sembrata più interessante la seconda opzione. È emozionante visitare i Giardini senza il fiume umano che li invade, osservare i padiglioni – architetture solitarie abbandonate nell’attesa, con una corporeità fisica silenziosa – nel loro stato latente, senza il rumore del consumo espositivo".

Biografia Gabriele Basilico nato a Milano nel 1944, inizia a fotografare nei primi anni ’70, dopo la laurea in Architettura. La città e il paesaggio urbano erano e sono i suoi ambiti di interesse e di ricerca. Nel 1981 tiene la sua prima mostra personale a Roma dal titolo, "Ritratti di fabbriche. Milano: immagini dell’area industriale urbana 1977-1980" presso A.A.M. Architettura Arte Moderna (24 febbraio) a cura di Francesco Moschini.

È del 1983 la prima mostra pubblica: Milano, ritratti di fabbriche al PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano.

Il primo incarico internazionale è del 1984, quando viene invitato a partecipare alla Mission Photographique de la D.A.T.A.R., voluta dal governo francese per documentare la trasformazione del paesaggio nazionale contemporaneo. Da questo lavoro nascono il libro e la mostra Bord de mer. Dopo qualche anno, nel 1990, riceve a Parigi il Prix Mois de la Photo per la mostra Porti di Mare. Ma è il progetto fotografico del 1991 sulla città di Beirut, devastata dalla guerra, a offrirgli l’occasione per la produzione di una serie di immagini che gli procurano una vasta eco internazionale.

Un primo bilancio su 15 anni di fotografie (1978-93), poi raccolto nel libro L'esperienza dei luoghi, è oggetto della retrospettiva alla Fondazione Galleria Gottardo di Lugano. Invitato alla Biennale di Venezia del 1996 con la mostra Sezioni del paesaggio italiano, riceve il premio Osella d'oro per la fotografia di architettura contemporanea.

Nel 2000 pubblica Cityscapes, libro di oltre 300 immagini realizzate a partire dal 1984, da cui seleziona una serie di fotografie per le esposizioni allo Stedelijk Museum di Amsterdam, al CPF, Centro Portugues de Fotografia di Porto, al MART di Trento e Rovereto, e al MAMBA, Museo de Arte Moderno de Buenos Aires. Sempre nel 2000 svolge un lavoro sull’area metropolitana di Berlino su invito del DAAD, Deutscher Akademischer Austausch Dienst e espone Milano, Berlin, Valencia all’ IVAM, Istituto Valenciano de Arte Moderno. Il volume Berlin gli varrà da PhotoEspaña il premio per il miglior libro fotografico dell’anno.

Tra le iniziative recenti, ha partecipato a varie mostre colletive: nel marzo 2004 al CGAC (Centro Galego de Arte Contemporanea) di Santiago de Compostela, nel 2005 al Palazzo Reale di Napoli e alla GAM, Galleria d’Arte Moderna di Torino. Alla fine del 2005 ha pubblicato il libro Scattered City, raccolta di 160 immagini inedite di città d’Europa. Nel 2006 la Fundação Calouste Gulbenkian di Lisboa ha presentato una sua mostra personale.

Dopo un viaggio in Israele con Amos Gitai, ha collaborato con il regista e con Ennio Morricone per l’evento DOMUS Free Zone al teatro Manzoni di Milano. Il suo lavoro è riassunto nel volume Photo Books 1978-2005, illustrato con le foto di copertina, immagini interne, e brevi testi tratti da oltre 50 libri personali e da una selezione di libri collettivi. Nel giugno 2006 la Maison Europeenne de la Photo, Paris, presenta la mostra "Gabriele Basilico-Photographies 1978-2005", a corredo della quale pubblica la monografia Appunti di un Viaggio.                                                                                                                                                           

Foto: Accademia Nazionale di San Luca, Roma, 28 Ottobre 2011 | Francesco Moschini con Gabriele Basilico \ Foto di Gabriel Vaduva | Courtesy e Copyright: Gabriel Vaduva / Archivio A.A.M. Architettura Arte Moderna

Nel 2007 viene presentata a Mantova al Palazzo della Ragione l’esposizione delle fotografie tratte dal lavoro dedicato alla città. Partecipa alla mostra collettiva Ereditare il paesaggio nell’ambito del Festival della fotografia di Roma. il paesaggio, fotografie 1978-2006. E’ invitato, unico artista italiano, alla Cinquantaduesima Esposizione d’Arte della Biennale di Venezia dove presenta otto fotografie selezionate dalla serie Beirut 1991. Ancora nel 2007 realizza un reportage fotografico sulla città di Bari per conto della Pinacoteca Provinciale.

Su incarico del Dipartimento di Fotografia del S.F.M.O.M.A. (San Francisco Museum of Modern Art) intraprende la sua prima campagna fotografica negli Stati Uniti, esplorando in tutte le direzioni la Silicon Valley, E nel gennaio 2008 il museo americano dedica i propri spazi a questo progetto, esponendo 43 fotografie in bianconero e colore, raccolte, insieme ad altre immagini tratte dallo stesso lavoro, nel volume Gabriele Basilico-Silicon Valley. Avvia un progetto fotografico sulle sette Torri Staliniane a Mosca. Viene insignito dalla Fondazione Astroc di Madrid del Premio Internazionale per la Fotografia di architettura 2007 e invitato ad esporre in quella sede trentasei fotografie, corredate da un volume appositamente realizzato, intitolato Intercity.

Partecipa al Festival Internazionale della Fotografia di Roma presentando al Palazzo delle Esposizioni una mostra di scatti appositamente realizzati attraversando la città capitolina seguendo il corso del Tevere. Nel 2008 inizia un lavoro sulle Torri Staliniane a Mosca. Partecipa alla mostra "Italics", curata da Francesco Bonami per Palazzo Grassi, Venezia, con il suo progetto Contact del 1984. E’ invitato dalla Cité de l’Architecture/Palais de Chaillot a Paris a presentare in anteprima nel mese di ottobre una selezione di fotografie relative al lavoro realizzato a Mosca. Nel 2009 torna ad esporre a Roma, a distanza di trent’anni, con la mostra personale dal titolo, "Ritratti di architettura" presso A.A.M. Architettura Arte Moderna. (Fonte: www.aamgalleria.it)

Foto di Copertina di Gabriel Vaduva \ Courtesy e Copyright: Gabriel Vaduva / Archivio A.A.M. Architettura Arte Moderna

Biography

Gabriele Basilico (born in 1944) lives and works in Milano. In the early seventies, after graduating from the Faculty of Architecture, begins to photograph urban landscape. His first project Milano ritratti di fabbriche 1978-80 portrayed the milanese industrial area.

In 1984 he is invited, as the only Italian photographer, to work on the project of the Mission Photographique de la DATAR, an enormous undertaking to record the contemporary French landscape promoted by the French government. In 1991 participates with a group of international photographers in the photographic Mission on the city of Beirut at the end of the war.

Since then, Gabriele Basilico has carried out many solo and group campaigns on different cities all around the world and his work has been presented in many shows, books and catalogues. Among them Porti di mare (1990), Bord de mer (1992), L’esperienza dei luoghi (1994), Italy, cross-sections of a country (1998), Interrupted City (1999), Cityscapes (1999), Berlin (2001), Beirut (2003), Scattered city (2005), Montecarlo (2007), Intercity (2007).

The latest realized photographic projects are: Silicon Valley commissioned by the San Francisco Museum of Modern Art, Roma 2007, Vertical Moscow, a photographic survey on the urban landscape of Moscow portrayed from the top of the Stalin’s Seven Skyscrapers, Istanbul 05.010, Shanghai 2010, Beirut 2011, Rio de Janeiro 2011. ( Source: www.commonpavilions.com)

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      Valentina Ieva

      Architect

      Bari / Italy

      Laureata in Ingegneria edile-architettura, giornalista per professione, web writer per diletto. Amante di architettura, design, fotografia e libri di carta. Dipendente dai social, Instagram e InstaStories su tutti. Affamata di vita, viaggi e storie da scoprire. Qualunque forma d'arte mi affascina da sempre e non posso pensare una vita senza: emozioni forti, immaginazione, buona musica, cucina pugliese, sole e gatti. Per dirla con le parole di Battiato, non potrei vivere senza: ‘un soffio al)

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