Lubiana: pronto lo Sports Park Stozice

Il grande impianto sportivo dalla pelle metallica è progettato da Sadar + Vuga

by Miriam de Candia
0
0 Love 664 Visits

La fine del 2011 segna il completamento definitivo del complesso sportivo Stožice degli sloveni SADAR + VUGA a Lubiana con l’inaugurazione del centro commerciale, che affianca lo Stadio ed il Palazzetto dello Sport (aperti al pubblico nel 2010).
 
La storia della struttura parte nel 1997, quando SADAR + VUGA vince il primo premio del concorso internazionale per la realizzazione del complesso sportivo, i lavori di cantiere partono nel 2008. Il 9 maggio 2011 SADAR + VUGA riceve lo Zupancic Award, premio assegnato dalla Città di Lubiana per la “qualità dell’intervento e la carica motrice che esso esercita sul tessuto urbano circostante”.
 
Lo Sports Park Stozice è il risultato dell’interazione fra pubblico e privato, nello specifico fra la Città di Lubiana e la Grep Development Company. Il complesso -187.500 metri quadrati- si trova a nord della città e comprende lo stadio, il palazzetto dello sport e il centro commerciale. Intorno, un parco circonda gli edifici, diventando elemento di connessione visiva fra il fiume Sava e il verde situato nel cuore della città. Con il suo manto verde, il parco fa eco all’andamento orizzontale del sito, esprimendo in questo senso confidenza con l’area nella quale si inserisce. Le strutture monolitiche dello stadio e del palazzetto emergono rispetto al parco e costituiscono un punto di vista privilegiato sulle Alpi, sul castello in collina, sulle torri del centro cittadino. Lo Sports Park Stozice cambia il volto della periferia di Lubiana attraverso la convivenza di spazi verdi e di strutture per attività ricreative; l’obiettivo è di creare nuovi scenari per l’interazione sociale e le attività della comunità.
 
Con 16.000 posti a sedere, lo stadio “affonda” nel parco; soltanto la copertura emerge, simile al cratere di una cava abbandonata. In questo senso lo stadio e il palazzetto dello sport si presentano come la giustapposizione l’uno dell’altro: il primo è il “negativo” del secondo, che invece emerge dal terreno. Per quanto diversi nella struttura, essi adottano lo stesso linguaggio formale in modo da essere letti come elementi di unico scenario progettuale. La scelta dei materiali contribuisce a creare una liaison fra i due edifici: il rivestimento della copertura dello stadio, per esempio, è lo stesso di quello adoperato per il guscio del palazzetto.
 
Attorno alla copertura si distribuiscono quattro rampe di scale che conducono agli ingressi; in prossimità di esse il parco si abbassa gradualmente fino a rivelare la struttura come un edificio aperto, come una depressione nel terreno. Il profilo della copertura, realizzata in acciaio e con una griglia di 4x4 metri, assomiglia a quello di un cratere e diventa il simbolo dello stadio a scala urbana.
 
Protagonista del palazzetto dello sport, con 12.000 posti a sedere e in parte interrato, è la copertura-guscio a forma di cupola. La piattaforma del parco incontra il bordo del guscio che, disegnato come un festone, si apre verso l’esterno. Il risultato è quello di una copertura che scandisce, attorno al suo perimetro, una sequenza di aperture a mezzaluna simili a “occhi” o a “cannocchiali” visivi sul parco. Come lo stadio, l’intera cupola presenta un rivestimento che cambia colore in funzione delle condizioni atmosferiche
e della distanza dalla quale la si osserva. La collocazione delle tribune è studiata per avere la massima compattezza degli spazi e per consentire agli spettatori la massima vicinanza all’azione. L’ingresso inferiore, destinato ai VIP, e quello superiore con i chioschi, circondano l’interno del palazzetto e si aprono verso il parco; lo spazio a doppia altezza, inoltre, rende possibile la vista sull’esterno anche dalle tribune. Nel suo complesso, il progetto propone un dialogo fra natura e ambiente costruito, oltre che un modello di riferimento per la trasformazione degli spazi pubblici cittadini.
 
Situato accanto allo stadio e al palazzetto, il centro commerciale è il terzo elemento del complesso Sports Park Storice. Aperto ogni giorno della settimana, contribuisce a rendere vitale l’area anche in assenza di eventi sportivi. I due livelli del centro commerciale e del parcheggio si sviluppano per dodici metri sottoterra, lì dove da tempo si trovava una cava di pietra ora dismessa. La copertura sulla quale si estende la piattaforma del parco, progettato dallo Studio AKKA di Lubiana, è organizzata in singoli microambienti che offrono luoghi di ristoro e relax. Il parco è concepito come qualcosa di più rispetto a un semplice spazio all’aperto: le aree gioco, la micro topografia, la varietà della sua vegetazione, l’articolazione della sua pavimentazione lo trasformano in uno spazio urbano ibrido, nel quale l’elemento naturale dialoga con quello artificiale, la vivacità con la quiete, il pieno con il vuoto. Il centro commerciale è in continuo rapporto con il parco: attraverso le aperture sulla sua copertura, e ancora tramite i padiglioni commerciali che emergono rispetto al parco e gli ingressi sistemati a verde.

Davanti agli ingressi si apre una grande superficie asfaltata pensata come una piazza centrale sotto il livello del parco. Nel punto di incontro fra la piazza e la piattaforma del parco, questa termina la sua corsa con una parete verticale a strapiombo che diventa la facciata del centro commerciale.

Comments
    comment
    user
    Author
    References
    Stožice Stadium and Multi purpose Sports Arena 4

    Stožice Stadium and Multi purpose Sports Arena

    Ljubljana / Slovenia / 2011