Ritardo lavori: ecco perché spesso dipende dal cliente e come Bianchetti vi ha posto rimedio

Progettazione

by Fratelli Bianchetti
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In edilizia è frequente che i clienti si lamentino perché i lavori sono durati più di quanto stimato, e ciò è chiaramente connesso ai conseguenti disagi e all’aumento dei costi. Non si sente mai dire dal cliente che le maggiori responsabilità di questi ritardi sono sue. D’altra parte, come si può dire che la colpa è del cliente quando non è lui a lavorare? In quest’articolo analizzeremo le principali fonti di ritardo lavori e perché spesso dipendano proprio dal cliente.


Quando un cliente decide di ristrutturare o costruire una casa, dopo aver firmato il contratto la prima cosa che chiede è “Quando iniziamo?”. La sua priorità è cominciare, non finire in tempo, e questo è il primo problema, perché molte volte non ci sono i presupposti per cominciare: mancano le scelte che il cliente è tenuto a fare. Queste scelte sono tipiche, e sempre le stesse: sanitari, interruttori, porte, finestre ecc. A tal proposito è ricorrente la frase “Sì, ma adesso non ti servono queste informazioni”. Purtroppo, invece non è così, ecco due esempi di casi reali:


Cliente: “Dobbiamo scegliere la cucina? Ma come non ci sono ancora i muri!?!”


Project Manager: “Vero, ma senza cucina non posso progettare l’impianto elettrico e dell’acqua e quindi non posso completare i muri.”


Project Manager: “Mi servirebbe sapere che WC hai scelto.”


Cliente: “Perché?”


Project Manager: “Perché ogni WC ha delle caratteristiche diverse e devo predisporre scarico e attacchi nel muro prima di montarlo, altrimenti non posso continuare con i lavori.”


Purtroppo quest’atteggiamento è tipico: il cliente pensa spesso di saperne più, di avere sempre tempo perché tanto i lavori non sono ancora a quel punto, ed è proprio lì invece che si creano le dilazioni di tempo che finiscono col far tardare i lavori.


A volte, nemmeno la spiegazione “tecnica” risolve, ed è allora necessario procedere con i paragoni, il nostro classico è: Quando vai a comprare un’autovettura non dici al venditore “Sì, prendo quel modello, ma il colore glielo dico quando siete pronti a verniciarla”.


Proprio questo è allora il motivo per cui il servizio “chiavi in mano” Bianchetti prevede una serie d’incontri preliminari, necessari a prendere tutte le decisioni utili a elaborare un’accurata e definitiva progettazione esecutiva.


Un altro tipico fattore di ritardo lavori è l’interferenza da parte del cliente nell’esecuzione degli stessi. Forse perché i nostri nonni hanno fatto sacrifici per costruire (molte volte con le loro stesse mani) la propria casa e, ascoltando i loro racconti, alcuni di noi hanno pensato di essere magicamente diventati architetti, ingegneri, costruttori con la competenza per intromettersi nelle lavorazioni di chi, queste competenze, le ha maturate in 20 o anche 30 anni di mestiere.


Poiché il paragone con l’autovettura fa sempre grande presa sull’italiano, anche qui ne abbiamo trovato uno su misura “Non andiamo a controllare in produzione mentre stringono i bulloni o assemblano la vettura: il lavoro va valutato e verificato quando è finito”.


Per risolvere questa complicazione abbiamo creato, all’interno del nostro servizio, una road map con degli appuntamenti prestabiliti per permettere al cliente di verificare insieme a noi e al progettista l’andamento dei lavori.


Ultima, ma non per questo meno importante, fonte inesauribile di ritardi lavori è la mancanza di una progettazione esecutiva degli impianti. Quando in cantiere giunge il momento degli impianti, è consuetudine che l’idraulico o l’elettricista chiami il Direttore dei lavori per trovarsi in cantiere e “tracciare” gli impianti. In parole povere, si va in cantiere con una bomboletta spray e si segnano sui muri le posizioni di collettori, cassette di derivazione, WC, interruttori ecc. Il tutto secondo l’idea del progettista.


Nei migliori dei casi, in seguito ci si confronta con il cliente che, ovviamente, non riesce a capire da una “X” su una struttura di cartongesso se l’interruttore sia all’altezza giusta vicino al televisore o al letto, quindi si procede. Per poi accorgersi che non andava bene e che bisogna rifare il lavoro, con spreco di tempo e di denaro.


La progettazione degli impianti è necessaria, per questo Bianchetti l’ha inserita quale parte integrante del proprio servizio: non iniziamo alcun cantiere se non sono stati definiti tutti i dettagli, anche con riferimento agli impianti.


Ora, leggendo quest’articolo, sembra che la categoria dei costruttori sia esente da colpa quando si parla di ritardi. Sappiamo anche noi che non è così, chiaramente, ma sappiamo anche che un’adeguata progettazione e una corretta pianificazione lavori consentono di azzerare i ritardi, certo ci vuole un atteggiamento e un metodo di lavoro disciplinato e consapevole.


Il Metodo Bianchetti permette proprio questo, ed è per questo motivo che abbiamo inserito nel nostro servizio un rimborso giornaliero in caso di ritardo, ovviamente qualora si segua correttamente il nostro metodo.


Scegli un general contractor che ti dà delle garanzie sui tempi e sui costi dell’intervento edilizio.
Contatta ora un Project Manager Bianchetti: fino a fine settembre preventivo e stima preliminare sono gratuiti!

 

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