Lavorazioni edili in parallelo

Il caso Urban Fitness

by Fratelli Bianchetti
0
0 Love 570 Visits

 

Ad inizio anno siamo stati contattati dalla famiglia Musicco, già cliente Bianchetti per altre commesse, con la richiesta di una valutazione per la riconversione di un locale adibito a servizi nel centro di Brescia.

 

Gli ambienti che in precedenza ospitavano un’importante parafarmacia e ancor prima il più grande negozio di elettrodomestici della Città, avrebbero dovuto ospitare ora una palestra di nuovissima generazione, con spogliatoi personali, servizio biancheria e asciugami, ma anche e soprattutto una serie correlata di servizi per la salute come fisioterapia, osteopatia e consulenza nutrizionale.

 

La famiglia, non nuova ad avventure imprenditoriali, aveva già stabilito un budget di spesa per l’intervento che, in prima battuta, avrebbe dovuto coinvolgere solo uno dei due piani a disposizione, quello destinato all’attività fisica, cioè alla palestra vera e propria con relativi spogliatoi.

 

In seguito al sopralluogo è però emersa la volontà del cliente di intervenire, si pensava in un secondo momento, anche nel piano interrato che nelle intenzioni di medio periodo avrebbe dovuto concretarsi in altri locali a uso ambulatoriale.

 

L’obiettivo era infatti, come accennato poco sopra, di offrire all’utenza della palestra un servizio completo, affiancando cioè altre professionalità e competenze complementari che potessero fare di questo luogo un “centro del benessere”, con, ad esempio, ambulatori di riabilitazione motoria piuttosto che studi per professionisti dell’alimentazione.

 

Chiaramente per noi, ma anche e soprattutto per il cliente, poter intervenire in un’unica soluzione, significava risparmiare certamente tempo e denaro, ma anche non creare successivamente difficoltà alla normale e quotidiana attività della palestra, nonché disporre da subito di questi nuovi spazi e quindi la possibilità di renderli operativi in breve.

 

Il cliente non era d’altra parte intenzionato a rivedere il budget stanziato per il progetto, già comunque rilevante. Così, grazie alle nostre competenze abbiamo proposto ai Musicco una soluzione che permettesse di sistemare anche i locali al piano interrato e destinati ai futuri ambulatori senza però rivedere significativamente il budget inizialmente deciso.

 

L’intervento in sé ha visto il completo ripensamento dei locali, poiché la nuova destinazione d’uso richiedeva servizi e bisogni totalmente diversi da quelli dell’esercizio precedente (la parafarmacia). Giusto per fare un esempio, i vari spogliatoi, che in questa palestra avveniristica e d’élite sono personali, per offrire il massimo comfort e privacy agli utenti, non esistevano.

 

Questo intervento di riconversione radicale non ha presentato particolari difficoltà tecniche per i nostri operatori, sebbene sia stato necessario ripensare e rifare tutti gli impianti, con particolare riferimento a quello idraulico, all’illuminazione e al riciclo dell’aria, vitale in una palestra.

 

In realtà, la problematicità di questo intervento sono stati i tempi di esecuzione, necessariamente stretti in conseguenza della stagionalità a cui molti di noi si dedicano all’attività fisica, intendendo il desiderio di ognuno di rimettersi in forma che spesso viene avvertito con l’arrivo della primavera e con lo spauracchio della prova costume estiva.

 

Di più, sono emerse ancor prima dell’avvio dei lavori alcune difficoltà burocratiche nell’ottenere i permessi necessari, che chiaramente non dipendevano dalla committenza ma dal Comune.

 

Infine si sono verificati ritardi nella consegna di alcuni impianti: ciò ci ha costretto ad approntare lavori prima di avere i macchinari da installare, con uno sforzo di progettazione importante per evitare errori che avrebbero sicuramente allungato i tempi.

 

L’insieme di queste difficoltà ha posto a noi Bianchetti una seconda sfida, oltre a quella sapientemente superata della revisione del progetto sulla base del budget predefinito, e cioè rendere i locali agibili e funzionali in tempi davvero molti stretti. Una sfida che abbiamo vinto grazie alla nostra abilità nel coordinamento intelligente di ogni nostra maestranza.

 

Quanto siamo riusciti a fare è stato eseguire in parallelo lavorazioni che solitamente sono svolte consecutivamente, ciò ha chiaramente richiesto grandissima attenzione nell’amministrazione dell’intervento per scongiurare ogni minima possibilità di errore che, inevitabilmente, sarebbe ricaduta sull’intero processo e avrebbe creato quel ritardo capace di far perdere clienti alla palestra.

 

Un’altra possibilità di affrontare questa problematicità della tempistica poteva essere quella di coinvolgere un maggior numero di operatori, soluzione cui spesso noi come altri facciamo ricorso, ma in questo specifico caso non era una strada percorribile: le dimensioni degli ambienti, di 110 mq al piano terra e 200 mq circa per l’interrato, ma anche la particolarità delle installazioni di alcuni macchinari tecnici, non lo permetteva: il rischio dell’errore o di intralcio era troppo alto.

 

Tecnicamente quindi la nostra strategia è stata quella di abbattere i tempi con una produzione snella, un concetto economico e di ingegneria gestionale che indica la filosofia produttiva di un soggetto volta ad eliminare sprechi di risorse e di tempo (ad esempio eliminando le interruzioni o le soste e inserendo maggiore rotazione degli addetti) e che ha sostituito nel corso degli ultimi decenni il concetto di produzione di massa.

 

La palestra è oggi operativa e sta già riscontrando un ottimo successo e interesse di pubblico con grande felicità della committenza, che ci non ha fatto segreto di aver scelto Bianchetti per le certezze che abbiamo saputo dar loro in precedenza e che abbiamo confermato anche in questa occasione: tempi, qualità e prezzi certi.

Comments
    comment
    user
    Author