Migliorare il comfort abitativo risparmiando energia

Risparmio energetico

by Fratelli Bianchetti
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Passare da una casa o ambiente di lavoro energivoro ad un edificio a risparmio energetico, o ancor meglio, che si autoalimenta, salva l’ambiente e migliora significativamente la qualità e il comfort abitativo.

 

Il discorso sul risparmio energetico, anche in edilizia, è diretta conseguenza delle tematiche ambientali sollevate dagli scienziati nel secolo scorso. A differenza però di quanto avvenuto per altri settori, ad esempio quello dei trasporti dove i cambiamenti di paradigma paiono più lunghi in conseguenza delle grandi lobby ma anche delle difficoltà tecniche e pratiche del passaggio a combustibili meno inquinanti, nel ramo edile le innovazioni che si sono portate hanno sùbito trovato grande adozione.

 

Da un lato, appunto perché qui l’innovazione è stata mena difficoltosa, ma anche perché è stata normata, nonché spesso favorita mediante sovvenzioni, sebbene relativamente ad aree geografiche caratterizzate da economie sviluppate e da buoni livelli di istruzione; dall’altro lato, perché i vantaggi riscontrabili oggi con l’implementazione di tecnologie di risparmio energetico edilizio sono legati ad un immediato innalzamento del comfort abitativo, il tutto a fronte di un notevole incremento del valore di mercato dell’immobile.

 

I vantaggi tangibili di chi decide di migliorare le prestazioni energetiche del proprio immobile sono legati alla vivibilità degli ambienti, dove, grazie ad una buona coibentazione si ottiene un valido isolamento delle pareti, pertanto un innalzamento delle temperature di tutte le superfici dell’edificio che a sua volta si traduce, d’inverno, in un minor dispendio energetico per ottenere temperature ambientali confortevoli; viceversa, d’estate, la coibentazione si rivela un’ottima arma contro il surriscaldamento. Ciò migliora sensibilmente la qualità del nostro stare in un ambiente chiuso, che, secondo recenti statistiche, è il 90% del nostro tempo di vita quotidiano. Chiaramente, va anche detto che emettere meno CO2 significa contribuire a sanare il clima del nostro pianeta, e quindi, di nuovo, a migliorare la qualità della nostra vita.

 

In Italia, il Legislatore ha definito una serie di parametri minimi da rispettare per la ristrutturazione o la costruzione di edifici, criteri che consentono di ridurre sia le spese energetiche che le emissioni di CO2, e quindi l’inquinamento. Lo stesso Governo ha inoltre, come molti di noi sanno, stabilito una serie di agevolazioni fiscali per incentivare ulteriormente il miglioramento delle prestazioni degli immobili esistenti. In questo senso, si noti che per usufruire oggi delle detrazioni fiscali al 65% per il risparmio energetico è necessario ristrutturare un edificio rispettando parametri specifici e sempre più restrittivi: per una rapida ma puntuale guida vai al post Detrazioni fiscali per il risparmio energetico 2016 su questo blog.

 

Ecco un piccolo schema chiarificatore delle possibilità per aumentare il comfort abitativo:

 

 

Quanto le Amministrazioni propongono non è però il massimo che si può ottenere: la spinta al cambiamento, all’innovazione importante, viene quasi sempre dal basso, dagli operatori di settore e da chi ha realmente sposato una causa. Nascono così gli edifici ZEB e nearly ZEB, dove l’acronimo sta per Zero Energy Building, che saranno argomento di un prossimo articolo in questa rubrica sul risparmio energetico.

 

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