Milano: un “Evento Responsabile” per restituire alla città i Chiostri dell’Umanitaria

Nuovi passi nel progetto pluriennale di recupero dell’ex convento francescano

by roberta dragone
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Prosegue a Milano l’importante restauro degli spazi rinascimentali e dei giardini dei Chiostri dell’Umanitaria, l’ex convento francescano del ‘400 sito in via San Barnaba 38. Si tratta dell’ambizioso “Evento Responsabile” che vede Paola Lenti, capofila del progetto, impegnata dal 2011 insieme a Menotti Specchia, Oikos e Davide Groppi. Un restauro a lungo termine – che dovrebbe proseguire sino al 2015 – con l’estemporaneità del Fuorisalone che, per due anni consecutivi, ha visto l’ex convento protagonista di una suggestiva esposizione ad opera dei partner coinvolti.

L’ ex convento francescano è suddiviso in quattro chiostri rinascimentali – Glicini, Statue, Memoria, Pesci – con giardini nascosti e spazi autentici come il Salone degli Affreschi, l’ex Refettorio ed una sala in cui spiccano fregi e dipinti risalenti ai primi decenni del XVI secolo.

L’edizione 2011 della settimana milanese del design fu occasione per avviare i lavori. L’allestimento veniva sin dallo scorso anno concepito non perché durasse per il solo breve periodo del fuorisalone, ma nella nuova prospettiva di restituire alla città un gioiello rinascimentale, come spazio rinnovato e fruibile. Ciascuna delle aziende coinvolte offriva un contributo concreto per il restauro della prestigiosa location: gli eleganti e colorati arredi Paola Lenti, la pavimentazione e le pareti verticali in legno realizzate da Menotti Specchia, il ripristino degli intonaci originali ad opera di Oikos, l’illuminazione degli spazi interni ed esterni firmata Davide Groppi.

L’edizione 2012 del Fuorisalone è stata preziosa occasione per nuovi importanti passi nel programma pluriennale di recupero. Quest’anno l’attenzione si è concentrata sull’auditorium, con la posa della nuova pavimentazione, e nel percorso di recupero delle aree esterne, con un nuovo sistema di illuminazione.

Colore, forma e materia sono stati anche quest’anno gli indiscussi protagonisti dell’allestimento.

Paola Lenti ha presentato le nuove soluzioni di cui si è arricchita la Home Collection: il divano componibile Kimono (Francesco Rota); Pillar (Victor Carrasco), divano dai mille particolari sartoriali; Ribbon (Claesson Koivisto Rune), serie di sedute versatili di ampie dimensioni.

Di grande suggestione anche le neo-nate di Aqua Collection, con eleganti, comode e rilassanti sedute, dondoli, altalene, amache, strutture ombreggianti, oltre ai nuovi elementi Afra, Cove e Canvas a completamento delle serie esistenti.

Menotti Specchia ha realizzato le pavimentazioni esterne dei Chiostri con DeckOut, mentre per l’Auditorium è stato scelto Techno, pavimento in prefinito industriale perfetto per ambienti pubblici ad elevato calpestio.

Ma la grande novità di quest’anno, indiscutibilmente meritevole di attenzione, è MoveWay, un prototipo ora in fase di ingegnerizzazione, realizzato con l’architetto Kicco Bestetti: legno e sabbia su supporto di materiale riciclato. MoveWay è un pavimento per esterni che rivoluziona il concetto di “rivestimento”: non copre, ma si integra con il terreno sottostante, accogliendo la crescita dell’erba e i naturali movimenti del terreno. Un’estetica della naturalezza ricreata, ideale per sottolineare il fascino storico e il carattere più intimo dei Chiostri. 

Oikos ha costruito all’interno dei Chiostri una “casa nella casa”, una stanza in cui si giunge al termine del viaggio espositivo. Un museo le cui pareti vivono di esempi della materia Oikos.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MoveWay, Menotti Specchia

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