Costruzione di 2 scuole per l'infanzia: 'Ponzano'. Prato | Satu-Susanna Brugnoli

Prato / Italy / 2008

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Il criterio generale seguito nella impostazione del progetto è quello di definire uno spazio che, soddisfacendo all’insegnamento ed alla formazione di gruppo, corrisponda anche all’esigenza di articolarsi nelle diverse funzioni con continuità e con il minor numero possibile di barriere che impediscono o inibiscono la curiosità dei bambini.

Le cinque caratteristiche che meglio descrivono il progetto sono: • la trasparenza: porte vetrate, pareti vetrate; • la flessibilità: ogni spazio può assumere molteplici funzioni; • la modificabilità: vari ambienti possono essere integrati variando la loro dimensione e funzione; • la riconoscibilità: vi sono elementi di facile interpretazione per il riconoscimento dei vari ambienti da parte dei bambini; • la fluidità della distribuzione: sono stati eliminati i rigidi corridoi di distribuzione passando da un ambiente ad un altro con vie di comunicazione interne.

Alla continuità degli spazi interni destinati alle diverse specifiche funzioni, si è cercato di far corrispondere anche la proiezione dei suddetti spazi interni alle aree esterne attrezzate per i vari giochi dei bambini. Elemento transitorio fra la sezione interna e l’esterno è la loggia che definisce una zona d’ombra particolarmente utile nelle stagioni più calde.

Luogo di particolare importanza per la socializzazione e la funzione educativa è la mensa. Dimensionata con l’ipotesi del doppio turno in un unico grande ambiente di 35 mq. si affaccia verso il giardino in direzione nord-ovest attraverso un involucro vetrato a controllo solare garantendo un elevato confort ambientale interno.

Affinché le attività ordinate o quelle libere possano svolgersi in parte al chiuso ed in parte all’aperto, gli spazi relativi sono stati previsti in stretta relazione con l’esterno, che dovrà essere appositamente organizzato; più precisamente ogni sezione avrà un proprio spazio all’aperto, cui si accederà dall’aula. Sul lato opposto si sviluppa un giardino dal paesaggio morfologicamente stimolante, capace di simulare situazioni naturali fantastiche che invitano all’avventura. L’area è composta da due piccole colline circondate da un percorso ad otto, culminante con un piccolo ponte che raccorda le due sommità delle colline. A nord-est troviamo un piccolo orto didattico nel quale i bambini possono svolgere esperienze didattiche di piccola coltivazione.

Tutte le aree verdi hanno dei percorsi costituiti da pavimenti drenanti. Gli impianti di arborei sono di 3° grandezza (alberi da frutto, alberi a portamento pendulo) capaci di costituire zone ombrose, mentre le siepi hanno un andamento irregolare e sono costituiti da piante come il rosmarino, la lavanda e il lauro (tutte non tossiche o velenose). Per la loro irrigazione si è previsto l’utilizzo di acque piovane trattate e raccolte in una cisterna di accumulo interrata.

Nella progettazione si è prestata particolare cura all’ubicazione degli spazi destinati alle diverse attività, in funzione del soleggiamento: dato che l’orientamento delle aule è sud-est si è provveduto a schermature orizzontali “brise-soleil”. In particolare si rileva l’integrazione tra spazio esterno e spazio interno determinata dalla composizione articolata dei volumi. Il sistema di circolazione si appoggia all’asse longitudinale che connette la mensa agli spazi di servizio e simultaneamente conduce ai giardini esterni. Su questo si innestano gli accessi ai diversi spazi per la didattica. Il raccordo ai percorsi interni della scuola attuale è garantito da una piazza interna superiormente vetrata con vetri a controllo solare con alcune installazioni fotovoltaiche.

Le sei aule, previste per le principali attività ordinate, si compongono di tre aree funzionalmente distinte: • uno spazio per il relax e il riposo al piano superiore con la volontà di offrire le migliori condizioni di riparo dai rumori e dalla luce e favorire un riposo più intenso; • uno spazio per le attività a tavolino e speciali; • uno spazio adibito per le attività pratiche. Da ogni aula, attraverso la piazza interna, si accede ai vari laboratori (attività libere).

Particolare attenzione è stata posta all’isolamento termico e acustico sia delle murature esterne e delle pareti vetrate e di particolare efficacia il tetto a giardino. La copertura verde si smaterializza nella sua allusione naturalistica; ne scaturisce un edificio organico ed elegantemente morbido, plasmato e permeato dal verde, reso aperto e trasparente dal vetro.

La scuola è un progetto dove entra fortemente in gioco lo spazio come flusso, per questo si è pensata una struttura in armonia con la natura, integrata nel paesaggio, usufruibile come piacevole punto di ritrovo.

Forma, struttura e organizzazione spaziale dell’edificio, funzionali alle esigenze legate alle attività didattiche, assumono il ruolo di integrazione e moderazione delle condizioni ambientali esterne in relazione alle necessità di comfort interno. La concezione di un edificio organico, parzialmente coperto dal manto erboso, costituisce efficace strumento di ottimizzazione e controllo microclimatico oltre che elemento visivo e praticabile. L’organismo architettonico, risponde planimetricamente alle esigenze di integrazione funzionale con percorsi e viabilità in progetto, raccordandosi con le diverse quote altimetriche del sito.

Grazie a questo paesaggio artificiale, creato attraverso modellazione e piegatura di superfici e grandi spazi di copertura illuminati dall’alto, il progetto definisce un grande spazio di relazioni “main hall”, in continuità col terreno circostante. Pertanto non sarà un cortile, non sarà un atrio, non sarà una piazza, sarà piuttosto uno spazio pensato e dedicato ai bambini ed alla loro naturale voglia di socializzare, di giocare, di appartarsi, di nascondersi…

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    Il criterio generale seguito nella impostazione del progetto è quello di definire uno spazio che, soddisfacendo all’insegnamento ed alla formazione di gruppo, corrisponda anche all’esigenza di articolarsi nelle diverse funzioni con continuità e con il minor numero possibile di barriere che impediscono o inibiscono la curiosità dei bambini.Le cinque caratteristiche che meglio descrivono il progetto sono: • la trasparenza: porte vetrate, pareti vetrate; • la flessibilità: ogni spazio può assumere...

    Project details
    • Year 2008
    • Client Comune di Prato
    • Status Competition works
    • Type Kindergartens
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