Nuova Biblioteca di Legnano | Lombardini22

1° classificato del concorso di progettazione europeo per la realizzazione della Nuova Biblioteca di Legnano Legnano / Italy / 2008

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Gli aspetti urbani: il completamento di un programma

La nuova Biblioteca civica di Legnano si inserisce in un contesto strategico per lo sviluppo della nuova immagine della città. Il PII dell’area ex Cantoni ha l’obiettivo di legare le due parti della città (Legnano e l’Oltresempione) tramite un ricco sistema di percorsi pedonali e viabilistici che aggiungano qualità al sistema di relazioni sociali tra il centro storico e la città in espansione.

La Biblioteca può sfruttare l’occasione di inserirsi nel complesso sistema di relazioni urbane completando una parte del PII che prevede la creazione di un elemento simbolico come nuova ‘porta della città’ senza la realizzazione di nuova volumetria.

La Biblioteca si pone come libro aperto sulla città, un edificio poroso, attraversabile. Grazie alla pianta a corte tipica degli impianti lombardi, si apre sul parco e lo abbraccia, creando un forte dialogo emotivo e spaziale.

Biblioteca e parco interagiscono regalando a Legnano un luogo di interesse superiore, in cui la qualità della vita dipende dalla sinergia tra il verde presente nella città e la qualità architettonica dell’impianto, capace di creare una nuova cifra valoriale e di bellezza.

La pista ciclabile che collega il parco al nuovo insediamento commerciale si addossa al lato Nord alla biblioteca e diventa un’ulteriore connessione fra le parti.

Il deposito biciclette protetto da una pensilina è immaginato come il capolinea delle bici e sorge in prossimità del bar-ristorante, un nuovo luogo da raggiungere, l’occasione di incontrarsi in uno spazio ludico di filtro tra spensieratezza e voglia di silenzio e studio.

Il bar-ristorante è connesso con l’area multimediale e con l’Auditorium e rende possibile l’apertura parziale della struttura nelle ore serali.

Il lato Sud ospita l’area ragazzi e bambini e, attraverso un gioco di quote, risulta il volume più basso di tutto il complesso.

Lato Nord e lato Sud rappresentano le pagine aperte del libro biblioteca.

Per amplificare ulteriormente l’osmosi tra la biblioteca e i luoghi circostanti e come richiesto dalla posizione di insediamento indicata dal DPP, il progetto prevede la realizzazione di due ingressi all’edificio previsti nel corpo centrale dell’edificio.

Due percorsi diversi di accesso alla nuova struttura, con modalità antitetiche di relazione e di fruizione dello spazio: da un lato il cittadino giunge all’ingresso di Corso Italia dalla parte più veloce della città, incernierata sul commercio fast, dall’altro il cittadino pedone si avvicina dal nuovo salotto di Piazza San Magno al giardino della cultura sfruttando e consolidando il percorso pedonale che collega Largo Tosi al parco.

Il nuovo contenitore di cultura si presenta con l’immagine istituzionale e seria dei fronti di ingresso, dietro i quali si scopre un mondo affascinante fatto di tridimensionalità sorprendenti, di volumi pieni, vuoti e vetrati. L’ispirazione viene dai libri per bambini dove all’aprire delle pagine si generano volumi e architetture stupefacenti.

L’edificio: materiali, forma e spazio sostenibili

L’edificio si inserisce all’interno del lotto rispettando le suggestioni e gli allineamenti offerti dalla città.

Il verde del parco, la presenza dell’acqua, i percorsi pedonali e ciclabili, le emergenze storiche si relazionano con le volumetrie del nuovo PII in un piano di complicità e sinergie.

Il fronte istituzionale offerto alla città è caratterizzato dall’utilizzo del cemento armato a vista che permette la migliore percezione degli scatti volumetrici.
Questo materiale si modificherà nel tempo e verrà contaminato dall’ abbraccio caldo del rivestimento in corten proveniente dal parco.
Lo sbalzo del piano superiore e lo scatto indietro del volume al piano terra enfatizzano la presenza dell’ingresso come fatto pubblico.
Due sono le superfici vetrate che disegnano il piano superiore: alcune parti sono trasparenti per poter vedere le parti del contesto più interessanti, altre sono in materiale traslucido dotato di valori di trasmittanza prossimi a quelli di un edificio opaco.
Questo materiale consente di ottenere una luce diffusa e rilassante per la lettura.
Le parti degli infissi trasparenti ed apribili potranno invece essere schermate da tende tecniche in tessuto stampato.

Il linguaggio dell’edificio nella corte interna ha una colorazione bruna, variabile di tonalità con gli anni e con l’ambiente esterno; il materiale utilizzato è acciaio corten, una lega a elevata resistenza meccanica e corrosiva. L’ottima resistenza alla corrosione atmosferica permette di utilizzarlo senza ulteriori rivestimenti riducendo così le periodiche operazioni di manutenzione.
La volumetria crea dei pieni e dei vuoti, parti cieche e vetrate, terrazzi e sbalzi. Il volume abbraccia il parco generando una continuità formale e visiva con gli elementi orografici.
Il sistema strutturale adottato è ad ossatura multilivello in acciaio con orizzontamenti di interpiano in lamiera grecata e soletta in conglomerato cementizio armato.
Questa scelta consente ampie luci libere ed importanti sbalzi che caratterizzano la volumetria dell’organismo.

La biblioteca “sensoriale”

La Biblioteca Civica di Legnano diventa il luogo dove vivere pienamente e consapevolmente l’esperienza sensoriale.
Il tatto è riscoperto dallo sfogliare di libri preziosi e riviste aggiornate;
l’udito è stimolato da aree di ascolto per la musica;
la vista è sollecitata da documentari e film in ambienti insonorizzati ad alta tecnologia;
il gusto è stuzzicato dal sapore di piatti di tutto il mondo oppure della cucina regionale;
l’odorato è stimolato dal profumo dei libri antichi e dai profumi del parco.
La biblioteca trasmette tutto questo arricchendo la città non solo di un oggetto in sostituzione di una tettoia, ma di un concetto sensibile che offre cultura e nuova vitalità basandosi sui principi di sostenibilità propri di edificio pubblico in relazione armonica con l’ambiente.

Una visita nella nuova biblioteca di Legnano :

Le linee guida della biblioteca tripartita così come proposto nel DPP sono state la base per lo sviluppo del programma funzionale del progetto. La teoria di Heinz Emunds risulta ancora oggi attuale ed è stato stimolante integrarla con quegli elementi ritenuti necessari ed adeguati ad una dinamica sempre più frenetica del vivere i luoghi della città. La presenza del parco che ospiterà il nuovo edificio è stato poi lo spunto per introdurre un “quarto livello” che descriveremo più avanti.
Trovarsi in una nuova piazza della città, coperta, accogliente, ricca di informazioni utili ed immediate per stimolare la curiosità del cittadino: con questo spirito è stata concepita la “piazza dell’ ”informazione”, uno spazio vetrato a doppia altezza caratterizzato dalla presenza di un importante banco dell’informazione dove il cittadino verrà guidato nella visita della nuova biblioteca alla ricerca del proprio interesse.
La pavimentazione in pietra porta dentro la città. Il sistema urbano interagisce con la nuova struttura in modo diretto, diremmo in modo fisico.
La posizione di questa Hall urbana è la chiave nel contesto: traguarda ad ovest le monumentali alberature valorizzate dalla nuova corte commerciale mentre ad est lo sguardo è rivolto verso il giardino.
Il primo livello di programma della biblioteca ha la sua origine in questo luogo.
Info, news, prestito,guardaroba, area self, consultazione ed internet sono pronte ad offrire all’utente l’immediatezza necessaria al fine di orientarsi all’interno del nuovo luogo.
Il bancone di accoglienza è stato percepito come il baricentro del nuovo spazio con il compito preciso di dirigere il traffico dei flussi.
Le sue grandi dimensioni permetteranno un’immediata percezione e le sue superfici racconteranno attraverso colori, numeri e parole il programma funzionale e le indicazioni necessarie a raggiungere le aree di interesse.
L’immagine generale del nuovo edificio e dei suoi ambienti interni permetterà di far superare l’imbarazzo della soglia.
Al Piano Terra le aree si suddividono sostanzialmente in due pagine aperte che si sviluppano da est ad ovest verso il confortevole giardino.
Due percorsi, due obiettivi, due i punti di attrazione principali: da una parte il Library cafè restaurant dall’altra l’area dedicata ai più piccoli.
Seguendo il percorso che porta al bar si attraversa l’area multimedia dove le tecnologie caratterizzeranno l’immagine dei luoghi: video, display, ambienti dolby surround, alta tecnologia ed alta risoluzione saranno le parole chiave per orientarsi in questo ambiente. Poco più distante una sala polivalente, l’aroma del caffè sorseggiato in fronte al giardino contribuiranno a contaminare la biblioteca di quella atmosfera ludica e leggera necessaria ai momenti di relax.
Il secondo percorso ci accompagna verso l’area dedicata ai più piccoli.
Adiacente all’atrio si sviluppa il programma di un’area più leggera dove l’offerta è concentrata in ordine sequenziale da quotidiani, riviste, narrativa contemporanea viaggi giochi sport e tempo libero.
Proseguendo verso le indicazioni che ci portano all’area ragazzi e bimbi la riservatezza aumenta mentre gli spazi sono immaginati come luoghi formativi caratterizzati da un giardino privato per la lettura e la sperimentazione. Il giardino sfonda il volume dell’edificio e diventa protagonista dello spazio. La copertura dell’area bimbi ragazzi è concepita come un tappeto volante verde che staccandosi da terra prende il volo verso il cielo. L’architettura per i più piccoli deve essere vicina al sogno.
Tornando nella piazza dell’informazione si incontra la scala protagonista dell’ascesa al primo piano della struttura dove si incontra, nuovamente, quel bancone per la prima accoglienza.
Possiamo scegliere di visitare e frequentare tre grandi aree di lettura e studio, lo sbarco delle scale e dell’ascensore “sospeso” nell’ambiente a doppia altezza aumenterà quella tensione che anticipano il raggiungimento dell’obiettivo.
Postazioni di consultazione , internet e posti liberi faranno da cuscinetto alle sale di lettura più silenziose e riservate. Meno tecnologia e più confort per questo piano.
Il lettore potrà quindi scegliere il posto più adatto alle proprie aspettative di concentrazione ed ispirazione.
Gli ambiti saranno più specifici così come gli arredi a supporto. Tavoli da quattro/sei persone occupano la sala di lettura e studio illuminata da luce zenitale soffusa proveniente dai lucernari a shed posti in copertura.
L’ambiente è impreziosito dalla presenza di una suggestiva finestra ad angolo sospesa sul percorso ciclabile, rivolta verso il fiume Olona. Sulla corte, verso il giardino, trova posto un’ ambito arredato in modo più informale con tavoli bassi e poltroncine affacciato sul parco.
Nella posizione più prossima al contesto urbano con lo sguardo rivolto verso il nuovo insediamento commerciale è stata pensata una grande sala di lettura dei testi antichi, più preziosi, che forse hanno bisogno di essere protetti da una vetrina. Sarà un luogo che assume quel sapore di libreria antica calda, dove il legno e le pagine dei libri diffonderanno il profumo tipico degli ambienti di studio.
L’area collocata verso il contesto urbano è stata pensata come l’area di maggiore privacy. Sarà possibile organizzare incontri di formazione ed approfondimento delle ricerche personali. Un’area copy ed un’aula didattica completano il programma.

Il primo piano dell’edificio, dove trovano collocazione alcuni elementi così detti di terzo livello (Uffici, Amministrazione, Ricevimento) si relaziona con la città ed il giardino attraverso grandi terrazze che nei periodi di buona stagione consentiranno di allargare sensibilmente le superfici delle aree dedicate alla lettura.
Tre sono i luoghi valorizzati da soluzioni spaziali che si legano e relazionano al contesto urbano. Il fiume Olona, la Chiesa della Purificazione ed il giardino intero (che immaginiamo talvolta contaminato da particolari installazioni come fosse un palcoscenico verde, diffusore ci cultura e natura per il cittadino). Due terrazze praticabili affacciate sull’esterno e due finestre strategiche sono le risposte al fascino di alcuni degli sfondi della città.

Il quarto livello:

Il “quarto livello” ambisce ad aggiungere quegli aspetti che potrebbero arricchire ulteriormente il programma ed il servizio offerto dalla struttura al cittadino: attività collaterali come l’arte, la poesia, la musica ed il teatro capaci di dare spettacolo ed infondere cultura, senza dimenticare il giardinaggio, i viaggi e lo sport che possono contribuire ad avvicinare più cittadini alla biblioteca.
Due sono gli spazi che maggiormente si prestano a dei fuori programma: stiamo pensando alla “piazza dell’informazione” con la potenzialità della doppia altezza, e a tutti quei luoghi che interagiscono con il verde.
La “piazza dell’informazione” la immaginiamo sempre disponibile ad offrire i suoi spazi ad eventi temporanei multi culturali che mutino nel tempo di interesse, di colore, di forma e perché no anche di suono. La “piazza” è uno dei luoghi più difficili da ricostruire e rendere fruibile al nostro tempo, la vicina Piazza San Magno è un’eccellenza nel panorama urbano italiano e sicuramente di grande sinergia con la nuova Biblioteca. L’interpretazione di luogo accessibile deve aprire i propri orizzonti, per questo la nostra biblioteca apre le pagine e abbraccia il giardino quasi a proteggere la sacralità del verde, dello spazio e del suo silenzio. Pensiamo proprio allo spazio pubblico del giardino come secondo spazio dove le persone possono trovare riparo.
Il presidio da parte dell’interesse culturale e la creazione di luoghi di eccellenza aiuta a donare alla città luoghi sicuri e confortevoli per il cittadino. Allo scopo di incentivare ulteriormente la frequentazione libera e fuori orario della struttura il programma proposto prevede una gestione Self service del prestito, sarà possibile infatti restituire un libro mediante un efficiente sportello al lettore collocato sul fronte principale.
Arte e “signage system”: opere artistiche integrate con la struttura e con lo spazio verde circostante permetteranno di creare una finestra aperta sull’arte contemporanea italiana ed internazionale, avvicinando la popolazione alla novità artistica. Il collegamento tra la struttura, il parco e la realtà urbana sarà ulteriormente favorito dalla possibilità di disporre gratuitamente di biciclette, noleggiabili presso un deposito ad hoc nel parco. Ciò permetterà di stimolare una scelta consapevole a favore dell’ambiente, riducendo al contempo problemi di parcheggio e traffico in una zona centrale della città già particolarmente congestionata.



Una struttura sostenibile

Integrandosi nel tessuto urbano e avvalendosi delle più sofisticate tecnologie, la struttura favorisce una maggiore consapevolezza dell’importanza delle questioni ambientali e al contempo permette di identificare possibili soluzioni alle stesse. La raccolta differenziata dei rifiuti, il riciclaggio delle acque, il risparmio energetico termico (riscaldamento e climatizzazione) ed elettrico (illuminazione artificiale), l’utilizzo dei trasporti pubblici e delle biciclette.

La struttura dell’edificio, basso ed integrato con il parco e il terreno circostante, è pensata per svolgere un effetto normalizzante e regolatore del microclima della città. La copertura in massa vegetale, oltre a migliorare le condizioni di isolamento termico dell’edificio, svolge al contempo un effetto drenante a lento rilascio, riducendo i rischi di allagamento, aumentando la quantità di ossigeno, l’umidità dell’aria e quindi il rinfrescamento, riducendo la presenza di carbonio, il livello delle polveri sospese e i rumori della città.
L’integrazione dei volumi edificati con il parco e con grandi superfici di vegetazione crea uno spazio per il tempo libero, tutelando così l’ambiente naturale, combattendo l’erosione del suolo pubblico e agendo positivamente sul benessere psicofisico degli abitanti e degli utenti.
Una piccola coltivazione di alberi da frutta di tipo autoctono, in fase di estinzione, completerà l’integrazione della struttura con il parco circostante: questo piccolo orto botanico potrà essere utilizzato a scopo didattico in attività dedicate ai più giovani, stimolando già dalla giovane età l’importanza delle questioni ambientali, lavorative e sociali.

L’intero progetto è pensato per contenere consumi e sprechi energetici in tal senso.

L’acqua piovana sarà raccolta e recuperata per ridurre il carico sugli impianti di drenaggio e il sovraccarico idrico del fiume Olona e per creare una scorta idrica a servizio dell’edificio e del parco; attraverso una fase di purificazione l’acqua verrà utilizzata per l’alimentazione di tutti gli scarichi dei servizi igienici, l’irrigazione dell’area verde di copertura e del parco.
Gli ampi spazi aperti con ampie superfici vetrate del corpo centrale della struttura permette la riduzione dei consumi energetici per l’illuminazione, favorendo l’impatto positivo sulla salute e sul benessere generale dell’uomo della luce naturale (riduzione dell’incidenza di malattie ma anche redditività degli individui in ambito lavorativo e scolastico). Lo spazio vetrato funziona inoltre da serra integrata a doppia altezza, conservando il calore in inverno e riflettendo il calore in estate.
Le pareti perimetrali della struttura, di tipo ventilato rivestite in Cor-Ten, permetteranno l’apporto solare controllato attraverso schermature poste tra la “pelle” della facciata; questa tecnologia permette di dissipare il calore immagazzinato per convezione naturale con l’innalzamento della temperatura, favorendo il benessere termico e igrotermico, eliminando l’effetto “parete fredda” e la condensa sulle estese superfici vetrate, proteggendo la struttura dal surriscaldamento estivo.

La realizzazione di spazi aperti a tutta altezza permette la ventilazione naturale all’interno dell’edificio; gli spazi a tutta altezza e le aperture nelle direzioni nord-sud ed est-ovest mettono a contatto volumi d’aria con temperature differenti; che permetteranno di regolare la temperatura in estate mediante aperture a tetto motorizzate e controllate da sensori di temperatura, e in inverno.
Impianto di riscaldamento e di raffrescamento della struttura con pannelli radianti a pavimento, impianto di deumidificazione centralizzato, produzione di acqua calda a 35-37°C per la distribuzione nei pannelli radianti con il trattamento dell’energia termica fornita dall’AMGA; produzione di acqua a 16-18°C per il raffrescamento,
serbatoi di accumulo e scambiatori di calore, realizzazione di numerose micro zone termiche, ognuna con esigenze diverse per orari di utilizzo e per destinazione d’uso: tutto ciò permetterà consumi energetici molto contenuti ed un alto confort ambientale per temperatura ambiente, temperatura percepita, riduzione di circolazione di polveri, inerzia di impianto, umidità dell’aria.

Materiali atossici, senza rischi di tossicità, provenienti da fonti rinnovabili e nella maggior parte dei casi riciclabili. per la realizzazione della struttura, degli impianti, degli arredi e dei complementi, con bassa densità per ridurre la rifrazione acustica ed i rumori interno alla struttura, tessuti ignifughi per i rivestimenti di poltrone sedie e schermi oscuranti: il benessere e la tecnologia sono stati il nostro “fil rouge” anche per l’ideazione dei dettagli.

Particolare attenzione è stata posta alla gestione della raccolta differenziata dei rifiuti sia ai piani, realizzata integrando i raccoglitori all’interno degli arredi, sia all’interno dell’edificio, creando apposito locale indipendente e con accessibilità dall’esterno per agevolare le operazioni di scarico senza coinvolgere gli utenti della struttura.
La biblioteca è dotata di tutte le tecnologie necessarie a migliorare il confort degli utenti con una particolare attenzione ai portatori di handicap, i quali usufruiranno di postazioni dedicate, ma integrate.
La tecnologia WiFi, di nuova generazione, che permette di ridurre la frequenza di onde di segnale, è distribuita in tutta la struttura, terrazzi compresi, e nel parco, semplificando il cablaggio delle apparecchiature elettroniche sia a servizio degli operatori, sia del pubblico.

Spazi ad hoc sono stati individuati al piano interrato in appositi locali di altezza 240 cm per gli impianti tecnici e tecnologici, per le forniture elettriche, telefoniche e metano e per la gestione acque reflue e di allagamento (locale cabina elettrica ENEL, locale cabina elettrica d’utente, locale quadri elettrici, locale CED gestione dati, Locale macchine ascensore e montacarichi, locale centrale termica teleriscaldamento, vasca acqua antincendio, locale pompe sollevamento acque nere, locale pompe sollevamento acque allagamento, locale gestione e smistamento rifiuti, magazzino arredi, magazzino officina e materiali di gestione, magazzino generi alimentari, archivio documenti, ambulatorio, spogliatoio dipendenti, vano gruppo di misura metano e gruppo di misura ENEL).
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    Project details
    • Year 2008
    • Status Competition works
    • Type Libraries
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