Riqualificazione piazza Garibaldi | Andrea Schiffini

Monterosso Al Mare / Italy / 2013

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1. Premessa I contenuti della presente relazione tecnica, riferiti al progetto di riqualificazione della Piazza Garibaldi nel Comune di Monterosso al Mare, sono stati condotti secondo le indicazioni riportate nel D.P.R. 554/99 “ Regolamento d’attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994 n° 109 e ss.mm.ed ii”. La superficie di progetto è situata nell’area urbana ricompresa tra la linea ferroviaria e la palazzata del centro storico e si sviluppa per circa 4.300 mq di superficie fondiaria. Il centro storico di Monterosso al Mare esprime oggi la compresenza conflittuale di due differenti inclinazioni. Da un lato la sua predisposizione alla fruizione pedonale che si evidenzia nella conformazione fisica storica, caratterizzata dalla presenza di una successione continua di piccoli spazi pubblici di aggregazione; dall'altro la pressione dell'evoluzione socio-economica della città e del territorio circostante che, portando ad un incremento dei flussi veicolari, causa notevoli discontinuità nel sistema di connessioni pedonali e tende a dare agli spazi carrabili un ruolo troppo prevalente, sia funzionale che fisico. La riqualificazione di Piazza Garibaldi diventa quindi l'occasione per improntare una strategia urbana complessiva, volta non tanto e non solo al ripristino di assetti storicamente passati, quanto alla creazione di un sistema che sia in grado di risolvere i rapporti, sia formali che funzionali, tra esigenze diverse ma necessariamente conviventi. 2. Obiettivi del progetto Il progetto si pone dunque due diversi obiettivi all'interno di questa unica strategia complessiva concordata con le linee di sviluppo urbano già intraprese dall’Amministrazione comunale. Innanzitutto sottolineare il carattere centrale di piazza Garibaldi come luogo di aggregazione e di rappresentatività istituzionale, attraverso la creazione di un sistema formale che, pur ponendosi in accordo con il contesto storico architettonico in cui si colloca, abbia la forza di diventare elemento di riconoscibilità ed identità dei luoghi. Allo stesso tempo risulta altrettanto importante costituire un sistema di connessioni pedonali tra la piazza e gli altri spazi di aggregazione e i percorsi pedonali del centro storico come via Vittorio Emanuele, Piazza S. Agostino, P.zza Colombo, Via Verdi, per ricostituire la continuità che storicamente li caratterizza, riorganizzando contestualmente il traffico veicolare e le aree di sosta carrabile così da enfatizzare la peculiare attitudine a centro nevralgico di flussi dell'area. 3. Il sistema formale di piazza Garibaldi Proprio per sottolineare, anche formalmente, il ruolo di elemento aggregante dello spazio aperto della piazza, sfruttando gli assi visivi e i tracciati viari prevalenti, semplici e razionali disegni di pavimentazione individuano ambiti di aggregazione specifici attorno ai punti nevralgici della piazza: il porticato della chiesa di San Giovanni Battista, il parco giochi, lo spazio antistante il palazzo municipale. Attraverso le diverse soluzioni di posa e di finitura delle lastre di pavimentazione si sottolineano e si organizzano i flussi pedonali e, nello stesso tempo la definizione di ambiti con pavimentazioni in calcestruzzo architettonico lavato individua le aree di sosta e percorrenza dei veicoli. 4. Nuove connessioni pedonali e carrabili La scelta di ridurre al minimo quelli che saranno gli spazi riservati al traffico ed alla sosta dei veicoli ha l’obiettivo di ricostituire e potenziare la fruibilità pedonale di gran parte della piazza Garibaldi che diventa porta di comunicazione con il sistema del centro storico. La riconnessione dei diversi spazi pubblici di aggregazione comporta contestualmente una rivisitazione dei flussi veicolari, senza escluderli ma piuttosto riorganizzandoli al fine di rendere possibile la loro convivenza con le funzioni pedonali. Il circuito carrabile verrà limitato all’utilizzo di un solo sottopasso ferroviario in modo da rendere completamente pedonale tutta l’area antistante il porticato presente sul retro della Chiesa di San Giovanni Battista. In questo modo la Piazza Garibaldi viene scaricata dagli attuali flussi di attraversamento veicolare, limitando e regolamentando i parcheggi alle sole aree dei sottopassi della linea ferroviaria. La fermata dei mezzi pubblici viene spostata sullo spigolo sud dell’attuale parco giochi. 5. Rifunzionalizzazione urbana La nuova Piazza Garibaldi diventerà così il fulcro di un sistema pedonale che, dando vita a nuovi flussi, si propone di implementare lo sviluppo di attività commerciali, di servizio e di aggregazione sociale, rifunzionalizzando il centro urbano e trasformandolo nel cuore organizzativo attorno al quale si struttura il resto del centro storico. L'estensione dello spazio pubblico al di là dei perimetri tradizionali della piazza centrale configura uno scenario dinamico e allargato: l'intera area si presta dunque ad accogliere le manifestazioni periodiche nonché quelle occasionali di una certa portata territoriale, che potenziano la capacità attrattiva del luogo. Il progetto, dunque, non solo renderà questi spazi centrali più adeguati ad accogliere le trasformazioni socio-economiche già in atto, ma comporterà anche l'accelerazione di questi processi, divenendone nucleo di riferimento. In questo senso lo stretto collegamento tra il circuito pedonale e quello carrabile, con la razionalizzazione delle aree di parcheggio nei punti di contatto tra i due circuiti, assume un ruolo fondamentale nel garantire la massima accessibilità e fruibilità della zona. 6. Descrizione del progetto Il progetto di riqualificazione della Piazza Garibaldi tende al miglioramento della qualità sotto il punto di vista estetico, fruibile, funzionale e sociale dell’area attuale. Si basa principalmente sulla ridefinizione e il miglioramento dello spazio pubblico nell’ambiente urbano, cerca di riconoscerne e comprenderne le qualità nonché di valutarne le potenzialità per conseguire un generale miglioramento e attuare adeguate trasformazioni. Il progetto interpreta le condizioni e trasforma la piazza esistente in uno spazio pubblico, in luogo della comunicazione e dell’interazione fra i cittadini e le persone che la vivono o semplicemente la attraversano. Principio guida della proposta progettuale è stato intendere la piazza non più come un contesto marginale, anonimo e generico, ma come uno spazio omogeneo avente una precisa e ben definita identità. Oggi la piazza o per meglio dire la ‘non-piazza’ è costituita da vuoti senza forma, frutto di trasformazioni disordinate nel tempo, spazi di flusso e di scambio senza una vera e propria identità. Il termine “piazza” definisce convenzionalmente un ampio spazio contornato da edifici (vuoto tra pieni), dal quale si diramano diverse strade; questo concetto non ne valorizza l’importanza dal punto di vista sociale e si identifica con la condizione odierna di Piazza Garibaldi. L’intervento architettonico si inserisce nel contesto senza stravolgere il contesto in cui si trova e si pone come obiettivo il recupero della funzione di polo generatore di incontri. La scelta progettuale di base è quella di non separare le due principali funzioni della piazza, quella veicolare e quella pedonale, ma di intrecciarle in un unico spazio di relazione a misura d’uomo. È necessario che lo spazio di chi si muove a piedi, degli abitanti che vi si recano per attraversarla, sostarvi o incontrarsi, garantisca la fruibilità libera e multiforme dello spazio e favorisca la molteplicità di usi e di funzioni. La strada entra nella piazza e diviene continuità urbana con la piazza stessa. Nell’intervento vengono conservate e rafforzate le attuali destinazioni d’uso di alcuni spazi che ormai fanno parte della memoria storica del luogo come: - il porticato sul retro della Chiesa di san Giovanni battista; - il parco attrezzato per gioco bimbi; - il percorso pedonale che conduce all’ingresso del palazzo municipale; - la piccola piazzetta dove è ubicata la statua di Giuseppe Garibaldi; - lo spazio attrezzato per la sosta prospiciente il palazzo municipale; Tutti questi spazi vengono ridisegnati organicamente prevedendo una continua permeabilità ed intreccio tra le diverse funzioni. Il nuovo spazio urbano è disegnato e definito a partire da tracciati ordinatori che sono espressione ed interpretazione dei principali percorsi pedonali e veicolari che interagiscono nell’attuale vuoto urbano. “Il Porticato” Il porticato sito sul retro della Chiesa di San Giovanni Battista e direttamente prospiciente la Piazza Garibaldi è stato fin da subito identificato come elemento significativo e si è scelto di intervenire conservandone l’esistente pavimentazione, pedonalizzando gran parte dell’area ad esso antistante e progettando una idonea illuminazione delle arcate e degli spazi coperti. Attraverso questa operazione il porticato acquisisce maggior fisicità e si potenzia altresì la sua funzione di aggregazione e sosta. Il tracciato stradale Dal punto di vista viabilistico si è scelto, per le considerazioni precedentemente enunciate di limitarlo all’utilizzo di un solo sottopasso della linea ferroviaria in modo da ridurre al minimo il suo impatto sul nuovo spazio pubblico. Il parco attrezzato per il gioco bimbi Il progetto prevederà la ridefinizione dell’attuale area attrezzata per il gioco bimbi con l’eliminazione dell’attuale barriera verde costituita da siepi di Pittosporum e la creazione di nuove fioriere rivestite in lastre di ardesia. L’accessibilità al parco giochi verrà potenziata localizzando 4 accessi pedonali muniti di idoneo cancello. L’area attrezzata verrà arredata con giochi rispondenti alle normative vigenti con relativa pavimentazione anti-trauma. Le altre aree pavimentate riservate ai flussi pedonali e alla sosta saranno pavimentati con lastre di pietra arenaria posate a correre. Sul perimetro dell’area giochi verranno installate una serie di panchine per la sosta e cestini porta-rifiuti. 7. L’utilizzo dei materiali Dal punto di vista materico il progetto proposto prevede l’impiego di materiali prevalentemente naturali quali la pietra ed il mattone per le pavimentazioni, il legno e il ferro per l’arredo urbano. Per ovvie esigenze tecniche - vista la presenza di un canale tombinato che attraversa la Piazza Garibaldi - ed al fine di garantire una migliore prestazione tecnica e manutentiva, per le porzioni fruibili al traffico veicolare si è optato per una pavimentazione in calcestruzzo colorato arricchito di coloranti, fibre ed additivi areanti che ne permettono il miglioramento della qualità architettonica – che ne consente l’integrazione col contesto - e ne assicurano la durabilità data la composizione con additivi che riducono la formazione di efflorescenze e salinità di superficie. La pietra naturale utilizzata per la maggior parte delle pavimentazioni sarà l’arenaria locale già presente in gran parte delle vie pedonali del centro storico. Le lastre di arenaria avranno dimensioni di 25 x 54 x 4cm e due diverse finiture superficiali: rigata per i tratti che evidenziano i principali percorsi pedonali e fiammata per le aree di sosta e le cordolature. I disegni della nuova pavimentazione saranno arricchiti con tracciati in elementi in cotto aventi dimensioni di 12 x 25 x 5.5 cm che, oltre a fungere da giunti di dilatazione, evidenziano in modo chiaro gli assi prospettici della nuova pavimentazione ed i percorsi pedonali disposti su di essi. Le pietre impiegate hanno ottime qualità di resistenza all’aggressione da agenti atmosferici e soprattutto dall’ambiente marino. Al fine di evidenziare alcune peculiarità del nuovo spazio urbano - le grandi essenze di pino esistenti, l’area centrale di sosta coperta con un bersò in ferro e la statua di Giuseppe Garibaldi - il progetto prevede l’utilizzo di una pavimentazione in acciottolato a citazione dei tipici “risseu” antistanti i sagrati delle chiese. 8. L’arredo urbano L’arredo urbano è l’elemento essenziale e costante del progetto. Durante la progettazione è emersa la volontà e la necessità di inserire nel nuovo contesto spaziale un arredo urbano che fosse anch’esso elemento caratterizzante dei luoghi, il cui disegno, la cui forma e i materiali derivassero e fossero fortemente legati a logiche e scelte formali proprie e caratteristiche di questo intervento. Si è quindi scelto di rivolgere l’attenzione anche a questa tematica che spesso è trattata in modo superficiale. L’arredo descritto nei prossimi paragrafi è derivato da una accurata e studiata scelta tra la grande offerta proposta dai principali produttori di arredo urbano in modo da interpretare al meglio i fatti spaziali propri di questo intervento. In questo senso esso diventa partecipe e riflette in scala più piccola le scelte formali perseguite in scala maggiore. Illuminazione pubblica L’illuminazione delle nuove aree sarà realizzata impiegando due diverse tipologie di lampade i cui fasci luminosi vengono sfruttati per altrettante funzioni ovvero per sottolineare la presenza di elementi caratterizzanti o semplicemente per garantire un adeguata illuminazione degli spazi. Tutti i corpi illuminanti saranno dotati di lampade con tecnologia a LED così da ottenere una riduzione dei costi di esercizio sia dal punto di vista energetico che manutentivo. Al fine di limitare l’impatto visivo generato dall’utilizzo dei pali convenzionali, è stato previsto l’impiego di corpi illuminanti a terra o comunque con uno sviluppo in altezza relativamente limitato. Sui perimetri delle fioriere saranno installati corpi illuminanti incassati con luce rasente il terreno, che assicurano un adeguato fattore di illuminazione e contengano l’inquinamento luminoso entro i limiti fissati dalla normativa vigente. Gli elementi più significativi della piazza saranno individuabili grazie alla presenza di un’illuminazione più intensa e direzionata, che contribuisce a metterli in evidenza e a renderli riconoscibili; è il caso della facciata con il porticato retrostante la Chiesa di San Giovanni Battista dove ai piedi dei pilastri si prevedono delle l’installazione di corpi illuminanti a terra capaci di generare un fascio luminoso rivolto verso l’alto che illumini completamente il prospetto e ne evidenzi la presenza durante le ore notturne. L’area del parco giochi, il viale che conduce al palazzo municipale e gli altri spazi di sosta verranno illuminati in parte con elementi a palo di altezza contenuta ed in parte con fonti luminose incassate. La concezione del modo di illuminare sopra descritto muove dalla volontà di ricreare, nelle ore serali e notturne una sorta di grande palco a cielo aperto dominato da una luce soffusa, sul quale gli elementi illuminati con maggior intensità diventano gli attori. Il progetto prevede l’utilizzo di un palo in ghisa e acciaio di colore grigio graffite effetto satinato che monterà un corpo illuminante su braccio ricurvo che riprende i caratteri delle lampare . Il disegno è semplice e rappresenta l’affascinante incontro tra classico e moderno. Panchine Le sedute saranno con struttura curvilinea in ferro piatto zincato a fuoco e verniciato nella stessa tinta dei pali dell’illuminazione pubblica. La seduta sarà in listelli di legno 4x2,5, impregnati con velatura a base d’acqua. Le fioriere e le alberature Per quanto concerne lo studio del verde il progetto prevede, oltre al recupero delle essenze esistenti, la realizzazione di fioriere in sostituzione alle attuali siepi in cui verranno messe a dimore essenze tipiche diversificate in modo da garantire un periodo medio-lungo di fioritura. Per quanto riguarda le essenze esistenti (pinus pinea, quercus ilex, tigli) verranno esaltate con un attento studio della pavimentazione e dell’illuminazione. Di seguito si riportano le caratteristiche delle principali essenze che verranno messe a dimora nelle fioriere: • Erica cinerea – Fogliame verde scuro o giallo dorato. Altezza 0,35, diam. 0.5-0.6m. Fioritura dal bianco al rosso scuro da giugno a ottobre. Adatta per luoghi caldi. ; • Cistus x corbatiensis – Fogliame persistente, fioritura nei mesi di maggio e giugno. Altezza 0.6m. Utilizzo: isolato, gruppi e macchie. Senza esigenza sulla natura del terreno. Adatto in riva al mare con esposizione soleggiata e riparata. • Lavandola augustifolia “rosea” – “hidcote” – Forma cespugli arrotondati con foglie persistenti grigio argento. E’ un eccellente pianta coprisuolo che si adatta a tutti i terreni anche aridi. Esposizione soleggiata. Utilizzo: gruppi, macchie, bordure. • Rosmarinus officinalis “prostratus” – Vegetazione tappezzante, lunghi rami flessibili ricadenti. Altezza: 0.20 a 0.30. Diametro: 0.6 a 0.8m. Fioritura blu, viola scuro. Eccellente pianta per giardino roccioso, muretti, bordure e vasche. La fioriera più importante dimensionalmente, prossima alla porzione aperta al traffico veicolare, sarà piantumata a giardino roccioso mediterranoe: si disporranno pertanto sassi e sabbia con inserite alcune essenze endemiche del bacino mediterraneo (cystus) e cactacee di vario tipo (agave ferox, cycas revoluta,opuntia lindheimeri, echinocactus grusoni). Il Bersò Nella filosofia del progetto che mira alla creazione di una sequenza concatenata di spazi con caratteristiche e funzioni diverse è stata creata una piccola isola di sosta evidenziata da un bersò in ferro a struttura semplice, coperto con gelsomino comune rampicante piantumato in vasi conici di cotto in modo da creare una zona di sosta all’ombra raccolta ed intima. Il centro ideale del bersò sarà occupato da una fioriera di forma circolare con sedile realizzato in pietra naturale bianca e rivestimento in lastre di ardesia; la seduta sarà realizzata con listelli in legno disposti perpendicolarmente e fissati a piedi in ferro tinteggiati con pittura grigio ferromicaceo. La fioriera sarà piantumata con un'unica pianta di ulivo a crescita lenta, che meglio si armonizza col portamento del gelsomino. 9. Sistema di smaltimento acque meteoriche Lo smaltimento delle acque meteoriche sarà garantito da una rete di tubazioni interrate opportunamente dimensionate, intervallata da pozzetti d’ispezione e caditoie, atte a raccogliere le acque per convogliarle direttamente nel canale tombinato prossimo all’intervento. Il progetto prevedrà opportune pendenze per il corretto deflusso delle acque che verranno convogliate nelle relative cunette e recapitate successivamente nelle caditoie.
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    1. Premessa I contenuti della presente relazione tecnica, riferiti al progetto di riqualificazione della Piazza Garibaldi nel Comune di Monterosso al Mare, sono stati condotti secondo le indicazioni riportate nel D.P.R. 554/99 “ Regolamento d’attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994 n° 109 e ss.mm.ed ii”. La superficie di progetto è situata nell’area urbana ricompresa tra la linea ferroviaria e la palazzata del centro storico e si sviluppa per circa 4.300...

    Project details
    • Year 2013
    • Work started in 2011
    • Work finished in 2013
    • Status Completed works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Waterfront / Urban Furniture
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