Concorso di Idee per la Realizzazione di Aree Attrezzate a Verde Pubblico e di un Parco | Studio Bonelli

Terzo classificato Bari / Italy / 2013

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Il Comune di Bari ha avviato un percorso programmatico finalizzato alla presentazione della sua candidatura all’iniziativa Smart Cities e all’attuazione di interventi per migliorare la qualità della vita dei cittadini per rendere più sostenibile la città dal punto di vista energetico. Sulla base dell’interesse dimostrato dall’ Amministrazione per la sostenibilità ambientale si fonda la proposta per il Nuovo Parco Urbano di Japigia a partire da una Nuova geografia energetica per Bari L’idea è di mettere in forma una strategia di gestione delle risorse fondata sul concetto di rete e di continuo passaggio di scala dall’abitato al quartiere, al territorio e viceversa. Si tratta di immaginare all’interno di ogni quartiere un elemento che produce, stocca e distribuisce energia prodotta da fonte pulita e raccoglie acque da depurare e rimettere in circolo. L’ elemento va progettato caso per caso a partire dalle condizioni ambientali in cui viene inserito: l’energia pulita che produce ed immagazzina, così come le acque che capta sono in stretta correlazione con le risorse reperibili in situ e il fabbisogno della popolazione servita. Ciascun elemento, che impiega le tecnologie a servizio della sostenibilità, assume la forma e le funzioni necessari al corretto inserimento nel contesto. Gli elementi sono connessi tra loro in rete per ridurre l’entropia e scambiarsi eventuale surplus prodotti ottimizzando la fase di approvvigionamento e riducendo gli sprechi. Alla scala inferiore vi è il sottoelemento ovvero la parte del sistema che per capacità produttiva, di stoccaggio e distribuzione è più contenuto a livello dimensionale. Ancora oltre, disseminati nel territorio extra- urbano, vi sono invece gli elementi primari. Elementi primari, elementi, e sottoelementi rappresentano i nodi di reti differenziate che dal territorio sino al singolo edificio garantiscono una gestione sostenibile di energia ed acqua. Il Parco Urbano di Japigia, si inserisce – ci auspichiamo come progetto pilota- all’interno della visione appena descritta:esso si costituisce come un sottoelemento. È nata così l’idea di proporre un progetto di suolo: muovendo il piano con leggere pendenze si creano piccole valli e dune e dalla loro intersezione- interazione nascono bassi crateri che sembrano emergere dalla movimentazione della terra. Il bilancio di consumo di terra risulta essere pari a zero: si immagini che ogni sopraelevazione corrisponde ad una depressione e che il cantiere sarà caratterizzato dall’evitare trasporto a rifiuto di terra. I crateri -emersi o sottoposti- accolgono funzioni legate al tempo libero e allo sport e servizi. Il parco ha una triplice valenza: polmone di verde, luogo di svago e socializzazione con apposite funzioni, macchina energetica. Stando a calcoli preliminari il parco di Japigia è energeticamente e idricamente autosufficiente e il surplus di energia prodotta viene rilasciato alla città circostante. Per produrre energia pulita si utilizzano tecnologie green disponibili sul mercato, sperimentate e caratterizzate da costi contenuti quali Solar Pond (lago solare), Specchio lineare, Impianto Minieolico. Per assicurare adeguata irrigazione e alimentazione idrica alle attività insediate- usi non alimentari- si captano le acque grigie provenienti dalle abitazioni collocate in adiacenza al parco e previa raccolta, depurazione e pompaggio si reimpiegano. Le specie vegetali di nuovo impianto sono selezionate in base a capacità di adattamento all’ambiente urbano, semplicità ed economia di manutenzione, stagionalità, colore, profumo, diffusione, portamento, fenologia, areale. Il parco è composto da alberi sempreverdi, arbusti, cespugli con fiori e piante da orto disposti su un manto erboso diffuso. I 18.000 mq a disposizione del nuovo Parco Urbano sono allestiti per dotare l’area circostante e il quartiere di verde attrezzato e servizi: gli alberi sono concentrati in tre piccoli boschi al fine di configurare soste fresche e ombreggiate nei periodi più caldi dell’anno: uno con prevalenza di Quercus Ilex, uno con Quercus Coccifera, e in ultimo uno con Pinus Pinaster. Sono poi disposti in tutto il parco alberi sparsi, arbusti, cespugli, fiori per offrire colori, profumi e paesaggi che variano a seconda del percorso.
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    • Year 2013
    • Status Competition works
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