Scuola Elementare in via C. Ogier | ANTONIO RESSA

L’’edificio, concepito come un organismo architettonico omogeneo, più che semplice adduzione di spazi informi, si sviluppa lungo un asse longitudinale che, percorrendo l’'edificio da parte a parte, connette spazi già interrelati tra loro attraverso rampe e coni visuali. Gli spazi per le attività integrative, ideati in funzione dell’'età degli alunni e del loro utilizzo, ospitano gruppi più o meno numerosi all'’interno dell’'atrio interclasse e della mediateca, fino a comprendere l’'intera comunità scolastica che può disporsi nell’'atrio interciclo (teatrino polivalente). Forma e dimensione degli ambienti, sulla scorta delle indicazioni fornite dalla moderna pedagogia, consentono lo svolgimento di tutte le attività parascolastiche e complementari che oggi la scuola richiede. La scuola, così concepita, contribuisce allo sviluppo della sensibilità dell’'allievo, diventando essa stessa strumento di comunicazione e di conoscenza per chi la frequenta. La luce che, attraverso un lungo lucernario in policarbonato – scandito da leggere capriate in acciaio – permea dall’'alto fino ad i livelli più sottoposti, esprime una chiara volontà di conservare il rapporto con gli elementi naturali (sole, luce) in ogni ambito dell’'edificio, anche in quelli meno favorevolmente esposti. Il verde che circonda la costruzione, inteso come naturale laboratorio botanico dove i bambini hanno i primi approcci con l’ambiente, migliora la vivibilità dell’'organismo scolastico, consentendo una maggiore stimolazione all’'apprendimento.