Progetto di concorso ampliamento Museo del Prado

Concorso di Architettura con Carlo Aymonino e altri Madrid / Spain / 1995

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Non é difficile immaginare la bellezza del Museo del Prado, dell’ex Palazzo Reale e del Cason sparsi tra i prati circa due secoli fa. Gli edifici, assai differenziati tra loro, erano unificati proprio dalla presenza dei prati che ne isolavano le differenti bellezze. Se ne può avere una pallida idea osservando al Cason del Buen Retiro il fondale del ritratto della Regina Isabella di Braganza di Bernardo Lopez (1829), dove si notano, tra l’altro, le differenze di quota rapportate alla so òluzione architettonica. Un’idea oggi impensabile ma di cui, in qualche modo, bisognava tener conto nel progettare l’attuale Parco Museale che noi proponiamo. Infatti si tratta di un parco museale, sia in senso tecnico-organizzativo, sia in senso quantitativo, come estensione di elementi naturali ( prati, fiori, cespugli ecc.), nei quali sono situate le varie sedi del Museo del Prado : l’edificio di Juan de Villanueva (seconda metà del XVIII secolo), divenuto poi “Museo del prado” come sede della Pinacoteca, il Cason del Buen Retiro ( 1638) e il Museo dell’ Esercito (1803), unica parte conservata del palazzo del Buen Retiro (1632), antica residenza reale. Il tal modo il Parco Museale potrebbe diventare il grande centro di un sistema di musei già esistenti nell’area : Reina Sofia e Thyssen - Boernemisza, collegati da percorsi pedonali appositi e da un nuovo tratto di linea metropolitana che, unendo la stazione Atocha con quella di Rocoleto passa tra il Paseo del Prado e l’edificio Juan de Villanueva, con fermata al Prado stesso il cui collegamento sotterraneo con il nuovo edificio Ellisse A potrebbe essere già predisposto Potrebbe in futuro essere recuperato a funzione museale anche l’attuale Ministero dell’Agricoltura, inglobando così nel nuovo parco anche l’Orto Botanico , il Museo Etnologico e l’Osservatorio Astronomico. Si é cercato pertanto di contornare l’edificio storico di Juan de Villanueva con un “prato” ,come un tempo, sfruttando le differenze di quota del terreno, e di progettare spazi per tutte quelle funzioni museali pubbliche adatte a un museo moderno e cioè grandi atri, aree differenziate per i ¿nformazioni, didattica e ristorazione, ampi guardaroba, merchandise e adeguati servizi igienici; tutto ciò senza innalzare volumi il cui stile, qualunque esso fosse stato, avrebbe sempre interagito sia con il prospetto Est dell’edificio Juan de Villanueva, sia con la facciata Ovest della chiesa di San Jeronimos. L’edificio storico del XVIII secolo di Juan de Villanueva, nato come sede per le esposizioni delle collezioni reali, liberato delle aggiunte successive, ritornerà così all’aspetto originario e dovrà conservare a nostro avviso il carattere espositivo delle antiche quadrerie. Sono stati migliorati, cercando di mantenere gli stessi vani, le scale, gli ascensori e i servizi, tutti in colonna per una maggiore chiarezza distributiva. Intorno al chiostro di San Jeronimos, nel luogo di quello che doveva essere l’antico convento, é stato progettato un edificio articolato nei diversi volumi, riducendo al minimo l’impatto con l’ambiente circost ‹ante e soprattutto con la chiesa di San Jeronimo. Ai servizi della chiesa é stato riservato un edificio separato, sopra l’attuale sala conferenze, affacciato su Calle de Alfonso XII, naturalmente con accessi e servizi indipendenti e la possibilità di parcheggi sotterranei. La superficie totale di tale nuovo edificio risulta superiore a quella degli spazi attuali adibiti alle funzioni della parrocchia.
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    Project details
    • Year 1995
    • Status Competition works
    • Type Museums
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