Love the Sign | Giulia Peruzzi

Riqualificazione del Mercato Metronio Rome / Italy / 2013

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MENZIONE D'ONORE AL CONCORSO VISION 20|20 - Orientarsi negli spazi pubblici attraverso il colore Il Mercato Metronio, di via Magna Grecia a Roma, zona S. Giovanni, è un esempio degli anni '60 di una nuova tipologia edilizia: mercato con autorimessa e stazione di servizio. L’edificio viene realizzato su progetto di Riccardo Morandi uno dei protagonisti, nel secondo dopoguerra, della stagione più felice dell’ingegneria italiana. L’edificio, una sorta di ‘macchina’ funzionale, con le spettacolari doppie rampe elicoidali che raggiungono il parcheggio sommitale, presenta caratteri architettonici e costruttivi di grande interesse come le originali facciate pieghettate e "catturaluce" che inglobano l’intelaiatura in pilastri a sezione variabile e travi ad andamento curvo della grande aula del mercato; risulta anche emblematico per l’approccio metodologico e concettuale che mira alla giustapposizione di elementi costruttivi strutturalmente e formalmente distinti, eppure assemblati sempre in soluzioni compositive finali estremamente unitarie. Oggi l'edificio rischia di essere dismesso dal Comune di Roma e ceduto a privati, per ottenere sul sito una maggiore cubatura o anche solo per un cambio di destinazione. Negli ultimi anni molti banchi del mercato hanno chiuso, il piano mezzanino dove una volta si affacciavano tante piccole botteghe è ormai inutilizzato. Al parcheggio adiacente si accede unicamente per posteggiare l'auto, non è possibile l'accesso pedonale né alcun tipo di visita. L'edificio in generale mostra qualche segno di trascuratezza, ma per come stanno le cose, è chiaro che senza un mirato intervento di riqualificazione la situazione non può che peggiorare, e la struttura è destinata ad essere soppiantata da qualche intervento privato sicuramente più redditizio. Associazioni, cittadini, artisti, performer, architetti e ingegneri sono scesi in campo e letteralmente "per strada" per manifestare contro la privatizzazione e la demolizione del mercato, contro una filosofia di intervento puramente speculativa, organizzando passeggiate, visite, raccolte firme, walk show e dibattiti su temi culturali e di project financing. Il colore può in questo caso intervenire enormemente a modificare lo stato di fatto delle cose; La facciata si presta a un dialogo interattivo col pedone, che si trova di fronte a una gigantesca cartolina lenticolare tridimensionale. Percorrendo la strada è infatti incuriosito dall'altra immagine che viene via via a ricomporsi. Si crea quindi una relazione tra l'osservatore e l'oggetto: l'osservatore si muove, l'immagine cambia. La facciata riacquista vitalità, interesse, e con essa anche le attività che vi si celano dietro. Un enorme canvas polifunzionale, che può essere messa a servizio di eventi, come ad esempio il vicino concerto del primo maggio, indicazioni stradali-commerciali e pubblicitarie. In questo modo la struttura potrebbe addirittura autofinanziarsi, con le stesse modalità con cui i ponteggi che riportano sulle cortine immagini pubblicitarie finanziano i lavori di restauro delle facciate che vi si trovano dietro. Con cura grafica, si valorizzano tutte le caratteristiche della facciata; le finestre infatti opportunamente retroilluminate funzionano per animare anche di notte questo insolito display architettonico, costituito da telai su cui scorrono tessuti microforati stampati e retroilluminabili. Data l'attenzione suscitata da questo sito non è difficile immaginare che molte attività potrebbero svolgersi all'interno, come in una grande piazza coperta, luogo di incontro , dibattito, rilancio di microeconomie artigianali, servizi di quartiere. Love the sign è un esempio di come il colore possa essere strumento di fondamentale importanza alla riqualificazione di un uno spazio, di come possa essere rivitalizzante, di come riesca a cambiare un oggetto e il modo di vedere e percepire un oggetto.
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    MENZIONE D'ONORE AL CONCORSO VISION 20|20 - Orientarsi negli spazi pubblici attraverso il colore Il Mercato Metronio, di via Magna Grecia a Roma, zona S. Giovanni, è un esempio degli anni '60 di una nuova tipologia edilizia: mercato con autorimessa e stazione di servizio. L’edificio viene realizzato su progetto di Riccardo Morandi uno dei protagonisti, nel secondo dopoguerra, della stagione più felice dell’ingegneria italiana. L’edificio, una sorta di ‘macchina’ funzionale, con le...

    Project details
    • Year 2013
    • Client AWR Competition
    • Status Competition works
    • Type Urban Furniture / Graphic Design / Restoration of façades
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