Sistemazione delle aree circostanti la sede municipale | DI_aRCHON

1° premio del concorso di idee per la sistemazione delle aree circostanti la sede municipale Collebeato / Italy / 2008

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Progettazione architettonica _ coordinamento progettuale
arch. Stevan Tesic, DI_aRCHON_Progettista Capogruppo
arch. Milena Veljkovic, DI_aRCHON
arch. Rinaldo Ciravolo

Collaboratori
arch. Nicola Apostoli
ing. Adriano Mori
arch. Fabiana Zanola

Progettazione e Consulenza Impiantistica _ Energie Rinnovabili _ Sostenibilità_ Fisica dell’edificio
Ing. Luca Corini _ Studio mc2
Ing. Cristini Roberto
Dott. Francesco Padula

Progettazione Strutturale
Ing. Luca Mastaglia

Progettazione e Consulenza Building Automation
Microdevice_Claudio Abrami e ing. Elisa Antonelli

Consulenza acustica, rumore, vibrazioni
Studio Majandi

Premessa_ ll luogo deputato alla convivenza tra la compattezza del costruito e la fruibilita' degli spazi aperti connettivi

La virtù del progetto sta nella ricerca della misura e della bellezza attraverso il paradigma del necessario, che diventa anche la misura della sua sostenibilità contestuale. La tecnica e it suo uso equilibrato determinano la soglia della compatibilità ambientale e futuribile, che conferisce la traccia alla sperimentazione nel senso di riduzione dello spreco in senso ampio.
Costituisce la ricerca non nel senso di spostamento del limite del possibile o di inseguimento del culto effimero ed eccessivo dell’immagine architettonica, ma al contrario di suo ritrovamento interno alla preziosità dei processi organizzativi e progettuali_ creativi ri_assegnando il valore aggiunto agli elementi di costruzione _semplice ed essenziale_ e alle relazioni di sintesi innovative tra loro. L’architettura, intesa come organizzazione dello spazio è l’ambito eletto alla reciproca valorizzazione delle componenti morfologiche-tipologiche e a quelle tecnologiche in una contestuale rilettura del rapporto tra tecnica e cultura nella consapevolezza dei limiti e della moralità del progetto nell’uso sostenibile delle risorse della comunità a beneficio della stessa. Si tende a porre in evidenza un’ulteriore potenzialità di applicazione dei concetti di sostenibilità qui proposti ad una scala più estesa del quartiere in una sorta di virtuosa sinergia collettiva tra progetto dell’architettura e progetto della città.

Il Progetto urbano_ La scelta dell’Amministrazione Comunale di integrare l’attuale assetto dell’area centrale con un nuovo sistema di piazze ed edificio afferenti l’attuale Municipio di Collebeato all’interno dell’attuale area del C.I.S. 3, dichiara la volontà di conferire un significato complesso alla progettazione urbana e la ricerca di coesistenza tra il nuovo insediamento e caratteri, storici e non, rilevabili nelle forme di città esistente. L’area è di fatto il punto di connessione tra il sistema di futura realizzazione dei corpi di fabbrica residenziali e l’attuale Palazzo Municipale, il nuovo sistema si innesta nell’ ambito costruito ben definito dell’attuale tessuto urbano, una sorta di isola che ha come relazione principale l’asse tra Piazza Italia, con l’attuale sagrato della chiesa ed il municipio stesso, elemento di riferimento dello storico sistema urbano di cui mantiene le peculiarità morfologiche. La sede municipale diventa l’unità generatrice su cui si attesta un nuovo brano urbano, lungo l’asse su quale si era storicamente sviluppato l’abitato. Nell’area di concorso, adiacente il municipio si prevede la collocazione di altre funzioni centrali in modo da determinare una trasformazione strutturale del nuovo centro di Collebeato. In questo quadro il principale obiettivo del progetto diviene la definizione di una figura architettonica del nuovo edificio fortemente correlata e generativa del disegno degli spazi esterni, che si confronti e contribuisca alla formazione del nuovo tratto del paesaggio urbano nella sua espressione contemporanea. Questa figura forte e unitaria nel suo risultato viene generata per addizioni figurative di elementi d’architettura del nuovo edificio contestualmente interattivi e formalmente definiti per costituire un’unità urbana più complessa. In questo senso il progetto si articola riprendendo e potenziando elementi morfologici strutturanti del Palazzo Municipale e della Sala Consliare compreso spazi aperti a loro afferenti e storicamente consolidati. Da questa scelta deriva un atteggiamento preciso rispetto al rapporto tra la parte storica integra nella sua struttura tipologica ed il nuovo intervento, come principio compositivo del progetto esso diviene una delle parti di cui si compone.

Il progetto_ Spazi pubblici esterni_
Il rapporto tra la forma e lo spazio si fonda sull’economia dispositiva del costruito_urbano e architettonico rispetto all’uso del suolo _ in chiave compatta producendo una matrice a tessuto. La matrice urbana si fonda sull’alternazione, per disposizione e scala, dei pieni e vuoti nella successione gerarchica di caratteri fondativi diversi quali la piazza _ il campo _il chiostro. I corpi costruiti e i spazi aperti del CIS 3 stabiliscono le variabili associazioni _ morfologiche _ prospettiche _ relazionali complesse e proprie di un brano di città compiuta, di fondazione ma contemporaneamente di forte vocazione contestuale. Il nuovo ampliamento è costituito da un edificio compatto realizzato su tre piani più un tetto giardino che rappresenta la volontà di conferire il concetto di spazio pubblico esterno anche all’ultimo livello.L’edificio è un elemento connettivo centripeto tra sistemi esterni, che da esso vengono acclusi in una sorta di percorsi strutturati. Esso costruisce un recinto articolato che riporta a una scala maggiore la figura complessiva dell’intervento e organizza un sistema di spazi, pubblici aperti quali
la storica Piazza Municipio , la piazza retrostante al Municipio Campo del Traguardo, piazza parcheggio In sosta Verde ,il chiostro tecnologico Chiostro in Sole , il chiostro di nuova formazione della Sala Consiliare Chiostro del Passo, e infine il Chiostro in Alto formalizzato come tetto giardino e situato in copertura del nuovo edificio.
Lo spazio aperto pubblico così composto è principalmente dedicato agli usi civici consolidati dalla collettività, e gli spazi aperti pur unendo in parte le funzioni gia presenti ridisegnano l’intero impianto connettivo e relazionale del territorio interessato. La piazza Campo del Traguardo posta a nord e valorizzativa del fronte Municipale retrostante, si pone con un leggero pendio una sorta di lieve falda, che superato il dislivello del marciapiede si attesta leggermente rialzata sul lato ovest dell’edificio, amplificandone la tensione nella sua percezione prospettica e nello stesso tempo questo “poggio inclinato”, anticipa e fa percepire un suo intenso radicamento al suolo, inoltre li rapporto tra pieni e vuoti rimanda la piazza a proporzioni vitruviane. Il percorso trasversale e passante l’edificio al piano terra unisce la piazza Campo del Traguardo attraverso una rampa direttamente alla piazza di parcheggio In sosta Verde posta ad est. Da questo spazio si può accedere sia al piano interrato attraverso una scala posta a lato nord, che alla storica Piazza Municipio . Per migliorare l’accessibilità verso questo spazio è stato spostato l’ingresso all’attuale centrale termica, e questo ha prodotto un ulteriore spazio aperto che si interpone tra il nuovo edificio e l’attuale corpo di fabbrica della Sala Consiliare, il Chiostro in Sole , dove si concentrano assimilati nelle forme d’architettura componenti specialistici che contribuiscono al risparmio energetico dell’intero sistema. In sosta Verde _ il parcheggio è concepito come una piazza disegnata in termini altimetrici dalla flessione del suolo che genera un solco, il basamento del nuovo edificio, fa emergere il suo carattere pubblico e conferisce contemporaneamente un nuovo valore e carattere alle Ville Urbane del CIS 3. Questa nuova cinta muraria, crea di fatto un unico sistema che reinterpreta sia la torre dell’ascensore e unifica il paesaggio urbano verso il Palazzo Municipale e la Sala Consiliare. Questo nuovo assetto percettivo degli edifici viene armonizzato e messo in evidenza dai muri di contenimento della stesso Piazza _ In sosta Verde emancipando sia il sistema ribassato ed inclinato che l’intero complesso edificato. L’arredo urbano è composto da elementi correnti di sedute semplici che poggiano su una pavimentazione in quarzite_tipo gaja gray lavorato a spacco, e contemporaneamente da elementi polarizzanti e simbolici quale un fontanile costruito nella muratura adiacente rispetto dello storico Palazzo Municipale.

Il progetto _ L’edificio _ La forma dell’edificio e la disposizione delle sue aperture sono fondate sul rapporto intelligibile e sostenibile tra corpo costruito e le sue componenti prettamente tecnologiche, consapevole del valore d’integrazione dei sistemi tecnici da un lato e dall’altro nel rispetto dei parametri della componente energetica passiva quale orientamento _ disposizione_ protezione _ delle forme e dei spazi in funzione dell’asse eliotermico. Con la lieve rotazione con cui tende a disporsi e attraverso l’economia della sua disposizione interna l’edificio enuncia la sua appartenenza a un ordine di edifici che si basano sul concetto sostenibilità ambientale. E’ previsto che l’edificio sul fronte sud sia provvisto di un rivestimento tecnologicamente innovativo, , solarwall e campo solare termico / fotovoltaico, in quanto fonte di energetica rinnovabile, costruito in muratura a cassa vuota con involucro ventilato, raggiungendo la classe energetica A secondo i criteri della Regione Lombardia. Mentre sotto la piazza Campo del Traguardo sarà inserito il serbatoio di accumulo termico stagionale come l’elemento di conservazione della produzione di energia disponibile. L’edificio si caratterizza per il forte plasticismo, di forma costruita per fronti compatti, con loggiato doppia altezza presente sia a lato est che ovest sottolinea la destinazione pubblica e civile dell’edificio, trovando al suo interno un grande atrio elemento di connessione est ovest, una galleria centrale trapezoidale, dalla quale si accede al vano ascensore o proseguendo dal loggiato verso nord si giunge al blocco di scale che distribuisce i quattro livelli, che sono così distribuiti, piano terra con destinazione terziaria o commerciale composto nel nostro progetto da tre unità, il primo piano composto da aule a disposizione dell’Amministrazione Comunale, con la possibilità di diventare uffici, archivi, servizi, sul lato sud una grande aula a doppia altezza caratterizzata da una copertura inclinata che prende luce da un lucernario disposto a nord, il quarto livello del tetto giardino che definisce la un ulteriore spazio pubblico, oltre un piano interrato destinato ad autorimessa. I valori di superficie e di standard urbanistici richiesti nel piano CIS 3 sono stati rispettati_ rif. Legenda_Tavola 01 di progetto.

Fisica dell’edificio _ Impiantistica _ Energie Rinnovabili _ Sostenibilità _
Considerazioni primarie
_ Nel proporre il tipo di impianto ad accumulo termico stagionale si è tenuto conto di un altro concetto avente legittimità ambientale , quale l’uso estensivo della soluzione con pompe di calore e relativo fotovoltaico. Il motivo di rinuncia ancor sostenibile è il fatto che durante il periodo di punta invernale si raggiungerebbe una situazione non sostenibile dalla rete elettrica pubblica, pur ottenendo un sostanziale pareggio nell’arco dell’anno tra energia prodotta e consumata (il consumo elettrico sarebbe fortemente concentrato nei mesi invernali a fronte di una produzione prevalentemente concentrata nel periodo estivo); il confronto economico è attualmente viziato dalla particolare remunerazione del chilowattora fotovoltaico (dovuta alla scelta giusta, ma non permanente, di promuoverne lo sviluppo). Per il riscaldamento, si è proposta pertanto la soluzione con collettori solari termici e vasca di accumulo rispetto alla soluzione, più diffusa, utilizzante le pompe di calore geotermiche ed il fotovoltaico ad esse associato. Per gli altri usi elettrici (illuminazione, forza motrice, condizionamento estivo) si è invece adottata la soluzione fotovoltaica. Un altro aspetto che riteniamo debba essere preso in considerazione nel valutare la soluzione dell’accumulo di calore stagionale è il fattore di scala ad esso associato. Il sistema di accumulo termico per una singola utenza di media scala viene formulata secondo i fattori e economie oggettive e sostenibili, ma le virtù rilevanti di ottenimento dei vantaggi si verificano impostando il sistema d’accumulo alle scale di utenze urbane più ampie.
Generazione di calore invernale _ la scelta progettuale di seguito presentata vuole garantire il riscaldamento del manufatto in oggetto annullando i consumi di gas metano e riducendo al minimo quelli di energia elettrica; questo sarà possibile grazie ad un sistema che immagazzina l'energia termica estiva al fine di riutilizzarla durante la stagione fredda. La generazione di energia termica avviene per mezzo di un campo solare termico posizionato sulla falda sud avente superficie complessiva di mq 150. Tale campo solare è collegato ad un accumulatore termico (vasca solare) interrato, di forma cilindrica, costruito in vicinanza dell'edificio, e di capacità complessiva di 760 mc.L'accumulatore studiato appositamente per tale funzione è costituito da una grossa vasca in cemento armato opportunamente isolata in polistirolo idoneo per l'uso. Il calore catturato dai pannelli solari viene trasportato nella vasca dove l'acqua viene immessa ad altezze diverse in funzione della propria temperatura che dipende dall'insolazione esterna (l'acqua più calda verrà riversata nella parte alta dell'accumulo e l'acqua più tiepida nelle parti intermedie). In funzione delle necessità dell’edificio, ed in funzione del periodo, viene poi prelevato il calore a temperature diverse, e quindi ad altezze diverse nella vasca, per soddisfare le esigenze termiche dell’edificio. La capacità di accumulo è stata opportunamente valutata in modo da garantire il calore necessario per il soddisfacimento delle richieste invernali senza dover ricorrere a generatori di calore aggiuntivi (caldaie a gas o altri sistemi). Tale capacità è anche la risultante di un compromesso economico tra i benefici derivanti all'isolamento dell'involucro e il costo della vasca stessa. Per sopperire ad eventuali periodi di manutenzione impianto, nel locale tecnico, viene inserita una resistenza elettrica di emergenza per tamponare il mancato prelievo di calore in tali periodi.In abbinamento al sistema appena descritto vi è un sistema passivo di riscaldamento costituito da collettori solari ad aria che si configurano come una controparete verticale, in lamiera di alluminio grecata e microforata, che crea una intercapedine stagna davanti alle facciate, del fabbricato. Un ventilatore, a bassa velocità, crea una depressione nell’intercapedine e aspira l’aria, nella quantità prevista dal progetto, solo attraverso i fori, che sono stati adeguatamente previsti nel numero e nella disposizione, unitamente alla metratura complessiva del collettore. Il collettore capta l’energia solare, quando disponibile, e la trasmette all’aria nell’intercapedine. Al risparmio di energia e alla conseguente diminuzione dell’impatto ambientale, si aggiungono la semplicità e l’assenza pressoché totale di manutenzione.
Climatizzazione estiva_ La base per la climatizzazione è una pompa di calore aria / acqua che trasmette le frigorie al fluido circolante nell'impianto di distribuzione. Il generatore sarà collocato nel locale tecnico da cui partono tutte le tubazioni di distribuzione agli impianti interni. La climatizzazione come per il riscaldamento estivo sarà integrata da un sistema solare ad aria prima descritto che funzionerà secondo lo stesso principio di un tetto ventilato.
Impianti di distribuzione_ Il sistema di distribuzione è costituito da pannelli radianti a pavimento con passo 8 cm in modo da sfruttare al meglio l'energia accumulata nella vasca solare e le frigorie cedute dalla gruppo frigorifero nel periodo estivo.
Consumo di energia elettrica_ Le pompe di circolazione ed il gruppo frigorifero, elementi attivi del sistema, sono pensati ad alto rendimento in modo da ridurre al minimo i consumi di energia elettrica per la gestione climatica dell'edificio.
impianto fotovoltaico _ La scelta progettuale vuole portare all’azzeramento dei costi di gestione elettrica (sia di illuminazione che di gestione dell’edificio). Per ottenere tale risultato si è pensato ad un impianto fotovoltaico da 10 KWP che abbinato all’attuale sistema di finanziamento “Conto Energia “ tende all’obbiettivo sopraccitato.

La gestione ed il funzionamento del sistema di building automation: _ L’adozione di un sistema di building automation consente notevole vantaggi sia a livello economico (risparmio energetico) sia in termini di facilità di gestione dei diversi impianti elettrici e termotecnici. L’automazione e la luce_ Il sistema di building automation regola l’illuminazione degli ambienti interni ed esterni dell’edificio, con la possibilità di controllare in modo puntuale e dedicato le tutte le apparecchiature luminose, dalle luci della piazza, del chiostro, del tetto giardino e del parcheggio, oltre anche quelle dei singoli ambienti. Le impostazioni, fatte secondo turni orari legati anche all’utilizzo di chi occupa l’ufficio, potranno essere diversificate, in modo semplice e veloce, per evitare sprechi energetici. L’automazione e la temperatura e gli accessi _ Il progetto prevede la presenza di un sistema solare con vasca di accumulo di tipo stratificata, la cui regolazione, tramite il sistema di automazione, consente di utilizzare l’acqua conservata nelle celle, a diversa temperatura, per le necessità di riscaldamento dei diversi ambienti. Quindi sarà possibile ottenere temperature diverse in ogni ambiente, per dare il massimo comfort ed il massimo risparmio energetico quando il singolo ambiente non viene utilizzato. Pompe e valvole saranno controllate con regolatori modulanti, mentre in ogni ambiente vi saranno termostati dotati di sonde al silicio.Per quanto riguarda il controllo accessi, attraverso l’automazione saranno controllati accessi ritenuti “sensibili”: archivi, magazzini, sale esclusive ecc.. Con lo stesso sistema sarà gestita la timbratura dei dipendenti che lavorano nell’edificio.
L’automazione e gli allarmi_ Ogni allarme che si presenta nei diversi ambienti dell’edificio potrà essere rilevato dal sistema di building automation che segnalerà in tempo reale ogni anomalia, guasto, o disfunzione degli apparati elettrici e meccanici. Il guasto di una valvola in centrale termica, ad esempio, sarà segnalato direttamente sul supervisore centrale, consentendo la costante conoscenza dello “stato di fatto”.Il contributo della building automation consente di regolare a livello centralizzato le impostazioni di temperatura, luce, ecc., che comunque potranno essere parzialmente modificate anche da chi vive nei singoli ambienti.
Come sviluppare una distribuzione elettrica modulare e flessibile_ Il progetto che si intende sviluppare consente di realizzare in un modo tecnologicamente innovativo impianti elettrici e di automazione, interni all’edificio. La soluzione nel concetto di building automation viene integrata nell’impianto elettrico, in un “dispositivo di montaggio.” Questa scelta consente la massima versatilità estetica dell’impiantistica di ogni ufficio: anche le apparecchiature elettriche avranno una “veste” modificabile nel tempo, in base alle scelte di diversificate per ogni ambiente. L’impiantistica dell’edificio diventa così flessibile, completa e “mobile”, in modo da essere utilizzata nell’esatta posizione in cui serve alle persone che lavorano negli uffici.
Strutture:_ Struttura portante in cemento armato con comportamento resistente a telaio caratterizzata dalla presenza di un guscio rigido rappresentato dalle murature del vano ascensore. Il piano interrato è una scatola rigida si ancora uno schema a pilastri e travi del piano terra e primo. La maglia dei pilastri è regolare, le travi e gli orizzontamenti, ipotizzati rigidi nel loro piano, hanno luce massima inferiore a 6 m al fine di favorire il buon comportamento della struttura sia in fase statica sia dinamica sismica.
Requisiti acustici passivi_ L’edificio sarà realizzato in conformità alla vigente normativa in tema di requisiti acustici passivi degli edifici (d.p.c.m. 5.12.’97 e normativa regionale correlata). Saranno ottimizzate sia le murature esterne, che le partizioni orizzontali e verticali interne, decentrati perimetralmente i cavedi impiantistici al fine di ottenere il massimo isolamento dei rumori provenienti dall’esterno e rendere nullo l’impatto acustico degli impianti a servizio dell’edificio. Acustica architettonica_ Stante la necessità di ottenere spazi dedicati ad attività strettamente collegate alla comunicazione verbale (diretta ed amplificata) oltre che offrire la possibilità di eventi musicali, l’acustica dei vari locali dell’edificio sarà ottimizzata già a partire dalle geometrie interne degli ambienti e di alcuni e specifici elementi d’architettura. Per l’ottenimento dei risultati prefissi, saranno impiegati unicamente materiali di trattamento acustico ecologici di nuova generazione, non fibrosi, riciclati e riciclabili, oltre che rispondenti alla normativa antincendio.
Impatto acustico_ L’impiantistica a servizio dell’edificio sarà ottimizzata al fine della riduzione delle emissioni rumorose e della eliminazione dell’induzione di vibrazioni alle strutture. Saranno pertanto realizzati opportuni silenziatori, barriere acustiche e basamenti inerziali, specificamente progettati in funzione di ciascun singolo apparato e condotto impiantistico. Cantiere_ Si provvederà all’organizzazione del cantiere cosicché sia possibile minimizzare l’impatto acustico delle attività nei confronti dei ricettori sensibili posti nelle immediate vicinanze. Tale attività si concretizzerà nella puntuale definizione della sequenza dei lavori alternando attività intrinsecamente rumorose ad altre attività meno problematiche dal punto di vista dell’impatto sul clima acustico della zona.
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    Progettazione architettonica _ coordinamento progettuale arch. Stevan Tesic, DI_aRCHON_Progettista Capogruppo arch. Milena Veljkovic, DI_aRCHON arch. Rinaldo Ciravolo Collaboratori arch. Nicola Apostoli ing. Adriano Mori arch. Fabiana Zanola Progettazione e Consulenza Impiantistica _ Energie Rinnovabili _ Sostenibilità_ Fisica dell’edificio Ing. Luca Corini _ Studio mc2 Ing. Cristini Roberto Dott. Francesco Padula Progettazione Strutturale Ing. Luca...

    Project details
    • Year 2008
    • Status Competition works
    • Type Urban Renewal
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