BEGO-Museo Benozzo Gozzoli | Massimo Mariani

BEGO- Benozzo Gozzoli Museum Castelfiorentino / Italy / 2009

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Le opere del passato mi hanno sempre fatto tenerezza per la loro fragilità. Sono state molto amate dagli uomini per arrivare ai giorni nostri. Sono passate di mano in mano, accarezzate, curate costantemente. Bisognava fare un edificio che ospitasse definitivamente i due Tabernacoli con le relative sinopie, che da molto aspettavano, nei locali della biblioteca comunale, una sistemazione definitiva. Per far questo è stato demolito, in via Testa Ferrata, un fabbricato degli anni ’60 all’interno del centro storico di Castelfiorentino, in prossimità della stazione ferroviaria e accanto al piccolo Oratorio di San Carlo. Il nuovo progetto dell’edificio, che ha una superficie complessiva di circa 400 mq, ricalca l’ingombro a terra del vecchio fabbricato e ha la fortuna di essere staccato dagli edifici circostanti perché è inserito in uno slargo, in una specie di piazzetta. L’edificio si radica al suolo con un basamento funzionale, ad isola, che risolve il problema dell’arredo urbano inteso in senso classico (panchine, fioriere, etc.). La base curvilinea si appropria dello spazio e nello stesso momento la gente si appropria un po’ del Museo: la base diventa panchina, spazio ludico per grandi e piccini, teatro per piccoli eventi all’aperto. Rivestito con un paramento obbligatoriamente in cotto, l’edificio cita nei materiali e nelle finiture alcune chiese del luogo. Internamente il fabbricato si sviluppa su 4 piani, di cui tre fuori terra e uno interrato. Il piano terra è caratterizzato in parte da un soffitto basso: un ambiente in ombra che si proietta rapidamente verso lo spazio a tutta altezza dove è sistemato il Tabernacolo della Visitazione, illuminato da una cascata di luce naturale proveniente dal lucernario nel soffitto. Al primo piano, incassato nella parete d’angolo, è sistemato il Tabernacolo della Madonna della Tosse, che si presenta come uno schermo televisivo. La scala, che collega i vari piani, diventa una sorta di percorso visivo, che inquadra i Tabernacoli, ormai decontestualizzati, secondo prospettive nuove e in continuo cambiamento; si interrompe al piano primo, per poi ripartire sul lato opposto e raggiunge una saletta posta al secondo piano, una spazio che si presta naturalmente a piccole mostre e laboratori didattici. L’edificio, per le sue dimensioni contenute, conserva qualcosa di domestico, una casa studio in cui Benozzo Gozzoli, circondato dai suoi allievi, sembra accompagnare il visitatore lungo un percorso di visita agli affreschi mentre ancora li va facendo. I have always felt tenderness for the artworks of the past because of their fragility. They’ve been very much loved by people throughout the times. They’ve been passed on from hand to hand, caressed and constantly cared for. A building needed to be made. It had to house 2 tabernacles and their sinopsies, which had been waiting long, in the rooms of the public library for a final placement. In order to do this, in the historical centre of castefiorentino, along Via Testa Ferrata, a building of the 60s had been demolished near the train station and next to the Oratoriodi San carlo. The new design of this building, which has a total area of about 400 square metres, closely follows the ground traces of the old building and it is luckily detached from the buildings around because it is located in an empty space which is a sort of square. The building is rooted to the ground through a functional island-shaped base which solves the problem of urban furnishing meant in the classical sense (benches, flower pots etc.). The curvilinear base takes over the space around the building and, at the same time, people take over a little of the museum’s space: the base becomes a bench, a play area for children and adults, a theatre for small outdoor events. The building had to be entirely coated with cotto; in this way, it refers to materials and finishes of some of the local churches. Inside, the museum, is spread over 4 floors, three above ground and one underground. The ground floor is partly characterized by a low ceiling: a shaded area which quickly runs to the full-height space where the “Tabernacolo della Visitazione” is placed. This is illuminated by a cascade of natural light coming from the skylight in the ceiling. On the first floor, recessed into the corner-wall, we find the “Tabernacolo della Madonna della Tosse” which looks like a television screen. The staircase linking the floors, becomes a kind of visual path which frames the Tabernacles (now lacking their original context), according to new and constantly changing perspectives. It stops on the first floor, and then starts again on the opposite side thus reaching a room on the second floor, a naturally suitable space for small exhibitions and educational workshops. The building, due to its small size, retains something domestic; it is conceived like a home-studio where Benozzo Gozzoli, surrounded by his students, seems to join us while we’re looking at these frescoes and he’s still working on them.
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    Project details
    • Year 2009
    • Work finished in 2009
    • Main structure Masonry
    • Client Comune di Castelfiorentino
    • Status Completed works
    • Type Museums
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