Riqualificazione del WATERFRONT di San Leone (Agrigento)

San Leone / Italy / 2008

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La strategia progettuale per la valorizzazione del waterfront di San Leone prende le mosse dal
riconoscere ai luoghi del progetto una caratteristica in comune che porta in sé sia le attuali condizioni di casualità sia le potenzialità del progetto: l’essere lo spazio liminare tra terra e mare.
I quattro ambiti di cui si compone il waterfront definiscono un “rapporto” tra il mare e la terra
univoco e differente per funzioni, per morfologia e per impianto insediativo. Inoltre questi ambiti non stabiliscono tra loro nessun sistema chiaro di relazioni, né fisiche né visive, che possa conferire al waterfront quel ruolo auspicabile di “soglia”, da intendersi come dispositivo di inclusione piuttosto che di esclusione e separazione.
Le attuali condizioni del lungomare rappresentano quindi questo spazio liminare come un
luogo di divisione, di barriera, di sbarramento e di separazione. Al contrario, il progetto lavora sul
concetto di limite nella sua accezione positiva e con le implicazioni morfologico-formali e tipologico-architettoniche che questo comporta. L’idea è quella di disegnare una fascia di waterfront come luogo della transizione, capace sia di mettere in contatto separando, che di separare mettendo in contatto.
Il progetto intende creare uno spazio in cui tutti gli elementi si incontrino e si autodeterminino. In un “uno” morfologico il nuovo waterfront è strutturato mettendo in relazione il vicino con il lontano, il disperso con il compatto, il naturale con l’antropico.
La risposta all’istanza di ricucitura, delle aree tra di loro e della città con il mare, ambisce non solo alla unione fisica delle parti ma soprattutto alla ricostruzione di quel carattere di mediterraneità a cui questi luoghi hanno storicamente partecipato e che prescinde dalla linea di costa nel senso in cui Matvejević affermava che “le coste sono i confini del mare ma non del Mediterraneo”. Il progetto disegna l’intera fascia del waterfront come una nuova topografia, a metà tra l’urbano e il naturale, che tiene conto di una strategia della soglia al fine di stabilire correlazioni tra gli elementi sequenziali, esistenti e di nuovo impianto, assecondando una maggiore dinamicità dello spazio indotta dall’inserimento della fascia a mare dei percorsi ciclo-pedonali. Lo spazio del waterfront si arricchisce così di un nuovo sistema di segni, di presenze simboliche e di tracce urbane che si completa con le forme architettoniche, anch’esse determinate dal dinamismo che i luoghi richiamano. La sequenza degli spazi pubblici all’aperto e degli spazi pubblici al chiuso garantisce la multifunzionalità programmata e la continuità richiesta dei percorsi del lungomare, senza però inficiare la possibilità che questi vengano utilizzati per attività impreviste, spontanee e occasionali. Il progetto organizza gli spazi all’aperto affinché la loro stessa forma, nonché il trattamento superficiale e gli elementi vegetali impiantati, suggeriscano e comunichino il loro possibile uso. La risposta all’istanza di ricucitura, delle aree tra di loro e della città con il mare, ambisce non solo alla unione fisica delle parti ma soprattutto alla ricostruzione di quel carattere di mediterraneità a cui questi luoghi hanno storicamente partecipato e che prescinde dalla linea di costa nel senso in cui Matvejević affermava che “le coste sono i confini del mare ma non del Mediterraneo”. Il progetto disegna l’intera fascia del waterfront come una nuova topografia, a metà tra l’urbano e il naturale, che tiene conto di una strategia della soglia al fine di stabilire correlazioni tra gli elementi sequenziali, esistenti e di nuovo impianto, assecondando una maggiore dinamicità dello spazio indotta dall’inserimento della fascia a mare dei percorsi ciclo-pedonali. Lo spazio del waterfront si arricchisce così di un nuovo sistema di segni, di presenze simboliche e di tracce urbane che si completa con le forme architettoniche, anch’esse determinate dal dinamismo che i luoghi richiamano. La sequenza degli spazi pubblici all’aperto e degli spazi pubblici al chiuso garantisce la multifunzionalità programmata e la continuità richiesta dei percorsi del lungomare, senza però inficiare la possibilità che questi vengano utilizzati per attività impreviste, spontanee e occasionali. Il progetto organizza gli spazi all’aperto affinché la loro stessa forma, nonché il trattamento superficiale e gli elementi vegetali impiantati, suggeriscano e comunichino il loro possibile uso. Sul lato mare, di contro, questi percorsi si innestano su una passeggiata ciclo-pedonale che
corre lungo una linea spezzata che si apre ad inediti scorci visivi. In questo sistema, così come la città si insinua a mare, l’acqua penetra e disegna specchi di acqua salmastra protetti.
Il progetto, coerentemente al disegno della Promenade, definisce l’architettura del nuovo porto,
inserendo due grandi edifici che per linguaggio e dimensione evocano l’originaria funzione di porta
marina. Le aree esterne sono disegnate assecondando la continuità degli spazi aperti al fine di consegnare il porto alla città come luogo in cui è possibile svolgere molteplici attività.
Elemento di continuità e struttura del progetto è la passeggiata a mare che attraversa tutti gli
ambiti, superando con un ponte il fiume San Leonardo, innestandosi nei nodi di passaggio tra i
diversi luoghi fino a smaterializzarsi per integrarsi con le aree naturalistiche che vengono mantenute nel loro stato naturale. Qui il progetto prevede un insieme di micro interventi che realizzino un sistema di servizi e di spazi attrezzati su piattaforme di legno per l’utenza stagionale, votati a migliorare e potenziare la fruizione del pubblico e a valorizzare le emergenze naturali esistenti.
Il complesso sistema di interventi è votato al conferimento di identità ai luoghi e alla
semplificazione formale delle aree, convinti che per restituire il mare alla città sia necessario riprogettare questa mediante il ridisegno dei suoi spazi pubblici.
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    Project details
    • Year 2008
    • Client Provincia di Agrigento
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Waterfront / Urban Furniture / Bridges and Roads / Port Areas / Parking facilities / Sports Facilities / Tourist Facilities / Beach Facilities / Urban Renewal
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