Concorso Porto a secco. Castiglione della Pescaia | erica foggi

Stefano Giommoni, Patrizio Bellucci, David Croce, Erica Foggi , Giacomo Giampaoli, Matteo Pacini Castiglione della Pescaia / Italy / 2012

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Castiglione della Pescaia città d’acqua. L’acqua è per Castiglione elemento essenziale della sua identità e della sua cultura. E’ insieme elemento di divisione fisica, l’attuale porto canale divide i tessuti edilizi di ponente da quelli di levante, ma è stato ed è anche fattore di vitalità economica e sociale per la sua comunità. Le parole di Italo Calvino delle Città Invisibili per descrivere “Valdrada” rendono espliciti il concetto del rapporto tra la città e l’acqua. “Gli antichi costruirono Valdrada sulle rive d’un lago … così il viaggiatore vede arrivando due città: una diritta sopra il lago e una riflessa capovolta. Non esiste o avviene cosa nell’una Valdrada che l’altra Valdrada non ripeta, perché la città fu costruita in modo che ogni suo punto fosse riflesso dal suo specchio d’acqua ….” Il contesto. Il margine urbano della città. L’area interessata dal concorso di idee è localizzata all’estremità nord est del centro abitato di Castiglione della Pescaia adiacente alla via Cassiopea, oggi limite del sistema insediativo urbano, e delimitata dalla Strada Provinciale del Padule e dal corso d’acqua del Fosso Valle. L’ambito è caratterizzato dai tessuti edilizi edificati di recente, secondo le previsioni del PRG approvato nel 1980. La descrizione del contesto fa ben comprendere che l’approccio al concorso di idee per un porto a secco a Castiglione della Pescaia non può limitarsi al concepimento di una semplice infrastruttura a servizio della nautica minore. Limitarsi alla definizione di quello spazio avrebbe significato accrescere la rigidità delle funzioni dell’area e produrre un ulteriore luogo non in grado di relazionarsi con il margine urbano. Il progetto. Il legame tra le funzioni legate alla vita sull’acqua e quelle della vita a terra è il filo conduttore della proposta progettuale. Il porto a secco diviene e i servizi da associare alla piccola nautica divengono il fulcro per pensare uno spazio complessivo che diventi motore per migliorare la qualità fisica del contesto urbano esistente e le relazioni sociali della comunità locale. Ecco quindi che gli obiettivi ai quali il progetto si presuppone di dare una risposta possono essere ricompresi in questi punti: Il riordino della mobilità urbana ed extraurbana; La riqualificazione ambientale ed architettonica del margine urbano; L’arricchimento degli spazi e delle funzione del quartiere popolare delle Paduline; Il potenziamento della cantieristica e dei servizi; La valorizzazione sociale della piccola nautica. L’impostazione fondata sulle relazioni degli spazi e sul loro ruolo rispetto al contesto urbano e territoriale fanno della proposta progettuale non un semplice approccio di sola valenza architettonica ai temi enunciati, ma piuttosto una risposta anche di ordine strategico e di fattibilità urbanistica ed imprenditoriale agli obiettivi prefissati. La mobilità. Il progetto assume quale condizione essenziale la previsione del nuovo tracciato stradale e dell’attraversamento del Fiume Bruna contenuto nel Regolamento Urbanistico adottato dal Comune di Castiglione della Pescaia. La nuova previsione permette l’organizzazione di un sistema gerarchico delle infrastrutture viarie distinguendo la viabilità di bacino, necessaria all’arrivo a Castiglione della Pescaia dalla costa e dall’entroterra, dalla viabilità per gli spostamenti urbani. Viene perciò prevista la realizzazione di un insieme di aree per la sosta, una delle quali da realizzare su una struttura su due livelli fuori terra, che oltre ad ottemperare agli standards necessari per le aree portuali assumono la funzione di parcheggi scambiatori utili ad incentivare e favorire la mobilità leggera e sostenibile per raggiungere le aree centrali del centro urbano. Il sistema della mobilità sostenibile, oltre che dai parcheggi scambiatori, è composto dal terminal per la navetta elettrica e per il noleggio delle bici, dalle piste ciclabili e dai percorsi pedonali lungo il Canale Allacciante per raggiungere il porto canale e le altre aree centrali del paese e dall’imbarcadero per il battello fluviale con arrivo al molo del porto canale. La nautica. Il tema della nautica nella proposta progettuale si sviluppa intorno al porto a secco, che poi è anche il contenuto principale del bando del concorso di idee. Il nostro progetto prevede l’organizzazione del porto a secco su un piazzale attrezzato con accesso dalla Strada Provinciale del Padule. I posti per l’alloggiamento delle barche sono organizzati per corsie longitudinali che si attestano sulla banchina est della darsena interna ove sono collegate le corsie di varo e i sollevatori per l’alaggio dei natanti. A sud è stata posizionato un blocco di edifici destinati alla cantieristica. Una parte della struttura è pensata per ospitare il rimessaggio invernale delle barche ospitate nel porto a secco, quale ulteriore servizio in disponibilità degli utenti. Le strutture per la cantieristica sono intese nell’organizzazione funzionale del progetto, come un elemento integrativa ai cantieri e alle attività già esistenti sul porto e nell’area artigianale. Il sistema della piccola nautica è completato dalla darsena interna che si sviluppa tra la via Cassiopea e il porto a secco. La darsena è stata disegnata come uno specchio acqueo sul quale si affacciano gli spazi pubblici. I servizi alla città. Le attività di servizio contribuiscono alla qualità urbana e alla vivibilità del quartiere delle Paduline ed anche ad attrarre redditi necessari alla sostenibilità economica degli interventi. Se l’obiettivo, come più volte enunciato, è quello di arricchire le relazioni sociali della comunità locale e le dotazioni collettive di un pezzo importante della città gli spazi aperti da destinare a piazza divengono centrali nell’organizzazione del progetto. In questa logica le banchine della darsena interna sono state concepite come un unicum di spazi e di percorsi riconducibili ad un “effetto piazza” sull’acqua. Nella parte nord, adiacente, al parcheggio scambiatore, sono stati localizzati una sequenza di piccoli volumi da destinare al commercio dei prodotti locali. Una sorta di mercato a Km 0 per le aziende della pesca e dell’agricoltura. Lungo la via Cassiopea è stato previsto un edificio a due piani da destinarsi al commercio di vicinato e agli uffici. Sotto il profilo della morfologia urbana la struttura ha l’obiettivo di chiudere il tessuto edilizio delle Paduline ed accrescere il ruolo urbano della via stessa. I moli stessi costituiscono una naturale passeggiata, elementi di un organico sistema di spazi pubblici. Insomma, abbiamo inteso non proporre solo un progetto di architettura o di architetture, ma un vero e proprio disegno urbano. Un luogo con materiali di terra, il legno, l’acciaio, la pietra che dialogano con l’acqua e arricchiscono l’identità di Castiglione della Pescaia.
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    Castiglione della Pescaia città d’acqua. L’acqua è per Castiglione elemento essenziale della sua identità e della sua cultura. E’ insieme elemento di divisione fisica, l’attuale porto canale divide i tessuti edilizi di ponente da quelli di levante, ma è stato ed è anche fattore di vitalità economica e sociale per la sua comunità. Le parole di Italo Calvino delle Città Invisibili per descrivere “Valdrada” rendono espliciti il concetto del rapporto tra la città e l’acqua. “Gli antichi costruirono...

    Project details
    • Year 2012
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Urban Furniture / Office Buildings / Business Centers / Shopping Malls / Tourist Facilities / Urban Renewal / River and coastal redevelopment / Markets
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