Concorso di idee per la riqualificazione di Piazza della Libertà,viale Bechi, aree circostanti la Torre Spagnola e la spiaggia la Rena Bianca | Paolo Cogotti

Santa Teresa Gallura / Italy / 2013

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Il progetto mira a ricucire in maniera puntuale il tessuto urbano della città nel tentativo di conservare,integrando, ciò che di buono fin’ora è stato fatto e dare un ruolo attivo a quelle parti di territorio che, ad oggi,non hanno una vera destinazione di utilizzo. L’Orto botanico e il Parco panoramico sono solo alcuni esempi di come nuove funzioni possono trasformare aree inutilizzate in elementi di qualità urbana, di cultura e di economia a scala locale. CRITICITA’ E POTENZIALITA’ L’approccio generale al progetto consiste in una valutazione complessiva non solo delle criticità, ma soprattutto delle potenzialità offerte dal sito. Le problematiche riscontrate in loco sono relative all’accessibilità e alla fruizione dei luoghi che necessitano di essere maggiormente valorizzati. In tal senso risulta evidente la mancanza di una rete integrata di percorsi pedonali e carrabili in grado di consentire la circolazione dei mezzi senza che questi costituiscano ostacolo o pericolo per i pedoni. Attualmente la commistione di utilizzo delle strade rende difficile la distinzione, se non per alcuni tratti ove sono presenti i marciapiedi, degli spazi destinati ai mezzi e quelli destinati ai pedoni. Non meno importante è l’aspetto legato alla mancanza di un’offerta diversificata di attrezzature e servizi in grado di proporre, non solo durante la stagione estiva ma anche durante tutto l’anno, soluzioni diverse per vivere pienamente la città. Risultano assenti aree gioco per bambini, aree attrezzate per mercati, per spettacoli o eventi di interesse collettivo. Le potenzialità del sito riguardano senza dubbio la capacità attrattiva che è insita nel luogo. Oltre la presenza di manufatti dalla forte valenza storica, è l’intero contesto naturalistico, nel quale si inserisce la città di S. Teresa di Gallura, che diventa l’elemento preponderante nella definizione delle scelte architettoniche e urbanistiche. In questo luogo gli elementi naturali sono presenti nello loro quasi totalità. Il sole, il vento, il mare e la roccia costituiscono la materia con cui l’uomo modella lo spazio intorno a sé, stringendo un patto di convivenza con la natura. Ciò che viene perseguito nel progetto, quindi, non è la sottomissione dell’ambiente selvaggio all’ordine razionale dell’uomo, ma l’equilibrio tra spazi “costruiti” e spazi ancora incontaminati, dove il termine “incontaminato”, non vuol dire inaccessibile o isolato, ma è da intendere come “non ancora integrato” nell’assetto urbano della città. IL CONCEPT La proposta progettuale nasce, in prima istanza, dall’individuazione dei seguenti sottosistemi: 1 – Aree urbane, ossia aree situate all’interno della città in cui è già presente una funzione specifica. A questa categoria appartengono Piazza della Libertà e il parcheggio di Via Verdi. 2 – Aree urbane non edificate , ossia aree situate al limite della città edificata, prive di una destinazione specifica e spesso individuate come aree di risulta. A questa categoria fanno parte le aree situate sotto l’istituto dell’ESIT e l’area antistante la torre spagnola. 3 – Rete stradale urbana, ossia percorsi situati all’interno della città a destinazione pedonale o carrabile. In questa categoria rientrano Viale Bechi, Via Imbriani, e i percorsi pedonali che portano ai punti panoramici della Crocitta e della Madonnina. 4 – Percorsi spontanei, ossia tracciati battuti sulle porzioni di territorio costiero e che raggiungono le insenature che si affacciano sul mare. 5 – Aree costiere, da distinguere tra aree attrezzate ad uso pubblico (come la spiaggia di Rena Bianca) e aree che per loro natura risultano difficilmente accessibili, ma di elevato valore ambientale. Sottosistemi di intervento Il progetto persegue la volontà di valorizzare i caratteri naturali e paesaggistici dell’area, cercando di integrare i più validi interventi recenti di arredo urbano e sostituire, invece, quelli privi di particolari qualità. Nel progetto sono stati inseriti elementi architettonici con specifiche funzioni al fine di rendere il sito fruibile sia nella quotidianità che in caso di eventi pubblici. L’obiettivo è fornire un’organizzazione complessiva ai sottosistemi individuati conferendo loro una propria identità funzionale che possa ricucirli col tessuto urbano della città evitando, di conseguenza, il loro abbandono e il loro isolamento. L’immagine evocativa che anima la composizione architettonica è quella di un territorio che viene modellato dall’azione costante del vento che,insinuandosi con forza tra le abitazioni esistenti, genera flussi d’aria che fanno riaffiorare superfici da tempo nascoste. Il nuovo disegno, contraddistinto da sporgenze e rientranze del terreno, genera spazi urbani destinati a divenire nuovi luoghi di aggregazione e nuovi percorsi di cui gli abitanti della città possono appropriarsi. L’individuazione dei sottosistemi consente di suddividere l’intera riqualificazione urbanistica in lotti d’intervento che possono essere completati simultaneamente o in periodi differenti a seconda della disponibilità delle risorse economiche della Amministrazione Comunale. AREE URBANE Piazza della Libertà Il progetto della nuova piazza parte dalla considerazione dei seguenti aspetti: l’attuale mancanza di una vocazione aggregativa del luogo, la sua utilizzazione principale a spazio di sosta veicolare e, di contro, la sua unicità, come punto di osservazione privilegiato e panoramico. La riqualificazione funzionale prevede una nuova organizzazione dei parcheggi attraverso una loro riduzione in favore di una maggiore disponibilità di aree pedonali attrezzabili. Planimetricamente il nuovo disegno nasce dal prolungamento virtuale dei fronti edificati e della maglia stradale esistente. Via Imbriani e Via Sonnino rappresentano le direttrici che tagliano idealmente e in maniera trasversale la piazza che, invece, si estende longitudinalmente verso il mare. Il risultato finale è l’individuazione di aree, pressoché regolari, che vengono intagliate nella nuova pavimentazione e che si estendono oltre il limite fisico della piazza sporgendosi su Viale Bechi. I nuovi aggetti diventano terrazze panoramiche, provviste di sedute, integrate con il disegno complessivo della piazza. All’interno della piazza le fasce di pavimentazione vengono attrezzate da aiuole che, oltre a recuperare le aree verdi esistenti, assumono il compito di marcare il limite del confine con la strada retrostante. La vegetazione utilizzata per le aiuole sarà costituita da essenze che non necessitano di eccessiva manutenzione, preferibilmente autoctone. Nell’elaborazione dell’idea progettuale si è tenuto conto della possibilità di un utilizzo differenziato della piazza nei diversi periodi dell’anno. In estate, quando è maggiore la presenza di turisti, gli spazi possono essere attrezzati di manufatti lignei rimovibili che possono accogliere servizi di piccola ristorazione, commercio temporaneo, o destinati a diverse attività. Elementi componibili che, all’occorrenza, possono essere uniti tra loro diventando spazi articolati multifunzionali. L’intera piazza, inoltre, costituirà un access point per la connessione alla rete WI-FI gratuita del Comune. Il raccordo della piazza, nel punto d’incontro delle tre vie principali (Via XX Settembre, Viale Bechi e Via Imbriani), è stato ridisegnato per facilitare il transito dei pedoni. In aggiunta sono stati inseriti dei gradini che consentono di arrivare gradualmente alla quota della piazza. NUOVO PARCHEGGIO VIA VERDI Attualmente al termine di via Verdi è presente una rampa carrabile che costituisce l’ingresso al parcheggio pubblico, situato a una quota inferiore rispetto a quella della strada. Considerando la sua posizione strategica, rispetto alla spiaggia di Rena Bianca, il progetto prevede di potenziare quest’area dotandola di ulteriori posti auto compensando quelli che vengono eliminati nella piazzola antistante l’accesso alla spiaggia e quelli parzialmente eliminati in Piazza della Libertà. Sfruttando le caratteristiche morfologiche del sito la proposta progettuale prevede la realizzazione di un nuovo livello stradale destinato alla sosta veicolare, sorretto da pilastri, che si configura come la copertura carrabile dell’attuale parcheggio. Il piano stradale così formato aumenta il numero di posti auto a disposizione evitando di reperire, per la stessa finalità, ulteriori aree all’interno della città. Il parcheggio viene collegato alla spiaggia mediante un percorso pedonale pavimentato in tavolato ligneo, a sbalzo rispetto la carreggiata stradale, mantenuta per permettere l’accesso ai mezzi di soccorso e servizio. I rivestimenti della struttura e del percorso pedonale sono in lastre di acciaio Cor-Ten. Il parcheggio è stato considerato, all’interno del progetto, come un intervento aggiuntivo a carattere opzionale. La proposta di riqualificazione urbanistica, seppur dotata di una propria autonomia funzionale, beneficerebbe della realizzazione del parcheggio. Esso, infatti, si configura come un importante infrastruttura per la città che consentirebbe di migliorare il sistema dei collegamenti pedonali e carrabili. AREA BELVEDERE ESIT Questa porzione di città, ad oggi né utilizzata né valorizzata, assume il ruolo attivo di promotore di cultura locale individuando la funzione specifica di “Orto botanico”. Attraverso opere di ingegneria naturalistica il terreno viene rimodellato e suddiviso in terrazzamenti successivi, collegati tra loro, che,procedendo dall’alto verso il basso, si riconnettono alla rete dei percorsi pedonali previsti nel progetto. Le aree, cosi ricavate, diventano punti di sosta di una passeggiata che ha lo scopo specifico di far conoscere la natura del luogo. L’immagine architettonica offerta al visitatore sarà quella di anfratti naturali che definiscono aiuole in cui verranno piantumate essenze arboree autoctone. Il percorso didattico sarà costantemente documentato attraverso il collocamento di pannelli informativi, in corrispondenza di ogni tipologia di essenza, dotati di codici QR che rimandano, per coloro provvisti di dispositivi connessi in rete, ai siti appositamente predisposti per gli approfondimenti storico-scientifici. Al di sotto di quest’area, collocata in prossimità del parcheggio esistente, viene individuata l’area gioco dei bambini. Nel suo complesso l’area viene attrezzata per essere vissuta nell’intero arco dell’anno. AREA TORRE SPAGNOLA Estremamente ricca di suggestioni che rimandano alle origini della città, è la visuale che offre la Torre Spagnola. La sua posizione privilegiata ricorda la sua originaria funzione di punto di vedetta diventando, nel progetto, un importante elemento di orientamento visivo e, contestualmente, sfondo scenografico di tre importanti percorsi perdonali. I primi due, già esistenti, portano ai punti belvedere della Crocitta e della Madonnina. Il terzo, previsto dal progetto, conduce il visitatore in un’area attrezzata di nuova concezione: “il Parco panoramico”, (descritto al paragrafo 2.7.2). L’incontro dei tre percorsi viene segnato da una fontana che, oltre alla sua forte valenza simbolica di generatrice di vita, diventa cerniera di strade situate a quote differenti. PERCORSI CARRABILI Per questa tipologia di strade il progetto prevede di mantenere pressoché invariata la viabilità veicolare modificando, in misura minima, soltanto i sensi di marcia nel tratto che circonda Piazza della Libertà per consentire l’ingresso al nuovo parcheggio. PERCORSI PEDONALI Elemento di notevole interesse è il sistema dei percorsi pedonali. A loro è affidato il compito di integrare organicamente le attrezzature esistenti con le nuove aree funzionalmente rivalutate. Al fine di descrivere con accuratezza la struttura della rete pedonale si può ipotizzare di percorrere virtualmente la porzione di città interessata dall’intervento. Partendo da Piazza della Libertà il visitatore procede su Viale Bechi, dove può usufruire di un apposito marciapiede attrezzato con aiuole verdi. Lungo il percorso è possibile trovare numerosi punti di attrazione. Il primo di essi è l’Orto botanico che si sviluppa a ridosso del belvedere ESIT. Successivamente, attraversando la strada carrabile, il visitatore incontra la fontana che segna l’accesso a due percorsi suggestivi panoramici. Il primo, denominato “La Crocitta”, costeggia il fianco del promontorio e termina con una piattaforma panoramica che solleva il visitatore al di sopra della costa rocciosa proiettandolo verso il mare. Questo nuovo elemento architettonico,presenta una struttura rivestita in acciaio Cor-Ten e conclude il percorso risolvendolo in un’esperienza sensoriale di notevole effetto. A sottolineare l’intervento vi è anche un inserto ligneo nella pavimentazione stradale. Il secondo percorso giunge al belvedere della “Madonnina”. La strada, oggetto di un recente intervento di rifacimento della pavimentazione, è stata integrata nel disegno complessivo. Proseguendo, in prossimità del parcheggio dell’area della torre spagnola, il progetto prevede la modellazione del terreno in cui si inserisce un percorso ligneo che entra nella costa e giunge all’area del Parco panoramico. Continuando per Via Del Mare il visitatore giunge,tramite piccole aree di sosta, ai percorsi che portano verso la spiaggia di Rena Bianca. Lungo tutto il tragitto pedonale le aree, che prima dell’intervento risultavano prive di una funzione propria, assumono ora una nuova importanza poiché integrate all’interno di un progetto unitario di Parco botanico urbano. PERCORSI SPONTANEI Ai margini della costa, tra la vegetazione, si snodano sentieri tracciati nel tempo da persone desiderose di scoprire differenti visuali panoramiche della scogliera o alla ricerca di un luogo privilegiato da dove contemplare la bellezza della natura. Nella maggior parte dei casi i percorsi sono tra loro collegati. La soluzione progettuale prevede di conservare i tracciati ormai consolidati operando contestualmente la loro messa in sicurezza, attraverso l’inserimento di apposite ringhiere, al fine di limitare il rischio di caduta nei tratti di maggiore pericolosità. AREE COSTIERE La progettazione delle parti di territorio che si affacciano direttamente sul mare prevede due distinte strategie operative. La prima consiste nella riqualificazione delle aree limitrofe alla spiaggia di Rena Bianca, la seconda,invece, nell’individuazione in una porzione di costa, situata più a nord e più distante dal mare, destinata ad accogliere una nuova tipologia di attrezzature turistiche: l’insediamento del ”Parco panoramico”. SPIAGGIA RENA BIANCA La spiaggia comunale è l’unica direttamente accessibile dalla città. Durante la stagione estiva è tra le aree più frequentate. Il progetto mira a far diventare la Rena Bianca una delle tappe fondamentali dei percorsi pedonali che attraversano la città, integrandola in un sistema strutturato di servizi per il cittadino. L’accesso alla spiaggia viene completamente riprogettato e compreso nel nuovo disegno urbano attraverso due operazioni fondamentali: l’eliminazione dell’attuale parcheggio (i cui posti auto sono stati ricollocati in quello di Via Verdi) e la progettazione di un nuovo sistema d’accesso alla spiaggia che ne consentirà l’ingresso anche alle persone diversamente abili. Lo spazio, liberato dagli autoveicoli in sosta, diventa una nuova piazzetta affacciata sul mare che accoglie strutture, a carattere provvisorio, dove gli ambulanti possono esporre la loro merce senza occupare disordinatamente muretti o marciapiedi. Da qui si potrà accedere alla spiaggia percorrendo il nuovo sistema di rampe, con pavimentazione in legno, composto da piani inclinati rivestiti in lastre d’acciaio Cor-Ten. La rampa diventerà lo sfondo della spiaggia, adattandosi alla superficie irregolare della scogliera. Al suo interno, nella parte prospiciente il mare, saranno predisposti piccoli vani di servizio per docce e spogliatoi. PARCO PANORAMICO Con questo termine il progetto individua un nuovo insediamento a carattere temporaneo situato sulla costa a nord-ovest della Torre spagnola. L’obiettivo è fornire la possibilità di vivere in maniera differente la città nella stagione estiva, cercando di valorizzare il più possibile un contesto ambientale di elevato pregio naturalistico. La proposta progettuale prevede un gruppo di piccole costruzioni in legno, situate lungo fianco della costa e che si affacciano verso la baia della spiaggia. La forma elementare è riconducibile all’immagine di un riparo primordiale, risultando aperto su tre lati e coperto da una falda asimmetrica. Tra i principi ispiratori vi è il concetto della reversibilità. Le costruzioni, infatti, sono montate a secco e, per tanto, possono essere rimosse dal sito lasciandolo inalterato come se non fossero mai state collocate. L’intento progettuale è quello di rispettare la natura cercando perfino di limitare il più possibile il contatto col terreno. Le costruzioni, infatti, poggiano a terra tramite una struttura puntiforme in legno. Il loro orientamento prevalente N-S è studiato per consentire all’utenza di poter usufruire di zone d’ombra nelle ore più calde della giornata e di volgere lo sguardo verso il mare aperto. Sfruttando opportunamente l’orientamento solare, le falde possono ospitare sistemi fotovoltaici in grado di rendere ogni elemento energeticamente indipendente. Al riparo dal sole, ma immersi al tempo stesso nella natura circostante, queste semplici costruzioni si elevano a luoghi individuali dove il turista arriva per dedicarsi alla lettura, alla meditazione o semplicemente per ritagliarsi uno spazio più raccolto dove godere di una visuale panoramica privilegiata. La gestione di questi spazi può prevedere anche il pagamento, in favore dell’Amministrazione Comunale, di un contributo commisurato al tempo di occupazione del manufatto e in relazione ai servizi offerti (es. connessione internet wi-fi). In questo modo il parco panoramico diventa promotore di un turismo sostenibile in quanto strettamente legato al territorio, dimensionalmente contenuto, non di massa e capace di generare economia. INTERVENTI BOTANICI Per questa fascia fitoclimatica, il climax ottimale è quello dell’oleastro (Oleo). Gli interventi previsti sulla vegetazione consistono nella realizzazione di un itinerario naturalistico caratterizzato da differenti associazioni botaniche. Dalla macchia mediterranea, tipica del promontorio dominato dalla torre,fino alle specie alofite presenti nell’area della spiaggia. La tappa principale del percorso è costituita dall’Orto botanico didattico, situato nell’area sottostante il belvedere ESIT. Il progetto impiega principalmente le seguenti associazioni vegetali: Olea europaea L. var. sylvestris (Miller) Brot. , O. europaea (L. var. oleaster Hoffgg), il comune oleastro e di Pistacia lentiscus L. (lentisco), diffusa particolarmente nel settentrione dell’Isola. Ginepri (in particolare lo Juniperus phoenicea L.), Asparagus acutifolius L., Prasiurn majus L., Artemisia arborescens L. (assenzio), Euphorbia paralias L., Rosmarinus officinalis L.,Urginea maritima (L.) Baker, Myrtus communis L. (di preferenza su suoli acidi come i graniti che compongono il promontorio), Cistus monspeliensis (L.), Cistus incanus (L.) ed una coorte di Araceae, Compositae, Gramineae e Liliaceae. Progettisti Arch. Paolo Cogotti, Michael Saracino Consulente del Paesaggio Dott. Naturalista Giuseppe Lai
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    Il progetto mira a ricucire in maniera puntuale il tessuto urbano della città nel tentativo di conservare,integrando, ciò che di buono fin’ora è stato fatto e dare un ruolo attivo a quelle parti di territorio che, ad oggi,non hanno una vera destinazione di utilizzo. L’Orto botanico e il Parco panoramico sono solo alcuni esempi di come nuove funzioni possono trasformare aree inutilizzate in elementi di qualità urbana, di cultura e di economia a scala locale. CRITICITA’ E POTENZIALITA’ ...

    Project details
    • Year 2013
    • Client Comune di Santa Teresa Gallura
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Waterfront / Urban Furniture / River and coastal redevelopment
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