PADIGLIONE ITALIA /EXPO 2015

Rho / Italy / 2013

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Il Palazzo Italia racconta una storia, scandita e sospesa, fatta di appetibili contraddizioni e sovrapposizioni desiderabili. Come opera a tuttotondo, racchiude i principi di una nuova triade dell’Architettura: Eleganza, Leggerezza, Trasparenza. L’Eleganza sottrae il superfluo, la Leggerezza sospende il volume, la Trasparenza contempla la continua permeabilità. Semplici corpi ritmati, come parte del tutto, si autonomizzano attraverso il Vuoto del patio centrale in una spirale verticale, in cui i piani sono sottili fogli nascosti e dove il verde è un appuntamento inatteso e puntuale. Dalla rotazione spaziale dei volumi deriva la presenza di tre giardini pensili, ciascuno dei quali fa da copertura allo spazio sottostante. Queste terrazze, in continuo dialogo con la Natura, rappresentano la dimensione adatta e la giusta prospettiva del giardino all’italiana. Infatti i giardini pensili racchiudono lo spazio ottimale, dove l’azione antropica regola la Natura ed, al contempo, il punto di vista dall’alto permette una lettura completa del disegno del verde. L’estrema permeabilità contraddistingue questa macchina espositiva da tutti gli altri edifici dell’Expo: si raccoglie su sè stesso e, contemporaneamente, proietta i fruitori verso l’esterno, tramite la trasparenza e la fluidità dei fronti. La struttura è stupore: l’architettura è uno spazio e un tempo sospeso. Il contatto del Padiglione con la Terra, infatti, non è continuo, ma concentrato in un volume e tre scatole, con gli elementi di risalita, smaterializzate dall’uso di una superficie riflettente. La struttura è dichiarata: l’architettura stupisce con la sua reale astrazione. L’ossatura disegna lo spazio e i cinque parallelepipedi di cui è composto il Palazzo Italia, fatto da equilibrati giochi di pesi con un solo esile appoggio triangolare, si autoreggono magicamente. I corpi lungo il Cardo, semplici e modulari, accompagnano il percorso all’ombra verso l’evanescente profilo del Palazzo Italia, il maggiore e suggestivo social gathering dell’Expo. La proposta progettuale del Padiglione offre al visitatore dell’Expo “la sicurezza di una cosa equilibrata e ragionevolmente fatta, di una cosa infinitamente modulata, evolutiva, varia e unitaria” ( Le Corbusier, Verso una architettura). - Modulata, nella scansione ritmica della struttura-involucro - Evolutiva, nel superamento dell’immagine classica dell’edificio attraverso un elemento iconico - Varia, nella scomposizione in parti - Unitaria, nella semplicità concettuale basata sull’idea di un successione verticale Il Palazzo Italia rappresenta, nella configurazione spaziale destrutturata e sospesa, un invito ai visitatori dell’Expo e un nuovo manifesto dell’architettura sostenibile. Si configura come microcosmo, contraddistinto dalla dualità tra un ordine geometrico chiaro e una composizione fatta a pezzi. Questo dualismo è la metafora del carattere italiano: l’unità nazionale, come senso di appartenza del popolo e valore identitario di ciascuna regione d’Italia (nella diversità e nella peculiarità paesaggistica, culturale, culinaria). Dai vari punti dell’Expo, il volume plastico, all’esterno ritmato delicatamente da esili profili strutturali e all’interno tagliato da quattro sottili piani, si contraddistingue per: - la Sospensione: al piano terra la piazza coperta vive della tensione spaziale creata dalla grande volumetria soprastante, sostenuta magicamente. Come unici elementi si distaccano leggermente tre parallepipedi di specchio. A contrappunto alla geometria compatta dei tre corpi scala, in corrispondenza dell’accesso principale alla struttura, il disegno dell’appoggio settentrionale diventa un elemento scultoreo esile e triangolare. - l’Avvitamento: il Palazzo Italia si articola come spazio pubblico verticale, che si avvita progressivamente nella sequenza dei piani, organizzati come trasposizione in verticale delle piazze e dei giardini italiani, dai quali si articolano, inaspettate, vissute, variegate, le viste prospettiche. La sequenza degli spazi pubblici aperti nasce in continuità con il Cardo e il Lake Arena, e si protrae in una sorprendente ascesa verticale, per trasmettere la vitalità della Natura, la forza dell’Arte e lo stupore dell’Inatteso. - l’Articolazione spaziale: il patio centrale rappresenta l’elemento nevralgico attorno al quale si articolo gli ambienti interni e i giardini pensili, in una tensione continua e reciproca tra le parti. - la Trasparenza e Monomatericità: la vetrata interattiva e comunicativa (tramite l’indicidenza solare e la proiezione di immagini a led) avvolge, su tutti i lati, i corpi del Padiglione, restituendo un’immagine identitaria forte e cangiante.
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    Il Palazzo Italia racconta una storia, scandita e sospesa, fatta di appetibili contraddizioni e sovrapposizioni desiderabili. Come opera a tuttotondo, racchiude i principi di una nuova triade dell’Architettura: Eleganza, Leggerezza, Trasparenza. L’Eleganza sottrae il superfluo, la Leggerezza sospende il volume, la Trasparenza contempla la continua permeabilità. Semplici corpi ritmati, come parte del tutto, si autonomizzano attraverso il Vuoto del patio centrale in una spirale verticale, in cui...

    Project details
    • Year 2013
    • Client Padiglione Italia Expo 2015
    • Status Competition works
    • Type Pavilions
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