Duomo flat

Our client asked to turn two independent small-scale apartment, applied to four different levels, into an one-story home. Working on a pre-existing building characterized by irregular and load bearing walls in the historical heart of the city and converting it into a new family home has been the biggest problem for the complex and structural intervention this project has required. The spatial experience, as the protagonist, here, is transformed into a multiplicity of folded spaces with a relational design practice. At bottom, the spatial experience and the study of his real perception guides the general refurbishment not only in design’s representation but also in the choice of materials and in every architectural and structural detail. As you step over the different levels of the apartment you cross the space in a house delineated only in its perimeter and where the storeys meet inside. His open space, his glass interiors provoking the impression of prospective routes. The oak flooring extends in all environments, the white walls are used as reflectors for sources housed in the ceiling, the light cuts emphasize the perspective views, the furnishings are pure volumes involved in the definition of the environment becoming an integral part of architectural design . A continuous research into materials usage combined with light and functions provides a rigorous balance at its core. [IT] Il progetto nasce dalla precisa esigenza del committente di unire due unità abitative indipendenti disposte a loro volta su quattro quote diverse e di tradurlo in un unico appartamento. Una pianta irregolare e massicci muri portanti, caratteristiche di un edificio inserito nel cuore del tessuto storico della città sono stati l’ostacolo da superare nella realizzazione del nuovo ambiente domestico che ha richiesto un complesso intervento strutturale. Lo spazio è il protagonista assoluto. Esso è pensato come l’insieme di aree, con funzioni diverse, che confluiscono l’una nell’altra senza soluzione di continuità. L’unità spaziale e lo studio della sua percezione reale hanno guidato il lavoro di ristrutturazione non solo nel disegno ma anche nella scelta dei materiali e nella definizione dei particolari costruttivi. La scansione degli ambienti è semplice, l’eliminazione di qualsiasi ostacolo visivo, anche attraverso l’utilizzo del vetro, rende lo spazio fluido, le connessioni diventano percorsi prospettici. Il pavimento in rovere si estende in tutti gli ambienti, le pareti bianche sono usate come riflettori per le fonti alloggiate nel controsoffitto, i tagli luminosi enfatizzano gli scorci prospettici, gli arredi sono volumi puri che partecipano alla definizione degli ambienti diventando parte integrante del progetto architettonico. Una ricerca, continua e rigorosa, di equilibrio tra geometria, materia, luce e funzioni.