Concorso per la nuova bilbioteca di Legnano | Massimiliano Saracino

Legnano / Italy / 2008

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La morfologia di un fabbricato è influenzata tanto dal suo inserimento nel contesto urbano quanto dalle funzioni che in esso si concretano. Due elementi apparentemente molto diversi ma nella sostanza legati da una forte connessione biunivoca che, per quanto riguarda gli aspetti relativi all’ambiente, alla sostenibilità e al benessere psico-fisico dei fruitori, diviene decisiva nella definizione dell’architettura del manufatto. Questo vale soprattutto per edifici pubblici in cui spazi di relazione debbono convivere con spazi di concentrazione e di studio. L’analisi del contesto comprende sia gli aspetti prettamente urbanistici, relativi all’inserimento del nuovo fabbricato nel tessuto urbano consolidato o di nuova concezione, sia quelli ambientali, che attengono alla esposizione solare, a quella dei venti dominanti e ai rumori del traffico.

Per sfruttare al meglio le risorse solari o quelle del vento e per meglio servirsi delle particolarità del contesto, risulta necessario definire la distribuzione delle funzioni in relazione a tutti questi aspetti. Orientare gli spazi di maggior fruizione della biblioteca verso sud, per sfruttare, attraverso pareti vetrate, l’apporto solare durante la stagione invernale. Viceversa distribuire verso esposizioni più sfavorevoli gli ambienti di servizio e gli spazi che non necessitano di ampie aperture finestrate, allo scopo di contenere al massimo le dispersioni termiche. Il contesto in cui si inserisce la nuova biblioteca di Legnano ci consente di fare questa distinzione, disponendo verso il fronte nord, nord-ovest le pareti che non necessitano di aperture finestrate, quali, ad esempio, gli spazi destinati a contenere le scaffalature, per realizzare una protezione continua alle dispersioni termiche. Questa esposizione coincide anche con quella più sfavorevole anche dal punto di vista acustico, per la presenza della nuova arteria carrabile, dalla quale è necessario proteggersi. Lungo l’esposizione sud e sud-est, dove ritroviamo il parco e la luce, invece, risulta opportuno collocare le postazioni di lettura e di studio, illuminate da una grande parete vetrata realizzata con una struttura di protezione esterna capace di far filtrare i raggi del sole in inverno e schermarli d’estate. Il contesto risulta molto favorevole alla definizione di un orientamento delle funzioni capace di sfruttare al meglio l’opportunità energetica che la radiazione solare ci offre, e allo stesso tempo di proteggere gli ambienti verso esposizioni in cui risulta necessario adottare sistemi efficaci per limitare al massimo le dispersioni termiche e le intrusioni acustiche.

Partendo da questi presupposti, le successive scelte progettuali sono state fortemente condizionate dall’attenta analisi del contesto, in particolare del processo di trasformazione che sta interessando l’intera area in cui sorgerà la nuova biblioteca, unitamente alle esigenze di carattere funzionale e logistico definite nel programma dell’amministrazione.

All’interno del vasto intervento di riqualificazione urbana dell’ex area industriale Cantoni di Legnano, lo spazio destinato ad accogliere la nuova biblioteca comunale rappresenta una frattura tra il parco posto a sud-est dell’intervento e le altre zone in corso di edificazione, che comprendono aree commerciali e residenziali. Il sito si pone, inoltre, come chiusura e completamento del tessuto urbano che sorge lungo il fronte ovest del nuovo parco, verso la nuova rotatoria, rimasto “mozzato” in seguito alle demolizioni dei fabbricati dell’area industriale.

La nuova biblioteca avrà il compito di eludere tale frattura ed essere in grado di realizzare una continuità spaziale e visiva tra l’area verde del parco e il resto del complesso, e far dialogare e interagire tali ambiti urbani con i suoi spazi, per meglio inserirsi all’interno dell’assetto urbano. Questo è un altro obiettivo che il nostro progetto si propone, definire un edificio ponte, capace di unire invece che dividere, ispirati dai principi posti alla base dell’intero intervento urbanistico dell’area, dove è evidente la volontà di ricucire lo strappo causato dalla presenza dei fabbricati ex Cantoni, che impedivano, o rendevano difficile la comunicazione tra l’oltresempione e il centro della città.

A tale scopo l’edificio è stato pensato come un piccolo tessuto urbano, con strade-attraversamenti e piazze; una “città dell’informazione” caratterizzata dalla trasparenza e dalla concatenazione tra ambiti esterni e interni, per far vivere gli spazi della biblioteca anche a chi non ne usufruisce direttamente, cioè da coloro che transitano verso il parco. Luoghi che consentono alle funzioni della biblioteca di interagire con gli ambienti esterni e allo stesso tempo di vivere i nuovi spazi urbani come momenti di aggregazione, di ritrovo e di scambio culturale. Gli attraversamenti e le piazze, in particolare modo la piazza che sottende l’ingresso principale, rappresentano sia luoghi di passaggio, sia spazi di aggregazione e incontro. Il piano terra è stato pensato come uno spazio molto trasparente e soprattutto “tagliato” da attraversamenti e vuoti che rappresentano strade di connessione e piazze in cui le funzioni della biblioteca si proiettano verso l’esterno. Le trasparenze e i tagli consentono la vista del parco dalla nuova piazza posta a nord-ovest del sito e dai nuovi attraversamenti pedonali dell’Olona oltre lo stesso edificio della biblioteca.

Le connessioni spaziali che hanno generato i percorsi di interazione tra il parco e il resto dell’area in trasformazione, definiscono anche una connotazione formale del manufatto architettonico che è necessario evidenziare. Le connessioni non possono rappresentare solo timidi passaggi ma devono influenzare anche concretamente la forma della biblioteca. A differenza del piano terra i piani superiori non possono essere frammentati dai vuoti generati dai tagli della connessioni. La necessità di risolvere tale problema formale ci ha dato lo spunto per inserire degli elementi capaci di migliorare l’efficienza energetica del fabbricato. Nei tagli saranno inserite delle “serre”, dei volumi vetrati, che contengono i passaggi e delle piccole aree verdi, una sorta di giardini pensili, che saranno in grado di regolare in maniera del tutto pulita e gratuita il benessere termico interno.

In inverno le serre saranno in grado di accumulare una grossa quantità di calore e ridistribuire all’interno degli ambienti della biblioteca, anche quelli più lontani dalla facciata vetrata posta a sud. In estate si trasformeranno in camini solari capaci di innescare dei moti convettivi per la circolazione naturale dell’area. L’area fresca delle zone fredde poste a nord viene aspirata da quella che si riscalda all’interno della serra ed espulsa attraverso le aperture poste sulla copertura.

Tutto questo si traduce nella possibilità di diminuire la richiesta sia di calore all’impianto di riscaldamento sia di refrigerazione dell’area all’impianto di condizionamento, e cioè in risparmio energetico. Le serre oltre a rappresentare una risorsa energetica connotano il progetto anche da un punto di vista architettonico, definiscono una zona di verde anche ai piani superiori, un momento di relax, nell’ambito delle funzioni propriamente intellettuali e di studio della biblioteca. Esse rappresentano degli spazi filtro tra le diverse funzioni didattiche che si svolgono sui due piani superiori.

Per quanto riguarda i materiali si prevede l’utilizzo di facciate ventilate in terracotta, opportunamente coibentate, che oltre a garantire elevate prestazioni di contenimento del calore limitano gli interventi manutentivi. Anche per i sistemi frangisole si utilizzeranno dei moduli in terracotta da inserire in tubi metallici. In alcuni tubi saranno inseriti degli elementi frangisole con integrati dei pannelli solari fotovoltaici.

L’uso della terracotta è stato condizionato dalla opportunità di riportare nel sito uno dei colori caratteristici dei fabbricati industriali esistenti, nonché il colore di gran parte degli edifici di Legnano. La tonalità sarà scelta sulla base di uno specifico studio del colore che potrà essere effettuato nelle successive fasi del progetto. Sulla copertura sarà sistemato uno strato di ghiaia a vista, dopo gli opportuni starti coibenti e impermeabilizzanti.

È necessario chiarire, infine, che il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale si cerca di perseguirli attraverso due distinti percorsi progettuali. Il primo riguarda la forma dell’involucro edilizio e la sua collocazione all’interno del tessuto urbano e nei confronti dell’esposizione solare; il secondo, invece, considera gli aspetti prettamente impiantistici e riguarda la scelta di impianti ad alto rendimento e basso consumo o l’istallazione di elementi capaci di produrre energia da fonti alternative e rinnovabili. Per quanto riguarda il primo aspetto è evidente che la maggior parte delle scelte progettuali operate è stata condizionata dalla sostenibilità ambientale della proposta.

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    Project details
    • Year 2008
    • Client Comune di Legnano
    • Status Competition works
    • Type Libraries
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