Progetto di co-design per la realizzazione di un piano trasporti partecipato | Arnaldo Amlesu
Vincitore di concorso Castel San Giovanni / Italy / 2008
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premessa
Mobilità e ambiente sono due dimensioni nelle quali si esprime la vivibilità di una città e sulle quali si misura la qualità della vita dei cittadini. Una politica di qualificazione urbana deve porsi come obiettivo quindi, non solo il diritto a vivere in un ambiente pulito, sano e meno rumoroso possibile, ma anche il diritto a muoversi agevolmente per la città, il diritto a spostare merci e a svolgere attività imprenditoriali e professionali nelle condizioni proprie di una città moderna e al passo coi tempi. Risultati ottenibili instaurando un rapporto partecipativo e collaborativo con la collettività tramite la graduale creazione di una rete urbana di trasporto pubblico e con l’incentivazione all’abbandono, per gli spostamenti locali a breve raggio, del mezzo privato.
la città: caratteristiche socio demografiche
Lo sviluppo urbanistico della Città di Castel San Giovanni ha assunto fin dalle sue origini una forma allungata Est/Ovest lungo l’antica strada consolare romana che da Piacenza portava a Casteggio e oggi denominata via Emilia Pavese.
Questa sua conformazione originaria si è in parte ancor oggi mantenuta, anche perchè compressa a nord dalla ferrovia e a sud dai primi rilievi dei Colli Piacentini. La sua crescita si è ampliata sul centrale corso Matteotti, oltre che sulle parallele via Fratelli Bandiera e via Amendola, definite, nell’ante guerra, circonvallazioni.
Una tipologia di crescita cui fanno eccezione alcune frazioni: a Nord quella di Pievetta, legata all’antica presenza di un mulino ad acqua alimentato dal Po, attivo fino al primo dopoguerra e successivamente abbandonato e demolito intorno agli anni ‘80, e a Sud/Ovest quelle di Creta e Ganaghello situate lungo le strade che collegano il capoluogo con i primi rilievi collinari, segnando il confine con l’Oltrepò Pavese.
A Est la città si biforca in tre rami: proseguendo diritto lungo la strada Emilia Pavese che porta a Piacenza, in direzione Sud/Est verso l’interno della Valtidone, e in direzione Nord dove, costeggiando la ferrovia, collega Castel San Giovanni con la SS 412 per Milano e con l’imbocco dell’autostrada, in prossimità del quale sorge oggi il nuovo centro logistico.
La popolazone residente in città ammonta a 13.018 abitanti di cui poco più del 53% è di genere femminile. La scomposizione in nuclei familiari si attesta sulle 5.000 unità con un numero di componenti per famiglia in continua e graduale riduzione, mentre la metà della popolazione si concentra nella fascia di età superiore ai 40/45 anni (valore leggermente abbassatosi in questi ultimi anni grazie ai nuovi inserimenti nella comunità castellana di famiglie di origine straniera).
Castel San Giovanni risulta essere una città ad alta mobilità sia interna che esterna: verso Milano e Piacenza per motivi di lavoro, verso il centro cittadino per svago o per motivi amministrativi e verso i supermercati periferici per acquisti prevalentemente alimentari. Gli spostamenti dei Castellani sono effettuati quattro volte su dieci a piedi, due/tre volte in bicicletta o in motorino e altrettanto con l’auto privata. L’attuale estendersi dell’economia dei servizi, inoltre, ha portato a un mutamento degli orari di lavoro, con una progressiva articolazione delle diverse forme di vita e un veloce cambiamento della scansione tra tempo obbligato e tempo libero che di fatto ha penalizzato anche la possibilità di movimento dei singoli componenti del nucleo familiare che dispongono di un singolo mezzo di spostamento.
Una politica di mobilità e di servizio pubblico deve essere in grado di affrontare queste complessità, fornendo una visione partecipata e collettiva che coinvolga l’intera collettività, frutto dell’incontro di diversi punti di vista in un equilibrio dinamico positivo che permetta di trovare le migliori risposte alle diverse esigenze.
........ È possibile richiedere la relazione completa scrivendo a [email protected]
Arnaldo Amlesu
Ha lavorato per oltre vent’anni a Milano, come art director in diverse case editrici, e come creativo nelle più note agenzie di pubblicità. Trasferitosi in Valtidone ha aperto lo studio VuvuvuSlescDuePunti. È tra i fondatori dell’agenzia Gasp (Grafici Associati Piacentini) dove ricopre la funzione di direttore creativo e inoltre svolge attività di consulenza e formazione per gli Uffici Stampa e Comunicazione di enti e aziende private. Ha realizzato progetti grafici ed editoriali per 3M, Agip, Aprilia, Dow, Guggenheim Museum, Mitsubishi, Philips, Banca di Credito Cooperativo, Piacenza Turismi, ottenendo riconoscimenti nazionali e internazionali. È docente di art direction e comunicazione all’Istituto Europeo di Design ed è membro del Beda Register of European Designer.
Mobilità e ambiente sono due dimensioni nelle quali si esprime la vivibilità di una città e sulle quali si misura la qualità della vita dei cittadini. Una politica di qualificazione urbana deve porsi come obiettivo quindi, non solo il diritto a vivere in un ambiente pulito, sano e meno rumoroso possibile, ma anche il diritto a muoversi agevolmente per la città, il diritto a spostare merci e a svolgere attività imprenditoriali e professionali nelle condizioni proprie di una città moderna e al passo coi tempi. Risultati ottenibili instaurando un rapporto partecipativo e collaborativo con la collettività tramite la graduale creazione di una rete urbana di trasporto pubblico e con l’incentivazione all’abbandono, per gli spostamenti locali a breve raggio, del mezzo privato.
la città: caratteristiche socio demografiche
Lo sviluppo urbanistico della Città di Castel San Giovanni ha assunto fin dalle sue origini una forma allungata Est/Ovest lungo l’antica strada consolare romana che da Piacenza portava a Casteggio e oggi denominata via Emilia Pavese.
Questa sua conformazione originaria si è in parte ancor oggi mantenuta, anche perchè compressa a nord dalla ferrovia e a sud dai primi rilievi dei Colli Piacentini. La sua crescita si è ampliata sul centrale corso Matteotti, oltre che sulle parallele via Fratelli Bandiera e via Amendola, definite, nell’ante guerra, circonvallazioni.
Una tipologia di crescita cui fanno eccezione alcune frazioni: a Nord quella di Pievetta, legata all’antica presenza di un mulino ad acqua alimentato dal Po, attivo fino al primo dopoguerra e successivamente abbandonato e demolito intorno agli anni ‘80, e a Sud/Ovest quelle di Creta e Ganaghello situate lungo le strade che collegano il capoluogo con i primi rilievi collinari, segnando il confine con l’Oltrepò Pavese.
A Est la città si biforca in tre rami: proseguendo diritto lungo la strada Emilia Pavese che porta a Piacenza, in direzione Sud/Est verso l’interno della Valtidone, e in direzione Nord dove, costeggiando la ferrovia, collega Castel San Giovanni con la SS 412 per Milano e con l’imbocco dell’autostrada, in prossimità del quale sorge oggi il nuovo centro logistico.
La popolazone residente in città ammonta a 13.018 abitanti di cui poco più del 53% è di genere femminile. La scomposizione in nuclei familiari si attesta sulle 5.000 unità con un numero di componenti per famiglia in continua e graduale riduzione, mentre la metà della popolazione si concentra nella fascia di età superiore ai 40/45 anni (valore leggermente abbassatosi in questi ultimi anni grazie ai nuovi inserimenti nella comunità castellana di famiglie di origine straniera).
Castel San Giovanni risulta essere una città ad alta mobilità sia interna che esterna: verso Milano e Piacenza per motivi di lavoro, verso il centro cittadino per svago o per motivi amministrativi e verso i supermercati periferici per acquisti prevalentemente alimentari. Gli spostamenti dei Castellani sono effettuati quattro volte su dieci a piedi, due/tre volte in bicicletta o in motorino e altrettanto con l’auto privata. L’attuale estendersi dell’economia dei servizi, inoltre, ha portato a un mutamento degli orari di lavoro, con una progressiva articolazione delle diverse forme di vita e un veloce cambiamento della scansione tra tempo obbligato e tempo libero che di fatto ha penalizzato anche la possibilità di movimento dei singoli componenti del nucleo familiare che dispongono di un singolo mezzo di spostamento.
Una politica di mobilità e di servizio pubblico deve essere in grado di affrontare queste complessità, fornendo una visione partecipata e collettiva che coinvolga l’intera collettività, frutto dell’incontro di diversi punti di vista in un equilibrio dinamico positivo che permetta di trovare le migliori risposte alle diverse esigenze.
........ È possibile richiedere la relazione completa scrivendo a [email protected]
Arnaldo Amlesu
Ha lavorato per oltre vent’anni a Milano, come art director in diverse case editrici, e come creativo nelle più note agenzie di pubblicità. Trasferitosi in Valtidone ha aperto lo studio VuvuvuSlescDuePunti. È tra i fondatori dell’agenzia Gasp (Grafici Associati Piacentini) dove ricopre la funzione di direttore creativo e inoltre svolge attività di consulenza e formazione per gli Uffici Stampa e Comunicazione di enti e aziende private. Ha realizzato progetti grafici ed editoriali per 3M, Agip, Aprilia, Dow, Guggenheim Museum, Mitsubishi, Philips, Banca di Credito Cooperativo, Piacenza Turismi, ottenendo riconoscimenti nazionali e internazionali. È docente di art direction e comunicazione all’Istituto Europeo di Design ed è membro del Beda Register of European Designer.
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premessaMobilità e ambiente sono due dimensioni nelle quali si esprime la vivibilità di una città e sulle quali si misura la qualità della vita dei cittadini. Una politica di qualificazione urbana deve porsi come obiettivo quindi, non solo il diritto a vivere in un ambiente pulito, sano e meno rumoroso possibile, ma anche il diritto a muoversi agevolmente per la città, il diritto a spostare merci e a svolgere attività imprenditoriali e professionali nelle condizioni proprie di una città moderna...
- Year 2008
- Work finished in 2008
- Client Città di Castel San Giovanni
- Status Current works
- Type Urban Furniture / Feasibility Studies / Bus Stations
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